venerdì, Novembre 22, 2024

Gp Usa 2023/Analisi on board Ferrari SF-23: troppo degrado, la strategia non cambia le cose

Ferrari parte bene con Sainz ma non con Leclerc. Il monegasco non sfrutta a dovere la pole e si fa passare da Norris, autore di uno scatto davvero super. Carlos invece brucia 3 avversari al via e si mette in scia del compagno provando addirittura il sorpasso alla fine della lunga retta nel T2. Servono solamente un paio di tornate e il britannico della McLaren mostra un ritmo migliore. Lando scappavia, mentre Hamilton si fa minaccioso alle spalle dell’iberico. Il discorso pare sempre il medesimo: le rosse fanno fatica a centrare la finestra di funzionamento delle gomme.

Alla tornata 3 pare che finalmente la numero 16 abbia raggiunto una working range corretta, tanto che il gap sull’inglese si stabilizza sotto i 3 secondi. Come detto il madrileño ha il suo bel da fare per tenere dietro il sette volte campione del mondo e infatti, al giro 4, nel T3, Il Re nero passa e si getta all’inseguimento di Charles. Adami chiede al suo pilota di provare a restare in scia della W14, senza dimenticare di gestire le gomme. Mentre sull’anteriore sinistra di Leclerc si nota una striscia nera, Max Verstappen infila l’iberico della rossa: andare forte e amministrare le coperture non è possibile.

Marcos si complimenta con il lavoro svolto sino a questo momento dal monegasco sulle coperture, questo sebbene Hamilton lo svernicia e l’olandese si fa sotto prepotentemente. “Dobbiamo aumentare il tyre saving in curva 16 e 17” commenta l’ingegnere spagnolo della Ferrari. Un frase che di fatto racchiude tutti i limiti di questa vettura in questo momento. D’altronde la messa a punto ha premiato solo la qualifica. Al momento Leclerc sta cercando di resistere, anche se con il passare dei passaggi le cose peggiorano. A sottolinearlo è Adami in radio: “rispetto a ieri il degrado è ancora maggiore“.

Proprio per questo il muretto cerca di fornire tuti gli aiuti possibili ai ferraristi che però, a quanto pare, sembrano del tutto inutili. Parliamo di specifiche mappature relative al differenziale e sistema frenante. “Dobbiamo stare più attenti con la trazione in curva 6 e 9” suggerisce Xavi. Considerando che le fasi di accelerazione sono il punto forte della rossa, limitarle significa perdere l’unica arma per difendersi. E infatti, il giro dopo, alle fine del T2 Verstappen svernicia Charles che nulla può. Si procede con il primo tyre phase up date della gara, anche se il consumo gomme è talmente evidente.

Le due rosse sono ora una dietro l’altra e sebbene mancano più di 40 tornate alla fine, l’obiettivo è mantenere dietro Russell e Perez. Parliamo di uno scenario parecchio difficile considerando il ritmo delle auto italiane. Si inizia a parlare di strategie. Su ambedue i canali radio delle SF-23 il “Plan D” viene menzionato. Nel frattempo pare che le Hard, scelte da alcuni piloti per la prima sosta, consentano un ritmo abbastanza buono. Qualche minuto più tardi la strategia passa da D a B.

Ferrari SF-23
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) effettua la sua prima sosta bordo della SF-23 – Gp Usa 2023

Carlos viene richiamato ai box al giro 18. Le gomme scelte per il secondo stint sono ancora gialle. Su Charles invece viene deciso di allungare quanto più possibile la prima parte di gara, considerando che il ritmo in questo momento è discreto e le mescole, dopo una fase di crisi, sembrano essersi riprese. Sainz torna a calcare l’asfalto a stelle e strisce in settima piazza correndo in “free air”, mentre Leclerc occupa la seconda piazza non avendo ancora “pittato”. La tattica utilizzata per il monegasco potrebbe essere interessante, resta da capire cosa succederà.

Il ferrarista ex Alfa Romeo si trova ora in testa alla gara, ma Norris tra poco lo raggiungerà. Carlos si trova ora in quinta piazza alle spalle di Hamilton, con un passo similare a quello del pilota Mercedes. Marcos si interroga su un possibile flap update, pare che la prima sosta per l’altro ferrarista sia vicina. Mezza tornata più tardi arriva la chiamata ai box infatti, utile per montare un set nuovo di pacca di Hard senza modificare il carico sviluppabile all’anteriore. Leclerc esce dalla pitlane accodandosi a Perez in sesta piazza e gli viene chiesto di non spingere eccessivamente per i primi giri nel tentativo di allungare la vita utile dello pneumatico.

