Mercedes è decisa a fare sul serio in Texas. Il particolare format Sprint Race non aiuta. Lo sappiamo. D’altronde i soli sessanti minuti per trovare la corretta messa a punto da portarsi dietro sono pochi. Un tema, come detto, sul quale arriveranno importanti riunioni il prossimo mese. Nel frattempo la lotta per ottimizzare il pacchetto a disposizione continua. Austin vede debuttare un importante aggiornamento per la W14. Parliamo del pavimento, componendo assai importante all’interno di questo corpo normativo, in grado di generare parecchio carico tramite i canali venturi collocato al di sotto del fondo.
Le vetture total black hanno subito diversi restyling durante la campagna agonistica 2023. Necessari come l’aria che si respira, abbandonando il concetto fallimentare “zero pod”, i tecnici di Brackley hanno modificato aero-meccanicamente la propria vettura in più occasioni. I concetti scelti convergono verso la filosofia Red Bull. Parliamo dell’impostazione più fattuale che sfrutta a meraviglia le pieghe regolamentari. Un’esigenza che getta le basi per il prossimo futuro sul progetto W15, auto che pretende battere gli attuali campioni del mondo in carica.
Il cauto ottimismo vige nel garage statunitense degli ex grigi. Wolff non fa mistero delle difficoltà nelle quali la scuderia attualmente naviga, nella speranza che questo ultimo aggiornamento in una zona cruciale della monoposto posta far realizzare uno step competitivo importante. Ipotizzare decimi di vantaggio non ha senso con i soli dati simulati. Pertanto si attende la pista, giudice supremo in grado di definire con giustezza la bontà del lavoro svolto in fabbrica durante gli ultimi mesi. L’obiettivo è andare più forte, sostantivo maschile scontato quanto si parla di un update.
Austin annovera diverse caratteristiche tecniche interessanti. Un tracciato che offre varie tipologie di curve e un lungo tratto ad alta velocità di percorrenza nel secondo settore. Sezione del circuito dove l’efficienza aerodinamica consente di raggiungere la top speed corretta senza prescindere dal carico installato. Proprio per questo Mercedes sceglie un livello di downforce al retrotreno importante, convinta che l’upgrade aiuterà non poco nella generazione della spinta verticale. Senza ulteriori preamboli analizziamo le novità.
Mercedes W14: i tecnici correggono la gestione dei flussi
Il giovedì prevede i consueti controlli della Federazione Internazionale. Tutte le vetture devono pertanto recarsi al garage della FIA per “auto esaminarsi” dimostrando che tutti i parametri delle nuove componenti sono regolamentari. Tramite i puntuali scatti dell’amico e collega Albert Fabrega, abbiamo la possibilità di “studiare” i cambi prodotti dal gruppo tecnico capeggiato da James Allison. L’ex ferrarista, tornato in sella in seguito all’avvicendamento con Mike Elliot, ha spinto molto durante gli ultimi mesi. Come possiamo facilmente osservare attraverso gli scatti, Mercedes propone alcuni cambiamenti interessanti nella zona del pavimento.
Osservando il primo dei due confronti fotografici dell’analista catalano, possiamo evidenziare come gli aerodinamici siano intervenuti nella zona interna del pavimento che trova ubicazione tra le pance e il convogliatore aerodinamico, aggiornato nel suo bordo d’uscita con una diversa segmentazione (dita gialle). Nella nuova versione si apprezza una maggiore bombatura nella parte centrale, mentre in quella più esterna il reshaping prevede una forma più orizzontale. La modifica, a ragion di logica, pare suggerire un certo lavoro al di sotto del pavimento.
L’obiettivo in questo caso dovrebbe essere quello di ottenere un volume maggiore della parte al fine di controllare al meglio il flusso vorticoso che ha origine poco prima all’ingresso dei canali Venturi. Non possiamo inoltre escludere che alcune modifiche siano stare prodotte sulla conformazione di alcune delle quattro appendici permesse dal regolamento. Inoltre, spostando il punto di mira verso la zona della coca loca, notiamo una forma differente nel rigonfiamento ora più spigolosa. Fattore che potrebbe influenzare la generazione dell’outwash, incrementando maggiormente la pressione statica in quella zona
Scivolando con lo sguardo verso la parte centrale-esterna del pavimento, possiamo ora commentare l’ulteriore alterazione apportata dai tecnici sulla W14. Rispetto alla versione precedente, infatti, dobbiamo rilevare come la svergolatura verso l’alto presenti sì una sezione similare nelle dimensioni ma differente nella larghezza dei canali. Parliamo di interventi di micro aerodinamica in grandi di fare la differenza per quanto concerne la gestione dei flussi che tendono ad essere estratti da sotto il fondo.
Tramite questo provvedimento si cerca di incrementare il lavoro del fluido al di sotto il fondo. Nel corso degli ultimi mesi e perfino dallo scorso anno, Mercedes ha lavorato molto alle zone elencate, specialmente sulla porzione iniziale del bordo tagliente. Con ogni probabilità alcune modifiche esterne visibili celano un maggior lavoro al di sotto del fondo. Come accennato in precedenza, gli aerodinamici potrebbero aver scelto di aumentare l’altezza del canale laterale del fondo, in modo da migliorare l’alloggiamento della struttura vorticosa,
Parliamo di un aspetto fondamentale anche per il carico posteriore, dove le W14 hanno palesato diversi problemi. Pertanto, basandoci anche su alcune dichiarazioni del reparto tecnico messe in piazza ultimatene, pensiamo che le vetture tedesche non riuscivano a mantenere stabile il vortice principale che si forma al di sotto del pavimento e che poi scorre fino al diffusore. Grattacapo solo in parte risolto che, tramite questo aggiornamento, dovrebbe finalmente trovare una risoluzione stabilizzando il vortice suddetto.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Albert Fabrega – @AlbertFabrega