Termocoperte: sì o no? Per ora il destino degli strumenti in questione è salvo, ma il loro futuro resta avvolto in una fitta nebulosa. La partita è ancora in corso e per ora i piloti hanno messo a segno il primo gol. Ma c’è ancora molto tempo da giocare per arrivare al triplice fischio. Uscendo di metafora calcistica, quello tra le coperte riscaldanti e la F1 è un rapporto destinato a terminare ma che i piloti provano a tenere vivo.
Da un lato troviamo i conducenti, capitanati dal loro rappresentante in pista, George Russell, dall’altro la Pirelli che si trova tra l’incudine e il martello dato che l’imposizione di abolire le coperte riscaldanti arriva dall’alto e non è una loro diretta scelta.
Secondo l’alfiere della Mercedes, che si fa latore del messaggio dei suoi colleghi, la Formula Uno non sarebbe ancora pronta a eliminare le termocoperte. La preoccupazione è che la mossa porterà a causare incidenti e potrebbe essere potenzialmente pericolosa anche per i meccanici. Queste fondate paure hanno decretato lo slittamento del ban: nel 2024 la situazione rimarrà invariata: su entrambi gli assi saranno previste temperature di preriscaldamento di 70°C.
Cruciali nella scelta definitiva sono stati i testi in pista effettuati tra Barcellona e Silverstone. In condizione di freddo la mancanza delle termocoperte ha offerto vetture scivolose e poco controllabili per diverse tornate. Da qui sono riemerse le questioni di sicurezza che hanno fatto riflettere i decisori che si sono prodotti in un prudente rinvio che sa tanto di approfondimento di indagini.
Ma i piloti non sono ancora paghi e hanno iniziato a spingere per un rinvio sine die dell’abolizione delle termocoperte. E su questo punto potrebbe nascere un’opposizione più dura con la proprietà. Liberty Media, difatti, punta forte ad applicare il modello zero emissioni.
Riscaldare elettricamente le coperte, secondo Stefano Domenicali e soci, è un fatto che cozza col principio della sostenibilità ambientale. I piloti, anche se sensibili alla materia, sono giustamente più concentrati sulla propria incolumità che sarebbe messa a rischio con gomme che scendono in pista senza essere nella giusta finestra operativa.
Anche se Pirelli, che dovrebbe essere vicina alla riconferma per il triennio 2024-2027, sta lavorando a un prodotto che possa superare le difficoltà generate dalle temperature basse, i conducenti non si reputano pienamente soddisfatti da ciò che è emerso dai test in pista. Chiaramente bisogna giungere ad un compromesso che non si è ancora concretizzato.
F1: Russell propone una termocoperta “green”
George Russell, per ora, non ci sente e non vuole che nel 2025 si introduca il divieto. “Un certo numero di piloti ritiene che sia un compito molto difficile da raggiungere per i produttori di pneumatici. Quando hai una macchina da 1.000 cavalli con il carico aerodinamico che abbiamo, competere senza termocoperte è pericoloso”.
La proposta di Russell è semplice, apparentemente efficace e potrebbe accontentare tutti: realizzare una termocoperta ecosostenibile: “Se probabilmente poniamo l’accento sulla realizzazione di una coperta per pneumatici più sostenibile, potremmo ottenere una vittoria per tutti. Credo che una termocoperta del genere sia in fase di sviluppo”.
“Ancora, il consumo che viene utilizzato da queste coperte per pneumatici non è davvero molto. Quindi mai dire mai. Il ban totale è qualcosa che vedremo forse tra 10 anni. Ma penso che siamo lontani dalla sua praticabilità“. Queste le parole del pilota di King’s Lynn.
Quella del pilota della Mercedes sembra una proposta riduttiva ma non lo è. I progressi tecnologici in campo di produzione di elettricità con metodiche “green” sono sempre più consistenti ed è probabile che tra qualche tempo sia possibile avere degli strumenti alimentati senza creazione di emissioni nocive.
Soluzione di mezzo che accontenterebbe i piloti, la Pirelli – o qualsiasi altro fornitore che non dovrebbe spendere soldi in ricerca per modificare strutture e compound – e i proprietari della Formula 1 che sono sempre più convinti di realizzare, tramite il programma Net Zero Carbon, una serie ad emissioni prossime allo zero. La F1 abbia il coraggio di dar credito “all’ingegner” Russell.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Pirelli Motorsport, Mercedes AMG, Scuderia Ferrari
