La gara del Qatar a visto la Ferrari che ci si aspettava. Nessuna novità sotto questo aspetto, insomma. Verstappen il cannibale continua a vincere e inanellare record. L’olandese è diventato il pilota con più giri percorsi in testa durante una stagione di F1, superando il record di Vettel raggiunto sempre con la Red Bull nel 2013. Il podio, come a Suzuka, è stato completato dal duo McLaren. La coppia Piastri e Norris pare attualmente la più in forma dell’intero campionato.
Le prestazioni dei giovani piloti con la tuta color papaya sono spesso simili e soprattutto di alto livello. A parità di soste Oscar e Lando avevano un distacco da Max di soli 5 secondi a fine gara. Il tre volte campione del mondo ha svelato nelle interviste il motivo del gap relativamente ridotto. L’impossibilità per la Red Bull di utilizzare la propria capacità di gestione gomma ha dato una chance alla McLaren per essere più vicine.
Mercedes ha vinto la sfida contro Ferrari. Russell ha recuperato dall’ultima posizione sino a giocarsi il podio con il team di Woking. Mentre il monegasco Charles Leclerc, sebbene abbia disputato una corsa anonima, si è dimostrato il migliore in termini di degrado nel terzo stint si gomma Hard. Il particolare format introdotto per motivi di sicurezza non è parso un ingrediente tecnico sbilanciante per le strategie degli ingegneri. Al contrario il numero di giri limitati a 18 per ogni set di pneumatici ha facilitato le cose. Aspetto contrario per i piloti che hanno dato il massimo ogni tornata.
Gp Qatar 2023: Ferrari: il fuel saving ridotto della SF-23 sottolinea una gara corsa al massimo
Esauriti i convenevoli, ci concentriamo sulla gestione carburante di alcune squadra messa in atto durante il Gp del Qatar. A differenza di quanto visto a Suzuka, si può appunto notare anche dai dati quanto i vari piloti abbiano spinto sul serio. Nel seguente grafico, sull’asse delle x sono marcati i passaggi a partire dal giro successivo al periodo inziale di Safety Car causato dall’incidente in partenza.
Ferrari in questo caso si conferma la scuderia con la necessità minore di gestire carburante. Leclerc tende a massimizzare il risparmio di benzina a cavallo tra il primo e il secondo stint. L’operazione viene effettuata principalmente alla fine del lungo rettilineo nel quale i piloti, prima effettuare la staccata, alzano il piede procedendo per inerzia.
Il campione del mondo a bordo della sua RB19 gestisce la benzina con un atteggiamento conservativo nella prima sezione. Dalla tornata numero 31 (26 nel grafico) invece, Max inizia a richiedere il massimo dalla sua monoposto per contrastare il passo dei due piloti McLaren. Norris e Piastri si confermano i piloti più al risparmio. L’inglese alterna giri spinti a passaggi più conservativi, mentre l’australiano amministra la benzina in modo più similare a Verstappen.
Gp Qatar 2023/1° stint: Verstappen il migliore sulle medie
Passiamo all’analisi sul degrado degli pneumatici Pirelli nel corso della gara. In generale le coperture italiane hanno subito un consumo termico negativo. Questo significa che nel corso delle tornate i tempi sul giro tendevano a scendere in maniera progressiva cuando le vetture diventavano più leggere.
Le tornate prese in considerazione nella prima parte di gara sono successive alla presenza in pista di Bernd Mayländer. Uno stint corso da tutti i piloti montando le coperture C2 a banda gialla usate, dove il numero dei passaggi utili era strettamente legato a quelli già percorsi sulle coperture. Verstappen ha effettuato i tempi sul giro migliori. La sua curva di degrado è una parabola e l’olandese girava più velocemente man mano che la benzina diminuiva.
Norris, alla guida della propria MCL60, ha mostrato un degrado parecchio simile a quello del fresco tre volte campione del mondo di F1. Anche Leclerc guadagnava del tempo con l’abbassarsi del livello di carburante, mentre Piastri e Alonso hanno subito un leggero degrado con il passare dei giri.
