venerdì, Novembre 15, 2024

Gp Brasile 2023/Analisi prestazionale: Ferrari SF-23 funziona con le medie. Mercedes dietro, ma Red Bull è a 0.7″

Un’altra gara, l’ennesima, dove la Ferrari SF-23 non fa un bella figura. Un weekend che poteva e doveva finite in maniere diversa. Una gestione inesatta del carico, troppo poco, che di fatto limita il rendimento della rossa nel T2. Per il resto molto difficile l’amministrazione delle coperture e, ciliegina sulla torta, il ritiro prematuro di Charles Leclerc durante il formation lap. Un problema di affidabilità che di fatto distrugge la gara del monegasco quando partiva ancora una volta in posizione avvantaggiata: prima fila.

Espletata la breve intro sul Cavallino Rampante, prima di lanciarci nella nostra consueta analisi della gara, diamo un’occhiata al tema pneumatici. Lo facciamo prendendo in esame la tabella che riassume le gomme disponibili, per ogni pilota, prima della corsa. Notiamo come essenzialmente tutti avevano una Hard e almeno una gomma media nuova. Differente invece la situazione per le Soft: c’è chi è riuscito a risparmiarne una per oggi [ieri per chi legge]e chi invece aveva solamente Pirelli a banda rossa usate.

Ferrari SF-23
gomme disponibili prima del Gran Premio del Brasile 2023

Per la partenza e il primo stint, a maggioranza delle scuderie hanno scelto di utilizzare la mescola Soft. Tuttavia in pochi hanno potuto utilizzare compound nuovi, visto che disponevano di un solo treno per tutta la corsa. Il team di Maranello con Leclerc aveva sacrificato la qualifica della F1 Sprint per avere una gomma rossa in più, anche rispetto al compagno di squadra. Tuttavia, come sappiamo. il monegasco non è andato oltre il giro di formazione.


Gp Brasile 2023/Analisi prestazionale 1° stint: Ferrari SF-23 troppo attenta alle gomme?

Norris era partito utilizzando una gomma rossa usata, ma grazie alla red flag iniziale ha potuto passare a una mescola nuova cambiando quindi la strategia. L’inglese ha quindi mostrato un vantaggio importante su Verstappen in termini di grip dal giro 7-8. C’è da dire che Lando e Max avevano lo stesso quantitativo di compound, nuovi e usati e l’olandese, pertanto, avrebbe potuto utilizzare 4 pneumatici intonsi nel corso della gara.

Nel complesso, il britannico della McLaren è stato molto bravo nel restare in scia al tre volte campione del mondo della Red bull, soprattutto dopo aver sferrato il suo attacco attorno al giro 10. Si è tenuto a poco più di 2 secondi per mantenere la possibilità di mettere in scena una strategia differente avvicinandosi alla prima sosta.

In casa Ferrari hanno invece provato “a tenere in vita” il più possibile la gomma rossa, cercando di gestirla soprattutto nella percorrenza di curva 2 e 11,, tratto della pista brasiliana dove le “calzature” Pirelli subivano il massimo stress prolungato e, di conseguenza, la temperatura tendeva a salire. Un overheating che di fatto abbassa la prestazione delle coperture e di riflesso quella della vettura.

Cerchiamo di quantificare quello che abbiamo visto nel primo stint. Norris è rimasto in media a un decimo da Verstappen, in quanto dopo il tentativo di attacco il passo è adnato scemando, pur riuscendo a rimanere abbastanza vicino alla RB19 numero 1. Alonso si è tenuto a più di 3 decimi dall’olandese, rifilando a sua volta quasi mezzo secondo al giro a Lewis Hamilton. Sainz, decisamente più lento, a 2 decimi dal Re Nero e a quasi 1 secondo dal fresco tre volte campione del mondo della Red Bull.


Gp Brasile 2023/Analisi prestazionale 2° stint: Ferrari SF-23 favorita dalle gomme Medium

Hamilton al passaggio 19 entra ai box, subito dopo aver perso la posizione su Perez. L’inglese ha spremuto al massimo la sua W14 cercando di ostacolare il messicano, quando stava cominciando a perdere aderenza con il posteriore. Il britannico ha scelto una gomma gialla nuova, l’unica che aveva a disposizione, cercando di attivare lentamente le mescole per portare in temperatura in maniera progressiva senza stressarle eccessivamente.

Al giro successivo si è fermato anche George Russell, anche lui sull’unica Medium nuova rimasta a disposizione. Alla ventunesima tornata è la volta di Perez che per difendersi dall’undercut delle monoposto total black si ferma ai box. All’uscita della pit lane il messicano si accoda al sette volte campione del mondo, candendo nella strategia della scuderia di Brackley che recupera una posizione.

Ferrari SF-23
evoluzione tempi sul giro (15/25) Hamilton Perez – Gp Brasile 2023

Dal grafico in alto possiamo vedere l’undercut di Hamilton su Perez. Lewis si ferma 1 giro in anticipo rispetto a Checo e dopodiché realizza un outlap molto spinto (giro 16) sopravanzando l’ex Racing Point, il cui tempo d’attacco post pit stop è stato circa 5 decimi più lento. Da li in poi però, Perez ha avuto un ritmo decisamente più competitivo. Durante il primo stint l’unica Ferrari rimasta in gara ha visibilmente faticato con il passo. La numero 55 non sembrava ben bilanciata, con un certo grado di sovrasterzo in fase d’uscita.

Diversi i controlli sul volante quado Sainz andava sul l’acceleratore, con una mancanza endemica di aderenza dovuta ad una grossa difficoltà nel centrare la finestra operativa delle mescole. Lo spagnolo si è pertanto accodato all’Aston Martin di Stroll, cercando di allungare il più possibile lo stint iniziale. Carlos aveva una gomma Soft usata, aspetto che di certo non lo ha aiutato. Tuttavia, verso il giro 25, l’iberico ha cominciato a far segnare buoni tempi.

I piloti che avevano già montato la gomma gialla non riuscivano a rimanere sotto l’.17.0s, mentre Sainz con la Soft usata ci riusciva guadagnando tempo sulle Mercedes. Parliamo di un aspetto che ha suggerito una differente strategia anche per ambedue le AMR23 che hanno deciso di allungare lo stint, tanto che Stroll è uscito dalla corsia box davanti ai piloti del team tedesco.

Il team di Silverstone ha deciso di montare la Medium nuova, anche se avrebbero potuto “scommettere” sulla Hard. La mescole delle Aston Martin erano quindi circa 5 giri più fresche rispetto a quelle delle W14. Anche Sainz ha usufruito di questo vantaggio sulla Medium e infatti si è avvicinato non poco alle vetture ex grigie. Sulle medie la SF-23 ha lavorato meglio, a differenza della Mercedes che ha fatto un passo indietro.

Ferrari SF-23
compare passo gara giri 30/40 Mercedes vs Ferrari – Gp Brasile 2023

Una gomma con una finestra leggermente più alta che ha permesso una gestione delle temperature migliore. Hamilton, infatti, solamente dopo aver realizzato 15 tornate ha cominciato a lamentare in radio una certa difficoltà in vettura, avendo perso il feeling dello stint precedente. Stesso discorso per il compagno di squadra George Russell. Come risultato, in breve tempo, Carlos è stato capace di di sopravanzarli entrambi.

Nel grafico che precede il paragrafo anteriore si evidenzia il passo gara dal giro 30 al 40. Possiamo notare che il madrileño era nettamente più veloce rispetto alle Mercedes che appunto non sono riusciti a far funzionate al meglio la loto monoposto con le mescole a banda gialla. Dopo l successivo stop ambedue le W14 hanno ricominciato a guadagnare, fattore che ha determinato la seconda sosta ai box della Ferrari di Sainz.

Verstappen e Norris, invece, hanno scelto di prendere la via della pit lane per effettuare la sostituzione delle gomme al passaggio 27. Per questa semplice ragione Lando non ha potuto tentare un eventuale undercut per provare ad avvicinarsi all’olandese. Entrambi hanno scelto la gomma media nuova.

Ferrari SF-23
passo gara 2° stint – Gp Brasile 2023

Nel secondo stint il pilota britannico della McLaren è riuscito solamente in parte a chiudere il gap sul talento di Hasselt. Scenario competitivo insufficiente anche perchè Max era ormai in grado di gestire agevolmente il vantaggio accumulato. Ferrari è migliorata molto, come abbiamo già sottolineato, riuscendo a eguagliare le prestazioni dell’Aston Martin di Alonso. Mentre le Mercedes, stranamente, sono rimaste mediamente a circa 5 decimi al giro dalle performance della SF-23. Addirittura Gasly era più veloce, mantenendo i tempi delle numero 55.

