lunedì, Dicembre 23, 2024

Il duello Ferrari/Mercedes alla riprova della variabile Las Vegas

È finalmente iniziata la settimana che conduce al Gp di Las Vegas, la tappa più attesa, chiacchierata e controversa del mondiale di F1 2023. Un gran premio evento, atto 21° di un campionato già assegnato ai legittimi affidatari, che sta facendo parlare più del contorno glamour – è po’ kitsch, ammettiamolo – che dei contenuti tecnici.

Le polemiche impazzano poiché l’happening del Nevada è una sorta di manifesto di Liberty Media Corporation che spinge per una visione della Formula Uno che cozza con quella tradizionale e di estrazione europea. Ma il momento in cui i motori inizieranno a rombare è vicino e le questioni prettamente tecniche dovranno necessariamente emergere. A proposito di queste, come al solito, vi rimandiamo al nostro focus sulle caratteristiche del tracciato che sorge tra i casinò e che troverete on line nei prossimi giorni.

Con i verdetti principali ampiamente scritti il punto nodale si sposta sul duello per la seconda posizione che vede Mercedes e Ferrari coinvolte e divise da soli 20 punti. Un gap che, senza muoversi troppo, si osserva da diverse gare con le due scuderie a far gara a perdere occasioni buone per dare la mazzata definitiva all’altra. 

Mercedes
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) insegue una Mercedes nelle fasi inziali del Gran Premio del Brasile 2023

Gp Las Vegas, Ferrari e Mercedes alle prese con vetture indecifrabili

Entrambi i team sono condizionati da macchine imprevedibili che, in alcune circostanze, non hanno visto confermato il lavoro svolto al simulatore. Una bella grana quando di mezzo c’è un tracciato nuovo che presenta normali incognite. Sulla carta il layout a “maiale rovesciato”, come qualcuno ha sarcasticamente fatto notare, potrebbe essere più nelle corde della rossa vettura che in quelle della Freccia Nera. 

Se, arrivando in Brasile, gli uomini del Cavallino Rampante erano consapevoli delle difficoltà che avrebbero incontrato, si erano detti certi che a Las Vegas la storia sarebbe potuta cambiare. Una delle variabili condizionanti è quella delle temperature ambientali visto che le sessioni si terranno praticamente di notte. Altro argomento che ha generato più di una polemica in una F1 restia ad accettare certi cambiamenti culturali.

Frédéric Vasseur è conscio delle insidie che offre il tracciato americano: “Las Vegas sarà difficile, ma credo che tutti si aspettino che lo sia. Sarà una gara notturna e ci sarà molto freddo. È una pista nuova con un layout particolare”. Il manager francese non teme per la sicurezza dei piloti: “Noi ci fidiamo della F1, e se si guarda a Miami nel 2022 è andata abbastanza bene dal punto di vista delle gare: la pista era ben preparata e spero che sia lo stesso per Las Vegas“.

Oltre alle temperature che si preannuncio non troppo compatibili con le caratteristiche delle vetture e soprattutto delle gomme Pirelli che hanno bisogno di una finestra d’esercizio ben delineata, il timore verte sull’asfalto. Il riferimento è a quanto accaduto l’anno passato a Miami che fu oggetto di una riasfaltatura parziale che generò più di un grattacapo vista la qualità piuttosto scadente del bitume. Gli organizzatori pare abbiano dato adeguate risposte ai delegati tecnici della FIA, ma i team, a giusta ragione, non si sentono tranquilli finché non avranno saggiato in prima persona il manto del Nevada.

Las Vegas
Il Layout del circuito cittadino di Las Vegas

In casa Mercedes i timori di una gara sotto le attese sono striscianti. Il Brasile è stato un flop clamoroso, il peggior weekend dell’era turbo-ibrida secondo Toto Wolff. A Brackley hanno analizzato a fondo l’evento paulista e pare che siano state comprese le ragioni del disastro sportivo. “Il Brasile è stato probabilmente il nostro weekend più difficile della stagione”, ha spiegato il team principal della scuderia anglotedesca.

Dopo le promettenti prestazioni negli Stati Uniti e in Messico, non abbiamo dato il meglio a Interlagos. Abbiamo lavorato duramente per identificare la strada sbagliata che abbiamo preso con l’assetto. Abbiamo capito i nostri errori e siamo in grado di spiegare i risultati deludenti. Questo è importante per assicurarci la seconda posizione nel Campionato Costruttori“.

Capire gli errori per evitare di ripeterli. Questo è il programma della Mercedes: facile a dirsi, più complesso sarà metterlo in pratica. “Ci siamo preparati alla sfida di correre in un circuito completamente sconosciuto. Abbiamo utilizzato le poche informazioni in nostro possesso: gireremo di notte, con temperature ambientali e della pista probabilmente molto basse. Il tracciato è insolito considerando che presenta molte curve lente ma anche lunghi rettilinei. Sarà una grande sfida per tutti noi”.

Wolff, in chiusura, ha voluto porre l’accento anche sul mondo extra pista che ha una valenza fondamentale a Las Vegas: “Sarà un impegno immenso anche fuori dalle sessioni. L’interesse dei media sarà alle stelle e vedere le auto sfrecciare sulla Strip sarà uno dei momenti più emozionanti della stagione. Gli occhi del mondo sportivo saranno puntati sulla F1 e noi non vediamo l’ora di mettere in scena un grande spettacolo. Sarà qualcosa di veramente speciale a cui assistere“.

Mercedes
Toto Wolff (Mercedes AMG F1 Team) – Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari)

Proprio perché gli occhi di tutto il mondo guardano a quanto avverrà dentro e fuori il tracciato americano sarà necessario rasentare la perfezione per evitare che l’eventuale figuraccia si amplifichi a dismisura. Né Ferrari Mercedes partono coi favori dei pronostici che sono tutti appannaggio della Red Bull, ma nessuna delle due intende replicare quanto offerto in Brasile

Chi vincerà il duello? Non siamo in possesso di doti divinatorie, ma di certo sarà avvantaggiato chi smetterà di cadere in errori gratuiti come quelli che i due team hanno troppo spesso commesso in questo 2023 di rimpianti e occasioni mancate. Ancora, sarà decisivo operare bene in sede simulativa con pochissimi elementi su cui poter contare. Nessuno dei due competitor, la storia recente insegna, può sentirsi al sicuro. Ecco perché la tenzone è più incerta che mai.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team, Scuderia Ferrari

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