domenica, Settembre 8, 2024

Gp Qatar 2023/Analisi prestazionale Fp1: Ferrari SF-23 avvantaggiata da una pista che favorisce il sovrasterzo

Ferrari, come le altre scuderia, ha ispezionato il tracciato cercando di capire le percentuali di bitume e aggregati usate per il manto stradale. Bisogna poi misurare macro e micro rugosità dell’asfalto e tramite le Fp1 si doveva validare ogni dato di grip e degrado, utile poi per le simulazioni in tutto il week end. Inoltre anche i cordoli sono piuttosto alti e spesso si hanno degli impatti abbastanza pesanti con la vettura.

Per aggiunta, lo abbiamo visto chiaramente, il circuito qatariota era davvero troppo ‘green’, ovvero con molta sabbia depositata lungo i metri della pista che genera una mancanza totale di aderenza. Ogni squadra doveva quindi riuscire a portare avanti il lavoro sul setup considerando anche il miglioramento del tracciato, senza ritagliare su misura la mesa a punto dell’auto in relazione alle condizioni correnti del circuito.


Ferrari SF-23: si nota un certo potenziale ancora da massimizzare

Tutte le vetture sono paese limitate da un’eccesso di rotazione. Per tale motivo in Ferrari, già dopo il primo stint su gomma Hard, hanno deciso di abbassare di due punti l’incidenza dell’ala frontale in modo da spostare il centro di pressione aerodinamica verso il posteriore e fornire maggior grip alla vettura.

Osservando le immagini che arrivano dalla pit Lane abbiamo altresì notato un ritocco sulla meccanica, agendo sulla rigidezza delle barre anti rollio anteriori e posteriori, per spostare il bilanciamento e ottenere un differente movimento della cassa veicolo in fase di rollio. Anche l’altezza da terra anteriore è stata variata agendo sul terzo elemento.

Con la gomma gialla Leclerc si è detto molto soddisfatto del setup raggiunto. Negli ultimi minuti hanno provato anche un push-lap con la Soft, dove il monegasco ha perso la vettura nel T1 raggiungendo l’apice in percorrenza. Ciò fa pensare che con le mescole rosse si palesi la carenza di rotazione suddetta, che si tramuta in sovrasterzo quando si va sul gas.

Non escludiamo che il sottosterzo sia emerso proprio sul finale delle prove quando la pista si è pulita un po’ di più. In Red Bull si sono lamentati ancora una volta di ‘entry instability’, anche se con questa pista così scivolosa lo si poteva aspettare. In fase d’entrata, quindi, le RB19 perdono il posteriore e di riflesso si innesca una rotazione precoce ed eccessiva della vettura in fase di approccio al cordolo.

Ferrari SF-23
bests sector Fp1 – Gp Qatar 2023

Osservando il grafico notiamo come il team di Maranello debbano cercare prima di tutto di mettere a posto tutti settori assieme, visto che Charles nel primo perde quattro decimi, ma negli altri due rimane molto vicino alla vetta. La McLaren comanda il settore guidato centrale potendo disporre di un ottimo carico verticale. Nell’ultimo settore è l’Aston Martin a volare, ma Ferrari e Red Bull sono attaccate.

In altre parole potremmo dire che la pista odierna, molto sporca, ha generato molto sovrasterzo mettendo in crisi la Red Bull, che tendenzialmente ha un anteriore troppo solido e un posteriore a volte leggero se non curato a dovere (si ricordi Singapore). C’è anche un altro fattore relativamente preoccupante: arrivando su questo tracciato, nella preview, abbiamo parlato di come la pista imponga molto stress termico sulla gomma.

Tramite gli on board, su mescola media, abbiamo visto come la dashboard del volante Ferrari metteva in evidenza parecchio overheating. Motivo di maggior degrado per la rossa tra oggi e domani, che dovrà capire come ridurre le temperature per non incappare nel tedioso fenomeno del blistering che si sviluppa proprio quando la vettura scivola eccessivamente.

Ferrari SF-23
passo qualifica – Fp1 – Qatar 2023

A livello globale vediamo che sul passo di qualifica è la ARM23 di Fernando Alonso a mostrarsi come seconda forza alle spalle di Red Bull. Le Ferrari sembrano abbastanza solide e al momento seguono ad vicino la “verdona” di Silverstone. McLaren ancora indietro seguita dalla Mercedes a circa 2 decimi. In ultima istanza un fatto: durante le qualifiche i valori potrebbe cambiare ancora.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

Immagini: Scuderia Ferrari

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