mercoledì, Dicembre 18, 2024

Ferrari: dettagli infinitesimali per grandi differenze prestazionali

Qualifiche caotiche quelle del Gran Premio del Brasile dalle quali emergono due certezze: Max Verstappen, che si prende la pole position, e Charles Leclerc con la sua Ferrari chi ci si avvicina di un soffio andando quasi a centrare una tripletta che avrebbe avuto del clamoroso. Ma la prima fila, visto il mezzo a disposizione, è comunque un risultato da incorniciare che conferma ulteriormente la capacità del pilota di esaltarsi sul push lap. Con quella di ieri il monegasco è a quota 30 prime file in carriera e mette nel mirino un certo Niki Lauda che ne ha collezionate 31.  

I valori cronometrici, complice anche una pista relativamente corta (4.309 metri, ndr), sono stati molto ravvicinati al punto che la classifica della Q1 ha fatto segnare una sorta di record, visto che è risultata la più serrata della storia della Formula 1 con appena 185 millesimi tra il miglior tempo e il 15° qualificato. La Q3 è stata resa monca dalla pioggia che si faceva sempre più minacciosa. Un solo tentativo per gli alfieri della Rossa che ha premiato chi è sceso prima in pista. 

Charles è stato molto bravo a sfruttare il timing nonostante il vento rendesse la guida molto complessa. 1’11”021 per il “16” che è valso la prima fila. Carlos ha siglato il crono di 1’11”989, ottavo riscontro cronometrico che determinerà la partenza in settima piazzola grazie all’arretramento di due posizioni della Mercedes W14 di George Russell che si è macchiato di un impeding nella Q1.

Ferrari
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) alla trentesima prima fila in carriera, Gp Brasile 2023

Ferrari, Leclerc – Sainz: questione di dettagli

Non poteva non essere insoddisfatto Sainz considerando l’opportunità mancata, cosa determinata dall’esser sceso in pista quando le condizioni erano peggiori. L’abbassamento repentino delle temperature e l’aumento dell’intensità del vento hanno ristretto fatalmente la finestra operativa di una vettura, la SF-23, che non brilla in capacità di adattamento a condizioni che mutano di colpo. 

Per il madrileno ha pesato la necessità di dover aprire una distanza dagli avversari per poter effettuare un giro pulito. Nel momento in cui Leclerc ha iniziato il suo passaggio, difatti, Sainz si trovava ancora alla Junçao: la differenza si è giocata tutta in questo dettagli.

Siamo stati sfortunati con il meteo, siamo state una delle ultime vetture a uscire dai box. Avevamo le gomme fredde. Poi le temperature sono calate ancora, la pioggia era in arrivo e l’intensità del vento cresceva… Siamo stati semplicemente sfortunati. Il passo in Q2 non era male. Ovviamente è deludente perché siamo usciti molto tardi e abbiamo perso un’opportunità

Ero in ottava posizione nella coda per uscire e mi sono qualificato ottavo. Chi era dietro di me ha finito in nona e decima posizione. Era chiaro che più si usciva tardi, più era lenta la pista: non era una condizione ideale”. Interlagos è un tracciato che favorisce i sorpassi e la buona velocità di punta della Rossa potrebbe rimettere in gioco la vettura n°55 che deve avere l’obiettivo di battere la Mercedes di Lewis Hamilton per credere ancora nella lotta al secondo posto nel Costruttori.

Ferrari SF-23
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) sale a bordo della sua SF-23 – Q2 – Gp Brasile 2023

Tutt’altro il registro nel box gemello. Leclerc non smette di sorprendere con una prima fila inattesa, l’ennesima, che dà la cifra delle sue capacità innate sul giro da qualifica. “Onestamente sono contento – ha esordito l’ex Sauber perché condizioni così non le ho mai sperimentate in tutta la mia carriera. Non so nemmeno come spiegarle. Una volta arrivata la tempesta non c’era più grip, il vento andava in tutte le direzioni”. 

“Non si capiva dove fosse l’aderenza e abbiamo perso tantissimo, ma sono comunque riuscito a mettere insieme il giro. La pista non era bagnata ma sembrava che lo fosse, davvero molto strano. Aver chiuso in seconda posizione è una bella sorpresa e farò di tutto per sfruttare la cosa nel migliore dei modi. Vediamo come andrà domenica”. Nel frattempo c’è uno sprint day da affrontare con condizioni meteo che dovrebbero essere più clementi. E forse capiremo davvero quale sarà il potenziale della monoposto italiana. 


Ferrari: Frédéric Vasseur soddisfatto a metà

Il dirigente francese, pur non affibbiando colpe, ha ammesso ai microfoni di Sky Sport che Carlos Sainz è stato penalizzato da scelte temporali non puntuali. Una situazione forse non diversamente gestibile vista la simultanea presenza di dieci auto su una pista relativamente breve. “Charles ha fatto delle ottime qualifiche e dalla Q1 è sempre stato davanti. Diverso invece per Carlos poiché è uscito più tardi nella Q3 e in quelle condizioni ha trovato un vento più forte rispetto a quello affrontato dagli altri. Gli ultimi tre piloti che hanno lasciato il box sono stati anche gli ultimi tre in classifica: non è un caso”.

Ferrari
Frederic Vasseur, team principal della storica Scuderia Ferrari

La fine anticipata delle qualifiche causa maltempo ha permesso alla Ferrari di risparmiare un set di gomme soft per la Sprint Shootout. “Questa è una buona notizia e rappresenta un buon inizio per il weekend”, ha spiegato Fred che riporta tutti alla massima concentrazione poiché ieri sono tornati “vecchi nemici” che si credevano sconfitti definitivamente: quelli della Aston Martin che, a sorpresa, monopolizzano la seconda fila con un redivivo Lance Stroll a precedere Fernando Alonso

Non bisogna sottovalutare le Aston. Già dalla mattina stavano andando bene e ora sono lì davanti. In qualifica hanno avuto il vantaggio di aver trovato il vento più tardi essendo usciti prima, ma non voglio sottovalutarli. Quantomeno non saremo in un sandwich tra Verstappen e Perez”.

La vera incognita del weekend paulista è il potenziale della SF-23 sul passo gara. Durante l’unico turno di libere non è stato possibile concentrarsi su run troppo consistenti, quindi la “garetta” di stasera servirà anche per dare la cifra del potenziale della vettura. Una specie di salto nel buio a cui bisogna abituarsi con questo tipo di format. “Sul ritmo gara credo che avremo un quadro più chiaro dopo la Sprint che sarà il primo stint lungo che faremo”. Nella speranza che stavolta l’auto non soffra troppo nella gestione delle gomme su una pista molto severa da questo punto di vista.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Scuderia Ferrari

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