giovedì, Novembre 14, 2024

Duttilità e continuità: così Pirelli ha battuto Bridgestone

La notizia era nell’aria già da tempo e ieri è arrivata la ratifica ufficiale con un evento organizzato a Milano alla presenza dei pezzi grossi della F1: Pirelli ha vinto il bando di concorso per la fornitura unica di pneumatici nel triennio 2025-2027 con opzione, che si rinnoverà molto probabilmente, per il 2028. 

La parola chiave è dunque continuità. La F1 si appresta ad affrontare grandi cambiamenti e proprio per questo si è puntato a proseguire con un partner che opera da ben tredici stagioni e che conosce perfettamente quale sarà la parabola tecnica che si intraprenderà dato che è uno dei protagonisti della sua definizione. 

Pirelli – F1: continuità per ragioni commerciali e tecniche

Pirelli ha vinto la sua battaglia contro Bridgestone la cui candidatura era giunta negli uffici di Liberty Media Corporation. Il processo di valutazione del gruppo americano è stato molto lungo e approfondito e se la “P Lunga” l’ha spuntata è per ragioni tecniche e commerciali, nonché per la disponibilità a collaborare manifestata nel corso della sua esperienza.   

Pirelli
Mario Isola, n° 1 delle attività sportive della Pirelli

Il colosso italo-sinico, negli anni, ha saputo adeguarsi alle richieste della proprietà e a quelle della FIA dimostrando buone capacità di reazione e di adattamento a scenari che mutavano rapidamente. Un fattore di cui Stefano Domenicali non può non aver tenuto conto nei suoi ragionamenti. Ma prima di passare alle sfide tecniche che il gommista dovrà superare, è necessario valutare l’impatto commerciale e strategico della rinnovata collaborazione.

L’impegno finanziario della Pirelli per rimanere in Formula 1 è cresciuto notevolmente. Le cifre non sono state rese note, riguardano gli atti secretati dei documenti, ma le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni raccontano di una crescita di circa 20 milioni di dollari dell’esborso che il gommista deve garantire a Liberty Media Corporation. Chiaramente questi sforzi non si fanno per nulla in cambio.

Il ritorno per il costruttore investe due aspetti: l’immagine e la ricerca tecnologica.  Marco Tronchetti Provera, storico amministratore delegato dell’azienda, ha parlato dell’impegno in Formula 1 come di una vera e propria palestra tecnica con importanti ricadute commerciali: 

Il motorsport è un laboratorio a cielo aperto, Pirelli è presente in 350 campionati. La Formula 1 rappresenta la sfida più impegnativa e prestigiosa. Noi continueremo a fare la nostra parte, siamo specializzati nel risolvere problemi come abbiamo dimostrato in più occasioni. Questa esperienza ci aiuterà a migliorare i nostri prodotti, in pista così come sulle vetture stradali”. Queste le parole del dirigente riferite all’evento tenutosi alla Bicocca

Pirelli
Marco Tronchetti Provera, AD di Pirelli

Liberty ha messo sul piatto la storia della Pirelli nel concederle ulteriore fiducia: “I parametri tecnici sono stati valutati dalla FIA, ed è stato un passaggio assolutamente rilevante, poi abbiamo valutato positivamente la parte commerciale. Abbiamo ritenuto che fosse giusto andare avanti con continuità, ci sono molte sfide tecniche che ci attendono in futuro, così come molte opportunità commerciali. Crediamo che la scelta fatta sia la migliore per la Formula 1”, ha detto Domenicali che ha posto l’accento sulla collaborazione con la Federazione anche in giorni in cui la vicenda Andretti sta dicotomizzando le posizioni. 


Pirelli: elemento strategico per l’evoluzione della F1

Pirelli sarà chiamata a gestire il passaggio alla nuova generazione di auto fornendo un prodotto adeguato alle mutate esigenze di vetture, quelle 2026, che saranno probabilmente più lente in curva ma decisamente più veloci sui rettilinei. La downforce generale calerà e le gomme dovranno adeguarsi a questi nuovi parametri operativi. Ma prima di arrivare a ciò il produttore deve affrontare la possibile abolizione delle termocoperte.

il provvedimento, va ricordato, doveva scattare già dal 2024. I piloti hanno condotto una battaglia senza quartiere per far tornare FIA e Liberty Media sui propri passi e ne è venuto fuori un rinvio annuale. Pirelli si era detta pronta e in effetti aveva fatto testare ai driver le gomme di nuova generazione in diverse sessioni. Questi non si erano detti troppo soddisfatti. Probabilmente il fronte s’era compattato non per problemi particolari, ma per ottenere una vittoria politica.

Il futuro è tracciato visto che la FOM pretende, in virtù della politica eco sostenibile, che non si usino più le coperte riscaldanti. E ciò, se non vi saranno ulteriori prese di posizione, accadrà nel 2025. Per questo motivo gli americani hanno voluto che Pirelli proseguisse. L’esperienza in via di accumulazione su prodotti che non devono essere preventivamente riscaldati è preziosa e nessuno voleva farne a meno. Bridgestone era più indietro su questo fronte e forse ha perso la battaglia anche per tale ragione

Pirelli
Pirelli Full Wet

Pirelli: non tutto ha funzionato nel passato

Quello descritto sembra un quadro idilliaco. Ma qualcosa che non ha ben funzionato in questi anni è emersa. E’ capitato che Pirelli abbia dovuto cambiare le specifiche del prodotto in corso d’opera per adeguarsi a situazioni cogenti che non erano state preventivate. La mente corre alle nuove specifiche introdotte a Silverstone che si sono rese necessarie perché, anche a causa di dati non precisi inviati dai team, la downforce generata dalle vetture era molto più elevata di quella teorizzata e su cui erano stati concepiti i compound

In quest’ottica e per evitare quel corollario di polemiche che da sempre si accompagna ai cambi in corsa, Pirelli deve accrescere la sinergia con i team e con legislatore in modo di proporre un prodotto che duri per una stagione intera senza che vi sia bisogno di modificarne l’essenza costitutiva. 

Va altresì ricordato, in chiusura, che il fornitore unico, anche per il futuro, va considerato un esecutore di volontà. Il regime di monogomma non stimola il progresso tecnico e Pirelli si limita, come normale che sia, a produrre degli pneumatici che soddisfino le necessità del richiedente che si chiama Liberty Media. Quando si eccede nella critica è bene ricordare questo passaggio. E’ la F1 che vuole contenere l’escalation prestazionale e anche per questo non apre alla presenza di un secondo soggetto. 


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Pirelli Motorsport

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