Ultima ora di prove libere del Gp di Singapore 2023 prima del momento chiave rappresentato da una qualifica che sarà decisiva su una pista che, nonostante le modifiche al layout con l’abolizione di una sezione di curve particolarmente lente, non dovrebbe favorire le manovre di sorpasso. Sarà quindi importante essere pronti nell’esercizio del push lap che si va a testare proprio nell’ora che precede il Parco Chiuso. Ieri abbiamo lasciato una Red Bull non in palla, con un anteriore poco preciso e un posteriore alto e leggero.
Per la prima volta in stagione si è apprezzata una RB19 in affanno sul giro spinto e non martellante sul passo gara, condizione in cui è emerso un equilibrio totale con Ferrari e Mercedes e McLaren. I campioni del mondo hanno lavorato a testa bassa durante la notte per provare ad individuare i correttivi necessari a rimettere in carreggiata la RB19. Scopriremo, dunque, se il lavoro effettuato nella notte avrà dato i suoi frutti.
Come da abitudine osserviamo le condizioni nelle quali si è disputata la sessione:
Temperatura pista: 39°C
Temperatura aria: 31°C
Vento: 2 km/h da Sud
Gp Singapore 2023/Analisi on board Fp3 Red Bull:
Il lavoro per Verstappen inizia dopo pochi minuti dal semaforo verde. L’olandese prende la pista con gomma a banda gialla. Track position, radio check nel giro di uscita e preparazione al primo passaggio lanciato. L’olandese, oltre ai problemi di setup, ieri non ha avuto un giro pulitissimo essendo rimasto invischiato nel traffico nella simulazione della qualifica.
Con penumatico medio l’olandese si produce in una serie di giri nella solita alternanza push – cool down. La vettura, da una prima e rapida impressione, sembra avere un comportamento più neutro, specie in percorrenza. Il primo tempo sembra essere incoraggiante, ma serviranno altre verifiche per capire se i problemi sono stati superati. Lambiase impone due passaggi di ricarica dei sistemi ibridi che servono anche a portare le gomme dell’asse posteriore, termicamente molto stressato a Marina Bay, nella giusta finestra.
Nel frattempo la Ferrari apre un gap interessante a cui Max vuole replicare con un crono all’altezza. La risposta c’è (P1 momentanea) ma l’olandese si lamenta delle cambiate a causa di un fastidioso up-shift. Il muretto “annota” e richiama il pilota ai box dopo una prima parte di lavoro comunque proficua e nella quale certe criticità emerse ieri sono state quanto meno limitate. Rispetto a 24 ore fa la RB19, anche visivamente, risulta essere più bassa al posteriore, segno che si è lavorato su questo aspetto per ridare consistenza al retrotreno.
Seconda parte delle terze libere. Max scende in pista con gomma media usata. Non è ancora tempo per testare un giro push. “Strat 5, five laps” gracchia la radio per dare il via ad un mini stint da effettuare con più carburante.
Uscita | Mode 5, STRAT 5 | |
1 | 1.38.759 | |
2 | 1.38.185 | |
3 | 1.38.583 | Mode 6, STRAT 8 |
4 | 1.38.424 | “Increase lift and cost” – STRAT 3 |
Ingresso | Traffico |
La sequenza si chiude anzitempo per un errorino di Max che preferisce non concludere l’ultimo giro previsto. La vettura, in ogni caso, sembra essere migliorata anche se non in maniera sensibile rispetto a ieri. Almeno per quanto riguarda la n°1. Diverso il discorso per Perez che sembra sentirsi meno a suo agio dopo le modifiche effettuate nella notte.
La simulazione della qualifica è “relegata” alla fase finale delle operazioni quando Verstappen gira con gomma soft. In questo momento, quando a 15 minuti alla fine della seduta, la temperatura della pista è calata di un paio di gradi. Max prepara la tornata nelle migliori condizioni avendo sfruttato il lavoro del muretto che lo ha mandato sul tracciato con poco traffico.
Il primo assalto non è esaltante. L’olandese chiude alle spalle delle Mercedes e di Norris in attesa che scendano in pista anche le Ferrari. Lambiase impone un doppio cool down e Max risponde di non essere troppo soddisfatto del comportamento della vettura. Cambio di programma: l’ingegnere italiano avvisa di rientrare ai box senza provare un’altra tornata. Si vuole eseguire una regolazione dell’ultimo istante.
La sosta è quasi volante, il tempo di un aggiustamento dell’incidenza dell’ala anteriore. Nel secondo assalto Max scala qualche posizione (P4) ma la vetta, occupata da Sainz, resta lontana otre tre decimi. Tra l’altro Leclerc stava andando per un giro molto consistente prima di commettere una sbavatura che lo ha fatto desistere dal procedere.
La sensazione generale è che le difficoltà di ieri non siano state del tutto superate e che la RB19, per la prima volta in stagione, non sia la vera favorita per la pole position. Le problematiche insistono sulle cambiate in salita e anche in scalata con piccoli e fastidiosi blocchi che su una pista del genere sono molto condizionanti.
A seguire i risultati della terza sessione di libere del Gran Premio di Singapore 2023:
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing