giovedì, Dicembre 19, 2024

Gp Brasile 2023: Mercedes subisce l’onda lunga di Austin

I segnali in casa Mercedes non lasciano presagire nulla di buono. Andrew Shovlin, dopo la qualifica del venerdì pomeriggio, aveva riferito che il lavoro in Fp1 era stato mirato alla massimizzazione del ritmo gara. In questa chiave la sprint race di ieri era un test importantissimo che la W14 non ha superato mostrando un lato inedito in stagione: l’incapacità di gestire il degrado delle gomme. Le cose sono andate piuttosto male proprio sulla vettura di Lewis Hamilton, uno che del management dei compound è cattedratico. 

Eppure il sabato paulista si era aperto piuttosto bene con la shootout in cui Russell si era qualificato quarto e Hamilton quinto. Davanti ai due alfieri della Stella a Tre Punte c’erano la McLaren di Norris, in pole, e le due Red Bull di Verstappen e Perez, evidentemente rinvigorito per la definitiva conferma in chiave 2024 da parte di Chris Horner, nemmeno troppo staccate in termini cronometrici. 

Mercedes
Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) – Gp Brasile 2023

Mercedes: la sprint race non ha dato le risposte attese

Se i 24 giri di ieri dovevano dare delle risposte di certo non ne hanno fornite di positive. In Mercedes si trovano con un assetto ormai definito, intoccabile a causa del Parco Chiuso, e probabilmente inefficace per affrontare al meglio i 71 giri della gara. E’ ancora dalle parole di Shovlin che si evince lo stato confusionario in cui versa il team dopo aver ricevuto una mezza doccia gelata rimettendo in discussione tutto il lavoro fatto nel primo giorno e mezzo di attività brasiliana. 

Sappiamo di avere quello che abbiamo in termini di setup e che ci sono solo pochi strumenti con cui migliorare. Fare un grande passo avanti in termini di prestazioni per domani è fuori discussione. Tuttavia, ci sono alcune cose che possiamo usare per bilanciare la macchina e c’è chiaramente un po’ da imparare su come usiamo le gomme durante gli stint”. Insomma, se c’è ancora da imparare significa che non troppo è stato capito finora.

E poi la speranza che si chiama meteo: “Potrebbe essere un po’ più fresco e questo potrebbe aiutare. Le gomme saranno in una finestra operativa diversa. È quindi imperativo fare progressi durante la notte se vogliamo evitare un’altra gara difficile”. Inutile girarci intorno: in Mercedes prevale un certo fatalismo in questa fase e la Ferrari, che ha sapientemente risparmiato un treno di soft, spaventa. 

Non è stata una buona gara per noi. Probabilmente abbiamo spinto un po’ troppo all’inizio e ci sono voluti alcuni giri per renderci conto che semplicemente non avevamo il ritmo per lottare per una posizione tra le prime tre. Questo ha danneggiato le gomme e ci ha fatto soffrire di alti livelli di degrado nelle fasi finali”. E’ quindi immaginabile che stasera sia Hamilton che Russell partiranno senza il coltello tra i denti per provare ad allungare la vita e soprattutto la resa delle coperture. 

Mercedes
George Russell (Mercedes AMG F1 Team) – Gp Brasile 2023

Mercedes: la fiducia dei piloti è in calo

I driver non potevano che essere insoddisfatti dopo 24 giri che dall’illusione iniziale hanno portato alla delusione finale. Russell, dopo un avvio efficace, ha dovuto tirare i remi in barca: “Ho fatto un buon primo giro, ma poi è stata una lotta. Ci aspettavamo che il degrado delle gomme fosse inferiore a quello che si è rivelato. Di certo non ci aspettavamo di essere i più veloci, ma siamo rimasti sorpresi dal delta di ritmo rispetto a quelli davanti”. 

La W14 è e resta una vettura imprevedibile. Un aspetto inficiante con cui i piloti dovranno far conto fino all’epilogo di Abu Dhabi: “Tutto dipendeva dalle gomme. A volte ci sembra di riuscire a farle lavorare, altre facciamo fatica. E’ un peccato, ma abbiamo chiaramente sbagliato dove altri non l’hanno fatto. Dobbiamo rimediare a questa situazione per la gara“.

La pista – ha osservato il conducente inglese adeguandosi alle considerazioni del trackside engineer sarà un po’ più fresca domenica, il che potrebbe far pendere le cose a nostro favore. Ovviamente impareremo qualcosa anche da oggi e apporteremo alcune modifiche. Probabilmente sarà una gara a due soste, ma non sono così ottimista in vista del Gran Premio di domani come lo ero stamattina”. 

Se la fiducia per Russell è calante, per Hamilton è quasi da encefalogramma piatto. “Non è stata una gara piacevole – ha esordito Lewis Siamo partiti bene e siamo riusciti a guadagnare una posizione su Sergio Perez. Dopodiché abbiamo davvero faticato con l’equilibrio. Abbiamo avuto un sacco di sottosterzo, poi sovrasterzo: ho lottato con la macchina fin dall’inizio. Nelle fasi finali avevo esaurito il grip delle gomme e posso solo supporre che abbiamo sbagliato l’assetto. Dovremo trovare un modo per apportare alcune modifiche per domani

Sospetto che sarà un lungo pomeriggio se non saremo in grado di apportare miglioramenti. Ovviamente lotterò il più duramente possibile e cercherò di gestire le gomme un po’ meglio di quanto siamo stati in grado di fare oggi”. In Mercedes non resta che adattarsi al meglio a una situazione inattesa. E non sarà facile non potendo lavorare sull’assetto della W14.

Anche Toto Wolff ha certificato che il piano tattico della gara è stato errato e forse ha acuito problemi che non si pensava potessero emergere. “Abbiamo spinto molto all’inizio e di ciò ne abbiamo sofferto nelle fasi successive. L’auto non era bilanciata in modo ottimale, con il retrotreno non abbastanza forte per convivere con l’anteriore. Devi guidare l’auto sul filo del rasoio, ma è quasi impossibile farlo”. 

Mercedes W14
Nuovo fondo Mercedes W14 – Gp Usa 2023

Mercedes: assetto non idoneo per evitare una Austin-bis?

Entrambi i piloti hanno cercato di mantenere il ritmo, ma oggi non abbiamo dato loro una macchina per riuscirci. Entrambi sono scivolati molto più di quanto avrebbero voluto e questo ha ucciso le gomme. Dobbiamo capire cosa possiamo fare per migliorare la situazione. Non ci sono soluzioni facili, ma faremo tutto il possibile”, ha spiegato Wolff.

Non è un caso che le difficoltà nell’impostazione dell’assetto siano arrivate in concomitanza con il weekend sprint che limita al solo turno del venerdì mattina la possibilità di lavorare sulla vettura. In un’altra tornata di dichiarazioni, Wolff ne ha fatto indiretta allusione quando ha tirato fuori il caso Texas

Mercedes ha sofferto l’onda lunga del Circuit of the Americas, è ormiai chiaro: “La squalifica di Austin ha avuto il suo effetto. Le assi di legno devono resistere in modo più significativo nel formato sprint. I piloti si ritrovano ancora una volta su una pista disseminata di dossi. Abbiamo settato la vettura più in alto del solito. Con il setup attuale non abbiamo quasi nessuna opzione. Non possiamo regolare altro che l’ala anteriore.

Parole che confermano che in Mercedes sono stati piuttosto conservativi per evitare altri problemi postumi. Forse si pensava che una maggiore altezza d’esercizio fosse meno condizionante in gara. E invece l’evento sprint ha offerto uno scenario che a Brackley non si aspettavano né auspicavano.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team

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