Sempre Max Verstappen. Anche nel venerdì del GP del Messico è emersa la Red Bull RB19 n°1. Ma stavolta il campo sembra più ristretto del solito con una concorrenza maggiormente vicina. A partire dalla McLaren che si esalta quando c’è da metterla sulla produzione di carico aerodinamico. La partita si gioca centesimo su centesimo, ogni settore dell’Hermanos Rodriguez non ha un vero padrone. E sul passo gara la cosa è parsa molto evidente.
La vettura austriaca è da considerare la favorita, sgombriamo il campo da dubbi. Non è stata una sorpresa vedere Verstappen comandare in entrambe le sessioni di prove libere. L’olandese, a fine sessione, ha detto che la sua giornata è stata leggermente migliore di quanto si aspettasse. Pretattica? Forse, ma non è in discussione che sia Max il pilota da battere come è stato per tutta la stagione.
McLaren: MCL60 avversaria credibile per la Red Bull?
Sembra che in Messico il tre volte iridato possa avere un avversario in più: la McLaren MCL60 che dimostra ancora una volta di essere in forma smagliante. Il podio sembra alla portata, ma Woking sogna di puntare a qualcosa di più, soprattutto con Lando Norris che è stato molto veloce in entrambe le sedute di prove libere. Il suo miglior giro, a parità di gomme soft, si è chiuso a meno di un decimo e mezzo dall’apripista. Un giro non perfetto visto che la combinazione di tutti i suoi migliori mini-settori lo avrebbe ulteriormente avvicinato al pilota di Hasselt.
Il britannico sa che sarà dura sfidare la Red Bull. Norris, nella simulazione di passo gara, è stato il più veloce del gruppo ma ha utilizzato un set di gomme medie nuovo mentre gli altri montavano pneumatici più vecchi di 7-8 giri. La differenza stimata di passo a parità di condizioni è di circa due decimi e mezzo. Una soglia che scoraggia voli pindarici. Ma la soddisfazione di avere tra le mani una vettura immediatamente veloce resta.
Sfidare la Red Bull potrebbe essere resta operazione titanica, questo è evidente. Dopo aver concluso la sessione di apertura della giornata in quarta piazza, Norris è risalito in classifica nelle libere 2 per piazzarsi al secondo posto nella classifica dei tempi, a soli 0,119 secondi dal push lap di Verstappen.
Il britannico, che ha imparato in fretta che è meglio partire da underdog, quando gli è stato chiesto di potesse essere l’unico pilota ad impensierire il campione del mondo ha sottolineato che deve piuttosto guardarsi dagli avversari che arrembanti arrivano alle sue spalle con distacchi esigui.
“Penso che sia stato un buon venerdì – ha detto Norris ai canali ufficiali della F1 – E’ stato un buon inizio di weekend. Siamo tutti vicini, quindi sembra che potremmo attaccare ma anche essere preda. Ho fatto un ottimo giro, forse troppo buono per questo inizio di attività. Continueremo a cercare di migliorare, ma è un buon avvio“.
Anche se l’assetto base della MCL60 è sembrato subito convincente, ci sono ancora margini di miglioramento. Norris ha espresso fiducia nella capacità della sua squadra sul fatto che ci siano margini di manovra per cercare di colmare ulteriormente il divario con Verstappen ed essere in una posizione ancora migliore. “Abbiamo iniziato bene il weekend. Penso che in genere iniziamo sempre bene i fine settimana. Credo che abbiamo sempre consapevolezza di dove mettere la macchina per cominciare. Non è lontana da dove normalmente finiamo”.
“Non c’è molto da guadagnare tra una sessione e l’altra. Ci sono sempre piccole cose e queste si sommano. C’è ancora qualcosa da migliorare, anche nella mia guida”. Poche cose da racimolare qua e là ma che potrebbero non bastare per sfidare la Red Bull che crescerà altrettanto con lo svilupparsi del weekend.
Dall’altra parte del box McLaren, Piastri ha dovuto fronteggiare il debutto all’Hermanos Rodriguez. Cosa mai semplice date le condizioni particolari che il tracciato presenta. L’australiano si è detto tutto sommato felice dei progressi fatti nelle due ore e crede di poter colmare il gap dal compagno di squadra. Oscar ha concluso le Fp1 al sesto posto per poi retrocedere in nona piazza al termine delle Fp2. Il suo nemico principale è stato il basso livello d’aderenza trovato sull’asfalto messicano.
“La pista ha un grip molto basso e ci vuole molto tempo per abituarsi, ma sembra bello”, ha spiegato il rookie che sta ben figurando in questo mondiale 2023. “Mi sento come se avessi fatto progressi nel corso della giornata. Ci sono ancora cose da sistemare ma sono sulla giusta strada”, ha concluso Piastri.
McLaren, dopo aver superato in classifica Aston Martin ed essersi stabilita in quarta posizione, proverà con tutte le forze ad accorciare sulla Ferrari in un clamoroso tentativo di rimonta che sembra difficile visto che mancano solo quattro gare al termine. Ma a Woking non si vuol lasciare nulla di intentato, per questo vedremo Norris e Piastri parecchio agguerriti.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, McLaren