giovedì, Novembre 14, 2024

Gp Singapore 2023/Analisi on board Fp1 Red Bull: Verstappen “lotta” col sottosterzo

La F1 è di scena a Singapore per il quindicesimo round stagionale. 15, proprio come il numero di vittorie consecutive della Red Bull a partire da Abu Dhabi 2022. Max Verstappen a Monza ha piazzato la decima di fila e conta di non fermarsi in questa strabiliante striscia. E Singapore potrebbe aiutarlo in questa grande impresa visto che la RB19 dovrebbe esaltarsi su un tracciato che pretende massicce dosi di carico aerodinamico.

Dopo che nel Gp d’Italia è stato usato il meccanismo dell’Alternative Tyre Allocation che ha debuttato in Ungheria si torna alla versione standard. Più treni di gomme che dovrebbero, teoricamente, favorire un primo turno di libere meno tattico che servirà, come da prassi, ad impostare l’assetto base e a verificare che quanto fatto al simulatore ha effettivi riscontri in pista.

Andiamo ad osservare, prima di calarci nell’abitacolo della vettura n°1, le condizioni in cui si è svolta la seduta:

Temperatura aria: 32°C
Temperatura asfalto: 45°C
Vento: 3 km/h da Sud-est

Red Bull

Gp Singapore 2023/Analisi on board Fp1 Red Bull

Da ricordare, prima del semaforo verde, che Pirelli ha portato gomme C3, C4 e C5, quelle più morbide del ventaglio a disposizione. La sessione si avvia immediatamente per Verstappen che, con lo pneumatico a banda bianca, non perde tempo a scendere in pista. Track position e comunicazioni radio di routine per valutare il funzionamento dei sistemi nel primo assaggio d’asfalto in una Singapore avvolta dalla luce del tramonto. Ricordiamo che il tracciato di Marina Bay si affronta in senso antiorario.

Il lavoro parte con la solita serie di giri push a cui ne seguono altri di ricarica dei sistemi ibridi. All’avvio il traffico in pista si fa sentire tanto che il primo passaggio non è preparato al meglio (P3 alla fine del giro). Max si lamenta di un po’ di sottosterzo in curva 10. Condizione determinata da una pista ancora molto green e che dovrebbe essere superata con l’evoluzione della stessa.

Anche il secondo giro di ricarica dei sistemi è caratterizzato dal traffico. Max accosta letteralmente in una via di fuga per lasciar passare la Mercedes di Russell. La cosa, chiaramente, non è il massimo per mettere in temperatura le gomme. Bisogna sottolineare che in Red Bull sono in corso esperimenti aerodinamici come dimostra la striscia di vernice reagente sul lato sinistro dell’alettone posteriore portato qua in una specifica inedita. Ricordiamo che da questa tappa entra in vigore la Direttiva 018 che potrebbe determinare qualche grattacapo per la vettura battistrada.

La prima run si chiude con una striscia di otto giri. Non si aggiungono commenti ma è chiaro che l’olandese non abbia operato al limite.


Per la seconda parte della prima ora di lavoro Verstappen è in pista con gomma soft. Le prestazioni dovrebbero migliorare sensibilmente in questa fase. Nel giro di preparazione Gianpiero Lambiase avvisa di una bandiera gialla che non genera uno stop della sessione. Non è fortunato Max che viene avvisato di abortire il giro push per il persistere della yellow flag causata dalla presenza di un rettile segnalato proprio dall’olandese.

Mentre la situazione viene risolta, dal muretto arriva l’indicazione di tenere le gomme in una determinata soglia termica per non accenderne il degrado. Il giro push dell’olandese determina la seconda posizione (che diventa terza) alle spalle di una per ora sorprendete Ferrari. Lambiase si limita ad avvisare di rientrare senza aggiungere commenti tecnici.

Per l’ultima fase Max va nuovamente su gomma hard, segno che non ha ancora l’assillo del giro push. Infatti si simula un ministint di sei giri di cui diamo riscontro in basso:

UscitaMode 5
11.39.955
21.39.440
31.36.239
41.48.518Doppia bandiera gialla
51.39.028Mode 6
61.39.256STRAT 5
RientroMode 12 – STRAT 9

Una sessione indecifrabile quella conclusasi poc’anzi per Max Verstappen. La RB19 non ha mostrato particolari criticità ma di certo è parsa una vettura non ancora velocissima, né sul giro singolo né sul passo gara. E’ emerso qualche problemino di sottosterzo di cui l’olandese si è lamentato in apertura. C’è del lavoro da fare nel box dei campioni del mondo che vedono una Ferrari, almeno per ora, in grandissimo spolvero.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1TV
, Oracle Red Bull Racing

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