Ferrari SF-23
compare passo gara 2° stint – Gp Brasile 2023

Cogliamo anche l’occasione per parlare di degrado, per capire meglio le differenze tra il primo e il secondo stint della Ferrari. Nella prima parte della gara il consumo gomme della rossa è stato leggermente più basso in realtà, ma il ritmo rispetto ai competitor era decisamente inferiore a livello dell’Alpha Tauri numero 10. Nella seconda parte della corsa, al contrario, la SF-23 era più rapida di Alonso nei primi giri e delle Mercedes.

Tutto questo per sottolineare ancora una volta che la differenza di passo nasce in gran parte dalla differente amministrazione delle mescole da parte del Cavallino Rampante. Un mero cambio di ritmo che non c’entra con il degrado. Il tutto grazie a una differente working range che ha favorito l’utilizzo dei compound da la parte della Ferrari, riuscendo a far lavorare nella maniera corretta le quattro gomme.


Gp Brasile 2023/Analisi prestazionale 3° stint: Ferrari SF-23 non brilla sulle Soft

Al giro 47 il primo a fermarsi per la seconda sosta è Sergio Perez, nel tentativo di realizzare un undercut su Alonso. che aveva 3.5s di vantaggio. Il messicano ha scelto le Soft per spingere nell’outlap, elemento che però non è stato sufficiente. Fernando si è fermato al passaggio successivo e non h nemmeno dovuto difendersi all’uscita dai box, potendo quindi attivare gradualmente le sue mescola. Il periodo della corsa successivo è stato caratterizzati dalla battaglia AlonsoPerez che riassumiamo nel grafico a seguire.

Ferrari SF-23
evoluzione tempi sul giro (46/71) Alonso Perez – Gp Brasile 2023

Lo spagnolo ha gestito molto bene la ricarica della batteria. Osservando le linee di tendenza notiamo che proprio all’inizio della battaglia il pilotta di Oviedo ha lasciato avvicinare il messicano cercando di non stressare le mescole. Poi, per i successivi 15 passaggi, è riuscito a tenerlo dietro proprio grazie al risparmio iniziale degli pneumatici Soft.

Anche Hamilton si è fermato al giro 48 ma ormai la sua gara non era più sulle Aston Martin. Il britannico ha lamentato una mancanza di passo e anche troppa resistenza all’avanzamento sul dritto, aspetto che ha reso difficile la difesa nelle zone veloci. Per l’ultimo stint anche Ferrari ha scelto la Soft, sebbene abbia faticato abbastanza durante il primo stint. Negli ultimi giri la SF-23 più leggera ha mostrato una gestione meno delicata.

Verstappen ha realizzato la sua ultima sosta alla tornata 57 passando anch’egli alle rosse questa volta nuove. Norris ha tardato il cambio per altri due giri per capire se era possibile fare un’unica sosta per arrivare sino in fondo. In questo frangente Max ha subito messo subito le cose in chiaro. La RB19 ha fatto segnare un secondo intertempo molto competitivo, guadagnando solo in quel tratto 1.2s a Lando che a quel punto si è fermato per montare un seti di Soft usate di 3 giri.

In ultima istanza andiamo a riassumere tutta la gara. Il grafico che segue evidenzia le forze in campo odierne [ieri per chi legge]. Red Bull domina come sempre. Tuttavia, nel computo del Gran Premio del Brasile edizione 2023, mediamente la McLaren è a meno di 1 decimo dalla vettura austriaca.

Ferrari SF-23
forze in campo Gp Brasile 2023

Aston Martin terza forza a 5 decimi dalla RB19 per vari motivi: il primo per la pista brasiliana è meno “power sensitive” rispetto ad altre, ma anche perchè la presenza di curve medio veloci in cui serve una buona combinazione di carico e meccanica ha aiutato non poco la AMR23. Inoltre il team di Silverstone sembra aver fatto finalmente un passo avanti nella comprensione della monoposto.

La Ferrari SF-23 si attesta come quarta forza a 7 decimi dal bolide numero 1. Almeno, volendo vedere un lato positivo, la rossa è stata più rapida della Mercedes. Tra questi due team si infila l’Alpine di Gasly. Il passo indietro delle vetture tedesche è dovuto a una “semplice” motivazione peraltro menzionata da Lewis Hamilton: setup errato.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

Immagini: Scuderia Ferrari

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