Giunti a metà gara le due SF-23 sono divise da Perez. Sdoppiare la strategia potrebbe funzionare, tenendo presente che al momento il ritmo dei “due Carlo” è il medesimo, malgrado la differenza di mescola. Il pieno di carburante poco a poco diminuisce, aspetto che facilità il passo delle Ferrari in quanto il degrado non così forte come in precedenza. Ciò malgrado la necessità di gestire le coperture resta alta e di riflesso il ritmo ne risente. Nessun feedback particolare per i ferraristi che si limitano “a seguire gli ordini” del muretto.

Sainz inizia ad interrogarsi sulla prossima sosta. A quanto sembra Adami suggerisce di estendere il secondo stint, definendola come “scommessa” migliore. In più sostiene che le Pirelli a banda gialla offrano un rendimento migliore delle Hard considerando nell’equazione consumo/prestazione. Per questo ribadisce la necessità di allungare lo stint quanto più possibile. Leclerc sta gestendo bene le gomme anche se in più di un’occasione qualche sbavatura arriva. Il suo ritmo è buono tanto che il delta su Perez diminuisce progressivamente.

Carlos sta dando davvero il massimo non solo nella guida. La sua amministrazione delle mescole è davvero buona in questa fase dove le gomme iniziano a cedere. Ancora 4 tornate percorse a full gas, da quanto abbiamo capito e arriverà la seconda è ultima sosta per lo spagnolo. Il carico all’anteriore non verrà modificato, in quanto la numero 55 per Sainz è ben bilanciata. Giro 36 arriva il cambio gomme: un set di Pirelli a banda bianca per arrivare sino in fondo. Lo spagnolo si complimenta per la rapidità del cambio gomme.

Ferrari SF-23
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-23

Sainz sta spingendo parecchio in questa fase e si aggiudica addirittura il giro più veloce della curva al momento. Nel frattempo continuano a piovere applausi virtuali anche per Leclerc che, a venti tornate dalla fine, sta ottenendo il massimo dalla sua vettura secondo i calcoli del remote garage. Tardando la sosta si ritrova nuovamente primo anche se di li a poco cederà la testa della corsa a Verstappen. Medesimo discorso per Norris che lo sorpassa il giro più tardi.

Quando mancano 15 passaggi al termine della corsa Marcos si apre radio ponendo un quesito:” Charles, pensi di poter mantenere questo ritmo sino al termine? Dovei riuscirci, risponde il monegasco“. Leclerc si trova in terza posizione ma Lewis Hamilton è parecchio vicino. Tanto che al 43esimo giro svernicia il ferrarista. A questo punto Sainz si trova alla spalle del suo compagno di squadra e ovviamente sta andando più forte. Xavi chiede se è sempre convinto della strategia attuale o preferisce cambiare tattica. Il monegasco commenta scocciato questa domanda, in quanto cambiare adesso significherebbe rovinare completamente la sua gara.

Come detto Carlos sta arrivando negli scarichi del suo compagno di squadra e di fatto si porta alle sue spalle Sergio Perez. Per Charles tenere dietro entrambi sarà parecchio difficile considerando la differenza di ritmo. Dieci giri di passione, insomma. “Easy on traction everywhere”, una frase che nessun pilota vorrebbe mai ascoltare. Ma d’altronde è l’unico modo per tenere vive le gomme sino alla bandiera a scacchi.

Quando mancano sette tornate alle fine le due Ferrari si congiungono. La numero 55 va decisamente più forte. Sarà interessante capire cosa succederà. La risposta alla domanda arriva prontamente. Xavi ordina di far passare Sainz. Senza dubbio è la scelta migliore per non far perdere tempo a nessuno dei due. Una mossa che senza dubbio favorisce maggiormente lo spagnolo che allunga il passo mentre il proprio compagno cercherà di fermare il messicano. Due tornate più tardi e la RB19 colora gli specchi retrovisori della Ferrari.

Nel frattempo Adami incita Sainz a spingere più che può per provare a prendere Norris. Nemmeno il tempo di scriverlo e Perez svernicia Leclerc. Troppa la differenza di passo. Il monegasco scivola in sesta piazza. La rincorsa dello spagnolo continua ma il suo ex compagno di squadra resta imprendibile. Nelle ultime tre tornare le cose non cambiano. In ultima istanza un commento generale sulla corsa. Partendo dal presupposto che il degrado gomme resta un grave problema per la rossa. Dopo il primo stint le cose sono migliorate.

Il Cavallino Rampante ha provato due strategie differenti per mischiare le carte in tavola. Senza dubbio con Sainz le cose hanno funzionato, in quanto tutto sommato la gara ha offerto spunti interessanti. Per Charles non possiamo dire certo la stessa cosa visto le 5 posizioni perse. Focalizzarsi sulla strategia però non cambia le cose: ancora una volta, infatti, la SF-23 ha mostrato le sue debolezze in gara dopo un’ ottima qualifica, caratteristica endemica di questa vettura.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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