Gp Qatar 2023/2° stint: Consumo lineare e negativo per tutti. Ferrari soffre il blistering
Nel grafico relativo alla seconda sezione della corsa prendiamo in considerazione il primo stint di Russell e Bottas, giunti al traguardo rispettivamente quarto e ottavo. L’inglese ha un degrado simile a quello visto in precedenza per Norris. Mentre George ha dimostrato un buon passo con la propria W14, pur essendo impegnato nella rimonta in mezzo al traffico.
Il migliore del secondo quarto di gara, corso anch’esso con gomme gialle usate, è sempre il solito Verstappen. Il talento di Hasselt ha segnato ancora una volta tempi più bassi rispetto gli avversari. Leclerc e Norris registrano un abbassamento dei lap time molto simile, mentre Piastri faticava un po’ di più sulle C2. Charles riesce ad avere un degrado negativo, seppur le proprie gomme fossero vittime di un leggero blistering, come si può notare dal tempo più alto nel giro 5.
Gp Qatar 2023/3° stint: Ferrari con il minor degrado sulle Hard. Verstappen consuma di più le gomme
Introduciamo l’analisi della terza sezione concentrandoci sulla seconda parte della gara di Russell. L’inglese compie un secondo stint sugli stessi ritmi di Verstappen. La curva relativa alla prestazione del pilota numero 63, come quella riferita al secondo stint dell’olandese, fa un salto di 2,5 secondi nel corso di 16 giri.
Il questa parte della corsa emergere un fattore interessanti ai fini delle nostre analisi osservando il primo dei 18 giri per della maggior parte dei piloti, dove c’è stata una chiara differenziazione delle mescole da parte delle scuderie. Prendendo in esame i differenti marker si nota come McLaren sia l’unico team a correre ancora con le gomme medie. Leclerc e Alonso, passati alle Hard, risultano i più efficaci, con il ferrarista che somma un degrado lineare di 0,3 secondi migliore rispetto lo spagnolo.
Faticano maggiormente Verstappen e Norris. Le difficolta della RB19 sono confermate anche dal dato relativo al fuel saving visonato in precedenza: pur spingendo al massimo la propria monoposto, infatti, Max non riusciva a far funzionare bene le gomme. Le temperature alte della pista e la lunghezza ridotta dello stint sulle C1, non hanno permesso all’olandese di fare la differenza. Al contrario le McLaren si sono avvicinate.
Gp Qatar 2023/4° stint: McLaren degrada maggiormente sulle Hard rispetto alle Medium
Infine esaminiamo l’ultimo dei 4 stint “obbligati” dalla FIA. Verstappen effettua meno giri rispetto gli avversari, spingendo al massimo per ottenere il tempi di 1.24.319 la tornata più veloce della gara. Leclerc ha mantenuto un passo costante durante i propri ultimi 14 giri sulle medie, come mostra la linea rossa praticamente orizzontale. Le due McLaren, guidate dal muretto per mantenere le posizioni, mostrano un leggero degrado sulle Hard.
Quest’ultimo dato da sostegno ad una considerazione finale senza dubbio interessante. Nel circuito di Losail le gomme più adatte a sostenere le lunghe distanze degli stint di gara erano le Pirelli a banda gialla. Come abbiamo visto sia nella F1 Sprint che nella corsa domenicale, di fatto, le coperture C2 erano le uniche a fornire un degrado negativo anche con la vettura piena di carburante.
Aurore e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo –
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari
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chi ricorda Arnoux e Villeneuve correre appaiati per oltre un giro e per lo più al di fuori della pista per non cedere la posizione?… quanti “track limits… track limits… track limits… track limits… … …” avrebbero preso i due in quel GP di Francia di oltre quarant’anni orsono?
Ma mettete quella zzoca di ghiaia all’esterno delle piste e “«‘{[( lasciate correre! )]}’»”,… lasciate correre perché alla fin fine sono gare!