Un quarto e undicesimo posto che diventano terzo e decimo grazie alla penalità di dieci posizioni inflitta alla Ferrari di Carlos Sainz. Questo il bottino della Mercedes nelle qualifiche del Gran Premio di Las Vegas. Il bilancio, considerando le performance della Rossa, non può essere considerato positivo, specie se si considera la prestazione di Lewis Hamilton che non è riuscito a superare la tagliola della Q2.
Per ora la Stella a Tre Punte non ha saputo infierire su una Ferrari punita da un episodio sfortunato. La decima posizione in griglia del britannico rimette in gioco Sainz che ha tutto il potenziale per chiudere davanti al suddetto. Ecco che i 20 punti di distacco in classifica costruttori iniziano a diventare una linea molto sottile che può essere cancellata con due gare da scrivere ancora.
Mercedes: diversa strategia di warm up per risultati non perfetti
Come spesso capitato in stagione è il freddo a sballare i piani della Mercedes. La basse temperature dell’asfalto ha imposto ai tecnici anglotedeschi di concentrarsi sul graining. Già in Fp3 s’era capito che portare la gomma Soft nella sua finestra operativa era una sfida piuttosto ardua per la W14. Si sono testate due diverse strategie di warm up: fare un giro di uscita “morbido” per poi andare col push lap oppure eseguire un passaggio di costruzione per poi fare più tornate spinte.
Alla fine si è deciso di puntare su questa politica intervallando, ovviamente, i push lap con passaggi di cool down e ricarica dei sistemi ibridi. Questo ha determinato uno scenario un po’ insolito poiché è stato usato un solo set di gomme in ogni segmento delle qualifiche. Situazioni nuove per risultati disomogenei. Quasi tutte le squadre, tranne Ferrari e Williams, hanno infatti avuto risultati contrastanti in qualifica.
Ciò è dipeso proprio dalla difficoltà di portare le gomme nella loro finestra ottimale e soprattutto al momento giusto visto che il tracciato si evolveva in maniera molto rapida. Man mano che le vetture continuavano a girare e a depositare gomma, è parso chiaro che l’ultimo pilota a passare prima della bandiera a scacchi sarebbe stato il più avvantaggiato. Anche così si spiega l’eliminazione di Hamilton al termine della Q2.
La temperatura delle coperture della 44, ha fatto sapere il team a fine sessione, era di qualche grado inferiore a quella a cui la squadra mirava. E questo, naturalmente, si è rivelato fatale per il trentottenne di Stevenage che dovrà provare ad imbastire una rimonta da costruire magari nel terzo settore dove è sempre stato molto veloce.
“L’eliminazione prematura? In qualche modo non sono sorpreso, ma non sono certamente contento. Pensavo di poter passare il taglio e chiaramente la macchina aveva il potenziale per fare meglio. Il quarto posto è un ottimo lavoro da parte di Russell, partirà terzo. Weekend complicato per me? Non è stato l’ideale ma è andata com’è andata. Domani darò il massimo e vedremo cosa riusciremo a fare“. Queste le parole che Hamilton ha riferito proprio mentre il collega di garage chiudeva la sua prestazione in Q3.
Ovviamente più soddisfatto e meno rassegnato George Russell che partirà in seconda fila a ridosso del duo di testa composto da Charles Leclerc e da Max Verstappen, i due veri candidati alla vittoria di tappa. “Ho concluso terzo e molto vicino a Max, penso sia la migliore prestazione possibile. Domani non si sa quale sarà l’usura delle gomme in gara. Questi pneumatici non funzionano al meglio in queste condizioni di freddo. Se riusciremo a farli funzionare, allora non avremo problemi. Non abbiamo ancora sperimentato il passo con gomma dura”.
“Ma forse non ci sarà un’usura eccessiva. In questo momento non so come affrontare la gara di domani – ha proseguito George – Cercherò semplicemente di avere una gara pulita. Tutti i fine settimana senza sbavature che ho fatto sono andati bene anche quando la macchina era lenta, mentre quando ho commesso degli errori non abbiamo ottenuto risultati anche con la vettura competitiva”, ha osservato il britannico.
In effetti, considerando l’atipicità della pista, i muretti vicini e la concreta possibilità di vedere in azione la safety car diverse volte, serve la massima attenzione per provare a sfruttare gli episodi del gran premio che si corre nella capitale mondiale del gioco d’azzardo. Osservando quanto emerso in questi due giorni, battere la Ferrari e aprire il margine in classifica sembra molto, per Mercedes, un giro di roulette vincente.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team