sabato, Novembre 2, 2024

Mercedes promuove la “creatività effettiva”. Ci pensa James Allison

Mercedes non è preoccupata per il futuro. Al contrario crede che il nuovo corpo normativo che entrerà in vigore dal 2026 farà bene alla massima categoria. D’altronde come non potrebbe visto l’attuale dominio schiacciante che di fatto ha reso piuttosto noiosa la battaglia al vertice. Il team di Brackley ha vinto tanto, anzi tantissimo. L’era turbo ibrida ha rappresentato l’occasione per costruire qualcosa di grande e così è stato. Otto stagioni dove il mondiale costruttori ha visto un solo nome. Poi è arrivato Max Verstappen e tutti sappiamo bene come è andata a finire.

Da quel momento in poi la scuderia tedesca ha cercato il pronto riscatto, “avvelenata” da un condizione di fondo riguardo i fatti di Abu Dhabi 2021, una ferita ancora aperta che con ogni probabilità mai si chiuderà. Lo ha fatto tentando l’azzardo tecnico che purtroppo si è rivelato un flop. Un’impostazione “slim” che sulla carta prometteva miracoli, mentre sul campo li necessitava per lottare al vertice. Un concetto molto interessante che però non c’è stato verso di far funzionare.

E allora le redini del reparto operativo, un anno mezzo più tardi, sono tornate ancora una volta nelle sapienti mani di James Allison. Il britannico ha fatto quadrato e ha condotto il team verso questa risalita ardua e zeppa di incognite. Sì perché a quanto pare, parole di Toto Wolff alla Gazzetta della Sport, Mercedes ha capito poco o niente in merito alle caratteristiche vincenti necessarie per far volare le wing car di nuova generazione.

Mercedes
il sorriso di Toto Wolff (Mercedes AMG F1 Team) – Gp Inghilterra 2023

In tal senso la “paraculaggine” del manager austriaco è nota e a distanza di tempo risulta un po’ troppo riduttivo sostenere che la causa principale del fallimento sportivo sia solamente l’incapacità di comprendere. D’altro canto, lo abbiamo sostenuto in un recente articolo motivando il nostro punto di vista, quando la voglia di stupire è talmente alta da farti percorrere strade mai battute, le possibilità di sbagliare si moltiplicano all’inverosimile.


Mercedes: il passo tecnico necessario per rendere effettiva la fantasia tecnica

Tornando all’ex ferrarista un paio di cose vanno dette. Allison ha saputo mostrare tutto il proprio valore. Abbandonare Maranello probabilmente ha fatto bene alla sua carriera, meno alla Ferrari a quanto sembra. Il nativo di Louth pare abbia una “data di scadenza”. Il ragionamento è semplice: sebbene la F1 resti la sua grande passione ci sono altre strade tecniche “più semplici” che attirano l’ingegnere inglese. Parliamo dell’America’s Cup.

Uno scenario competitivo dove James si sentirebbe più comodo e soprattutto in grado di esprimere tutto il suo talento al massimo delle potenzialità. Una sfida già affrontata nel recente passato alla quale il cinquantacinquenne non vorrebbe mai rinunciare. Mercedes lo considera indispensabile e proprio per questo lo ha convinto a rivedere i suoi piani almeno per un po’. Innanzi tutto, come detto in tempi non sospetti, l’inglese ha riportato all’interno della factory una certa tranquillità smarrita sotto il mandato Mike Elliot.

Per di più sta gettando le basi in vista del regolamento 2026, possibilità unica che il team pluripremiato ha tutta l’intenzione di sfruttare appieno. Wolff non ne fa mistero, ne racconta i dettagli: si tratta di tenere incanalati i creativi per massimizzare il risultato, il tutto senza perdersi in contesti ipotetici suggestivi e poco fattuali. Parole sagge che assumono l’aspetto di una “stilettata” verso chi, appunto, ha dato troppo spazio alla fantasia perdendo la concretezza. (concetto “zero pod”).

Mercedes
la power unit Mercedes che equipaggia le W14

2026 è l’anno zero, dicevamo. Un campionato che vedrà nuove regole legate alle power unit. Mercedes sta studiando da tempo le corrette impostazioni, consapevole che azzeccare i concetti in tal senso consentirà di poter offrire ai propri piloti vantaggi non da poco alla guida delle monoposto. In questo la squadra tedesca sa in fatto suo. Lo ha dimostrato in passato e non vede l’ora di poterlo fare nuovamente. La “narrazione catastrofica” secondo la quale tutto sarà maledettamente complicato non spaventa affatto Wolff.

Il co-proprietario austriaco stringe saldamente tra le mani le briglie della scuderia, convinto che raggiungere l’obiettivo prefissato, tornare a vincere, possa essere possibile addirittura prima del 2026. Il tutto nasce da un pensiero abbastanza chiaro. Se Red Bull ha saputo sfruttare appieno i “segreti” dell’attuale regolamento, per Mercedes non possiamo dire senz’altro la stessa cosa.

Considerando che la W14 non è altro che la progenitrice della W15, secondo Toto il margine di miglioramento verso il 2024 è parecchio alto. Resta da capire se i “grigi” ne saranno capaci, tenendo presente che oltre a Red Bull dovrà vedersela con una Ferrari vogliosa di riscatto e con una McLaren che, dopo diversi anni di anonimato, sembra finalmente pronta a realizzare l’ultimo passo per tornare ai vertici della massima categoria del motorsport.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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