Per ora il weekend del Gran Premio del Messico non sorride alla Mercedes. Il tracciato intitolato ai Fratelli Rodriguez doveva spingere le prestazioni della W14, per ora non è accaduto. I rivali diretti nella corsa al secondo, ossia i piloti della Ferrari, posto sono lassù e si godono una prima fila tanto inattesa quanto spettacolare. Gli alfieri della Stella a Tre Punte, anche se non stracciatissimi in termini cronometrici, si sono qualificati rispettivamente in P6 (Hamilton) e in P8 (Russell).
Il team anglotedesco aveva lavorato duramente durante la notte tra il venerdì e il sabato per migliorare l’equilibrio generale della W14 in vista delle Fp3. Durante questa sessione le prestazioni sembravano più competitive rispetto ad un avvio di weekend complicato. Il lavoro aveva riguardato nello specifico sulla corretta preparazione delle gomme nei giri di uscita. Ma l’obbligo di rispettare il delta time massimo definito dalla direzione gara non ha permesso di farlo in maniera puntuale.
Nella sezione decisiva, la Q3, alcune vetture avevano due nuovi set di gomme Soft potendo provare due assalti, mentre i piloti Mercedes hanno utilizzato un set usato per il primo run per poi montare Pirelli C5 nuove nell’ultimo tentativo. Una situazione comunque limitante che è stata acuita dalla temperatura della pista che è scesa nelle fasi conclusive.
Entrambi i conducenti, a fine esercizio, hanno riferito che le gomme erano troppo fredde nel giro push. In questo contesto è stato impossibile fare meglio della terza e della quarta fila; risultati deludenti perché non in linea con le previsioni fatte a Brackley.
Mercedes: per ora la W14 è al di sotto delle attese
“Qualificarsi in sesta e ottava posizione è deludente dopo aver fatto buoni progressi con la macchina rispetto aieri”. Con queste parole Andrew Shovlin, Direttore Tecnico di pista, ha parlato ai canali ufficiali della Mercedes senza fare troppi giri verbali. “E doppiamente deludente – ha proseguito nell’analisi – quando il distacco dalla pole è inferiore a tre decimi di secondo. Il campo è così stretto in questi giorni e non siamo stati abbastanza veloci quando contava. È frustrante perché il team ha lavorato duramente durante la notte per portare la macchina in un posto migliore e sembra che abbiamo fatto buoni progressi. Ma chiaramente non è stato abbastanza”.
I cambi all’assetto apportati alla vettura tra il venerdì e il sabato rischiano di far perdere punti di riferimento in gara. E’ sempre Shovlin a lanciare l’allarme: “È molto difficile sapere come andrà a finire la gara: abbiamo apportato modifiche tali che i nostri dati sui long run del venerdì non sono particolarmente rilevanti, ma speriamo di aver migliorato il ritmo.
“La Ferrari sembra avere una buona macchina qui e, vista la posizione in campionato, è importante poter rimanere in gara con loro. Ultimamente abbiamo avuto un buon passo gara, ma per molte ragioni diverse non lo abbiamo convertito in punti. Speriamo di fare un buon lavoro in questo senso domani”, ha così concluso l’ingegnere britannico.
Nel team non si nasconde la delusione e un pizzico di preoccupazione nel vedere la Ferrari, staccata di soli 22 punti in classifica, a guidare il gruppone. Toto Wolff non si nasconde: “P6 e P8 sono inferiori a quanto speravamo dalle qualifiche. Abbiamo fatto dei buoni passi avanti con l’auto, ma non siamo riusciti a mettere insieme i tempi sul giro quando contava davvero.
“La Ferrari ha fatto un enorme salto dalla Q2 alla Q3. Si è visto per tutta la sessione che era una questione di margini sottili: due o tre secondi di ritmo sul giro dal portare le gomme perfettamente nella finestra o per scivolare fuori da essa”.
Come evidenziato in apertura, il problema condiviso dai piloti è stato il warm up delle coperture nel giro di preparazione. Ancora Wolff: “Con la nostra ultima gomma nuova siamo stati troppo lenti nel passaggio di uscita: le gomme erano un po’ troppo fredde. In ogni caso è difficile trovare quel punto debole. Siamo a meno di tre decimi dalla pole, ma sembra molto di più viste le nostre posizioni di partenza”.
“Abbiamo mostrato un buon passo gara, ma non sappiamo se questo si tradurrà domani, dopo le modifiche al set-up che abbiamo apportato. L’unico obiettivo sarà quello di andare avanti da dove siamo partiti”, ha chiosato il dirigente viennese.
Mercedes: Hamilton e Russell si lamentano di una W14 imprevedibile
I protagonisti, quelli che si sono fisicamente calati negli abitacoli, hanno lamentato la mancanza di continuità nelle prestazioni della W14 senza però sentirsi del tutto sconfitti in vista del gran premio. “Ho lottato tutto il fine settimana con la macchina ed è stato un po’ un incubo da condurre”, ha spiegato Hamilton. “Abbiamo dovuto cercare di mettere insieme le prestazioni pezzo per pezzo e abbiamo fatto delle buone modifiche in vista delle qualifiche in modo da essere molto più contento della macchina”.
“La Q1 e la Q2 non sono andate male, soprattutto il secondo run in Q2. Ma l’auto è davvero indecifrabile: a volte è nella giusta finestra, a volte no. Non sono riuscito a tirarne fuori niente di più nell’ultimo giro. La gara sarà sicuramente una sfida: surriscalderemo le gomme e i freni, quindi non sarà facile lottare con le vetture intorno a noi. Non so davvero che tipo di GP aspettarmi, ma sarà sul filo del rasoio”.
Russell, solo ottavo dopo la sessione del sabato pomeriggio, si è detto deluso della mancanza di performance nel momento topico: “È stato un peccato finire in P8 perché abbiamo mostrato segni di buon ritmo in alcuni punti, ma non siamo stati all’altezza quando contava. Ci è mancata la continuità: in alcuni run siamo stati forti, in altri no, quindi è stato un quadro confuso. Nell’ultimo tentativo avevamo un set di gomme nuove e abbiamo provato qualcosa di diverso nel giro di uscita, ma non ha funzionato e le gomme non erano nella finestra”.
“Per quanto riguarda domenica, sarà dura dalla piazzola n°8: i freni dovranno essere gestiti e anche le temperature della power unit sono sempre una sfida. Siamo venuti qui con l’obiettivo di essere competitivi e spero che potremo fare progressi in gara, ma non sarà facile”. Mercedes, in chiusura, conta di dare il meglio di sé sulla lunga distanza. Cosa che è avvenuta molto spesso in questo campionato e che servirà per contenere il ritorno della minacciosissima Ferrari.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team