Ferrari ci è andata davvero tanto vicina. Sono 55 i millesimi di secondo che infatti dividono Charles Leclerc da Max Verstappen. Il tutto, basicamente per una piccola sbavatura in curva 1. Un lungo di cinque metri che vieta alla numero 16 di prendere l’apice della prima piega del tracciato a stelle e strisce. Carlos invece non trova la giusta velocità e non massimizza il giro. Ma d’altronde era prevedibile in quanto la messa a punto più scarica al posteriore non è molto gradita allo spagnolo.
La mini gara di 100km sarà un’incognita un po per tutti. Durante i soli sessanta minuti del venerdì per testare le monoposto, nessun team ha dedicato tempo alle prove high fuel. Proprio per questa semplice ragione non sappiamo come reagiranno le vetture con alto quantitativo di carburante a bordo. Il degrado farà presenza presumibilmente e considerando che Ferrari al retrotreno presenta una configurazione più scarica potrebbe soffrire maggiormente rispetto agli avversari.
Parliamo di una condizione limitante che il muretto della rossa sa di dover fronteggiare. La F1 Sprint sarà quindi un “assaggio” di quello che succederà nella giornata di domani. Un corsa breve che oltre ad assegnare punti valevoli per le due classifiche iridate, offrirà interessanti feedback relativi al consumo gomme specie per il Cavallino Rampante. Per il resto, tornando al presente, lasciamo al talento dei piloti “decidere” cosa succederà questa sera, a partire dalle ore 23, nel bellissimo circuito statunitense disegnato da Hermann Tilke.
F1 Sprint, Gp Usa 2023: live on board Ferrari SF-23
Le vetture di F1 stanno girando in pista. Si testa la vettura in configurazione gara nelle tornate disponibili prima di formare la griglia di partenza. La concentrazione è altissimi come sempre. Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione Ferrari proverà ad attaccare immediatamente. L’obiettivo è quello di mettere dietro Verstappen per provare un lotta a tu per tu con il fresco tre volte campione del mondo.
Le previsioni meteo sono ancora molto buone. Temperature in leggero calo, anche visto l’ora, ma sempre più alte rispetto alla media del periodo: 33,1 °C la temperatura dell’aria, 37,2 °C quella dell’asfalto. Umidità al 22%, 3.4 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante est. Le monoposto sono posizionate sulla linea di partenza e l’attesa per la prima delle due sfide è tanta. I “due Carlo” stanno ricevendo le ultime indicazioni ribadendo le decisioni prese nei brevi briefing messi assieme durante le ultime ore.
Mancano oramai pochissimi minuti al via. Adami chiede a Sainz di effettuare lift and cost in curva 12 e 20 durante i primi giri per risparmiare le gomme. I primi dieci montano tutti le Pirelli a banda gialla tranne Carlos che ha scelto le soft per avere un grip extra allo start. I motori sono accesi, bandiera verde. Si procede con l’installation lap. Giunti a pochi metri dalla griglia sono 3 i burnout per scaldare le gomme posteriori.
Ci siamo, conto alla rovescia. Leclerc parte bene ma Verstappen lo chiude alla grande, tanto che Hamilton ne approfitta e lo supera in trazione dopo curva 1. Sainz al contrario approfitta dell’aderenza extra delle gomme rosse e infila a turno le due McLaren mettendosi in scia del compagno di squadra. Il monegasco pare aver accusato il colpo e perde contatto con il Re Nero che segue da vicino l’olandese della Red Bull.
Il monegasco ce la sta mettendo tutta per restare incollato al duo di testa che però in questi primi giri è più veloce. Ci vogliono 3 tornate per portare nel range di temperatura ottimale le mescole della numero 16 che ora sembra mantenere lo stesso passo di chi li precede. Nel mentre lo spagnolo cerca di difendersi da Norris molto minaccioso dietro di lui. In linea generale le due SF-23 sembrano ben bilanciate me ciò malgrado la necessità di preservare le mescole rallenta le rosse, scenario molto conosciuto in questa stagione.
Malgrado solamente dopo 7 passaggi sia ancora presto per esprimere giudizi, pare che il massimo obiettivo per la Ferrari sia quello di prendersi il podio difendendosi dal ritorno di McLaren e della RB19 di Perez. Il muretto italiano insiste sull’amministrazione gomme, esortando i propri piloti a un tyre saving maggiore. Come previsto la mesa a punto più scarica al posteriore si fa sentire negativamente.
Il gap di Leclerc sui primi continua ad allargarsi, mentre Carlos sta facendo miracoli per tenere dietro l’amico ed ex compagno di squadra Lando. I “due Carlo” fanno quello quello che possono, fortemente limitati da questo fattore. Quando mancano dieci tornate alla fine il target per le rosse resta quello commentato in precedenza. Adami suggerisce diverse configurazioni sul differenziale per ridurre il sottosterzo, fenomeno presente sulla numero 55.
L’iberico è costretto ad alzare bandiera bianca al passaggio 11. Norris lo svernicia sul rettilineo del T2, con Perez che sembra avere tutta l’intenzione di fare lo stesso. Per fortuna Carlos ha fatto da tappo e Charles ha un delta di curva 6 secondi prima che il pilota della McLaren lo raggiuga. Come previsto anche il messicano passa sul madrileño che cede la quinta piazza al compagno di Max. Prossimo sfidante le Sainz è l’inglese della Mercedes George Russell.
Dando un’occhiata ai monitor dei tempi notiamo come Lando giri praticamente sugli stessi tempi di Leclerc. Il ritmo del monegasco è decisamente superiore rispetto a quello del suo teammate. Un Sainz che si vede ora attaccare dal giovane pilota al volante della W14. Al giro 15 arriva l’attacco di George in curva 1 che però viene respinto abilmente dallo spagnolo. Benchè Russell pareva decisamente più rapido del ferrarista non riesce a passare. Nel frattempo Charles mantiene il distacco su Lando sopra i 4 secondi. Adami cerca di fornire tutti gli aiuti possibili al suo pilota, segnalando quali mappature ibride usare e dove azionare l’overboost K1.
Quando mancano due giri alla fine Marcos si apre in radio: “Dobbiamo cercare di avvicinarsi a Lewis che a fine gara potrebbe avere una penalità“. L’obiettivo pertanto mira a tagliare il traguardo con un gap inferiore ai 5 secondi sul sette volte campione del mondo di F1. Benchè la volontà di farlo ci sia tutta, Charles no ha il ritmo per avvicinare Hamilton che alla fine chiederò con un margine di vantaggio tale da mantenere salva la sua posizione. Senza dubbio un plauso verso Sainz va speso. Malgrado le evidenti difficoltà con le mescole, l’iberico riesce nell’impresa di tenere a bada Russell.
La mini gara da 100km si conclude così. Leclerc parla di degrado e graining, mentre Sainz è rammaricato e sostiene che dovranno parlare di quello che è successo nei consueti briefing del dopo corsa. In ultima istanza non ci resta che rimarcare uno dei problemi più grandi della Ferrari che continua a presentarsi: il degrado gomme che inibisce la prestazione a tavolino. Considerando il consumo delle mescole così alto nella F1 Sprint, la gara di domani si presenta ancora più difficile. Unica nota positiva il podio di Leclerc, piccola consolazione assieme alla pole di ieri.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari