domenica, Novembre 17, 2024

GP Las Vegas: Ferrari ritiene di aver svolto bene i compiti a casa 

Ancora poche ore e i motori delle vetture di F1 si accenderanno per il Gran Premio di Las Vegas. Due i motivi di interesse per l’inedita gara in terra americana: il primo è sicuramente relativo allo spettacolo che Liberty Media e i promoter stanno organizzando per quello che molti ritengono l’evento sportivo dell’anno. Definizione forse un tantino esagerata ma che viene ripetuta convintamente – riuscendo quasi a convincerci – da chi ha messo in piedi un carrozzone che nella massima serie non s’è mai visto in precedenza.

L’altro punto focale, con i campionati assegnati, è il duello tra Mercedes e Ferrari le quali sono divise da soli 20 punti in classifica. Un gap che, in una sorta di mobile immobilismo, si protrae da diverse gare con le suddette scuderie quasi a far gara nel perdere occasioni buone per dare la mazzata tramortente all’altra.

Chiaramente questa sfida si incastra nelle novità e nelle incognite che un tracciato tutto da scoprire offre. La Ferrari SF-23 potrebbe ben adattarsi al Las Vegas Strip Circuit, affermiamolo immediatamente così da mettere in chiaro le cose. Le peculiarità della pista dovrebbero esaltare le doti della Rossa che in Nevada deve necessariamente costruire un week end all’altezza delle attese dopo alcune gare costellate da problemi tecnici ed errori tattici. 

Ferrari SF-23
Layout circuito di Las Vegas

Gp Las Vegas, Ferrari: l’importanza delle simulazioni

Osservando il layout della new entry nel calendario di Formula Uno (foto in alto), notiamo immediatamente come essenzialmente il tracciato sia composto da tre lunghi tratti ad alta velocità di percorrenza intervallati da curve di vario genere. Non sarà facile individuare un assetto valido in poco tempo. La definizione dello stesso dipenderà dalla capacità dei tecnici di operare con i pochi dati a disposizione. 

Cruciale è stato il lavoro al simulatore al quale si sono spese molte ore nella speranza di aver estratto indicazioni importanti sulle aree in cui porre l’accento per ricercare la massima competitività. Frédéric Vasseur, nell’avvicinamento al 21esimo round del campionato, ha proprio sottolineato questo aspetto. 

Per quanto riguarda la gara, affronteremo un circuito completamente nuovo e ci aspettano condizioni molto fredde, a differenza di tutti gli altri eventi in calendario”, ha spiegato il francese. “Quindi il lavoro che abbiamo svolto in fabbrica, nelle riunioni e al simulatore, giocherà un ruolo fondamentale nel garantire che i piloti e la vettura possano dare il massimo. La simulazione, infatti, è di grande aiuto nella gestione delle tante incognite che possono rappresentare un vantaggio competitivo, permettendo ai piloti di concentrarsi sull’apprendimento della pista”.

Se gli ingegneri avranno fatto bene i compiti a casa, la Ferrari può sfruttare a suo vantaggio le specificità del tracciato che sorge tra i casinò del Nevada. Il carico aerodinamico usato dovrebbe essere medio-basso. Si tratta di un’impostazione che solitamente aggrada la SF-23. Il manto è abbastanza liscio considerando la riasfaltatura di aree che solitamente sono aperte alla circolazione urbana. L’assenza di bump garantirà altezze da terra più basse, campo di lavoro che potrebbe favorire la Rossa

Sullo strato superficiale di bitume qualche timore sussiste. Il riferimento è a quanto accaduto l’anno passato al tracciato di Miami che fu oggetto di una riasfaltatura parziale che generò più di un grattacapo vista la qualità piuttosto scadente del materiale. Gli organizzatori pare abbiano dato adeguate risposte ai delegati tecnici della FIA. Ma i team, a giusta ragione, non si sentono tranquilli finché non avranno saggiato in prima persona il manto del Nevada.

Ferrari
Frederic Vasseur, team principale della storica Scuderia Ferrari – Gp Ungheria 2023

Per evitare brutte sorprese gli uomini del Cavallino Rampante dovranno curare in maniera particolare l’aspetto sospensivo: sarà necessario garantire buona reattività e grande precisione all’anteriore scegliendo la rigidezza corretta. Un aspetto, quest’ultimo, sul quale Ferrari dovrà essere perfetta per contenere il sottosterzo. Un elemento che ha condizionato negativamente le performance della vettura italiana nel corso delle gare andate in archivio.


Gp Las Vegas, Ferrari: la palla passa ai piloti

Ovviamente la palla deve passare ai piloti, gli interpreti di un canovaccio preparato in fabbrica ma che deve essere recitato ancora. Vasseur confida nelle doti dei suoi uomini ma pone l’accento soprattutto sulla capacità di adattamento di Charles Leclerc a piste del genere: “Charles è sempre molto veloce su questo tipo di tracciato dove devi correre vicino alle barriere”. 

Fiducia riposta anche in Sainz che, parimenti, sa il fatto suo quando i muretti si avvicinano alle ruote: “A Singapore – ha spiegato il team principalCarlos ha dimostrato di non essere meno abile in questa disciplina. Siamo convinti che potremo essere al passo e se diamo ai piloti tutto ciò di cui hanno bisogno, poi un buon risultato è alla nostra portata“.

Le parole dei chiamati in causa le ascolteremo nelle canoniche conferenze del giovedì, per ora i due si sono limitati a qualche dichiarazione di contorno con la sfera tecnica non al centro dei loro pensieri. “Non sono mai stato a Las Vegas – ha detto Carlos ma ho sempre desiderato esservi. Non so cosa aspettarmi, a parte quello che ho visto dalle persone che ci sono state. Credo che sarà un grande weekend per la F1“.

Ferrari
Carlos Sainz e Charles Leclerc (Scuderia Ferrari), Gp USA 2023

Leclerc, di converso, ha già presenziato in Nevada e qualche sensazione la può spiegare con cognizione di causa: “Sono stato a Las Vegas, mi aspetto un’atmosfera pazzesca, sono sicuro che ci sarà una grande atmosfera, come sempre negli Stati Uniti ma in particolar modo per questa gara”.


Ferrari deve sconfiggere l’imprevedibilità

Tra meno di due giorni la pista comincerà a dare le prime indicazioni. Sia Ferrari che Mercedes, nel loro duello finale, sono condizionate da macchine imprevedibili che, in alcune circostanze, non hanno visto confermato il lavoro svolto al simulatore. Non a caso, quindi, Vasseur ne ha fatto menzione. 

Da tenere conto, tra le tante variabili potenzialmente condizionanti, quella delle temperature ambientali visto che le sessioni si terranno praticamente di notte. Altro argomento che ha generato più di una polemica in una F1 restia ad accettare certi cambiamenti culturali. Frédéric Vasseur è conscio anche di questo tipo di insidia.

Las Vegas sarà difficile, ma credo che tutti si aspettino che lo sia. Sarà una gara notturna e ci sarà molto freddo. È una pista nuova con un layout particolare”. Il manager francese non teme per la sicurezza dei piloti: “Noi ci fidiamo della F1 e se si guarda a Miami nel 2022 è andata abbastanza bene dal punto di vista delle gare: la pista era ben preparata e spero che sia lo stesso per Las Vegas“.

Ferrari si sente di aver lavorato al meglio e, almeno sulla carta, pare essere più avvantaggiata della Mercedes. Ma non è possibile affermarlo con certezza perché gli elementi spariglianti sono troppi e la storia delle due vetture indica che nulla può essere dato per scontato. Nemmeno dopo le qualifiche visto che la SF-23 e la W14, in gara, tendono a trasformarsi rispetto al sabato. 


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Scuderia Ferrari

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