giovedì, Novembre 14, 2024

F1, Patto della Concordia 2024: l’elemento cruciale e paritario

Un tema di F1 già ampiamente trattato il Patto della Concordia. Lo abbiamo fatto tramite diversi articoli dedicati, ragionando sulle preoccupazioni che diversi membri dei team nutrono al riguardo. Osservare solamente il proprio orticello nella massima categoria del motorsport non esiste. Quando ascoltiamo frasi del tipo “pensiamo solo a noi stessi, siamo concentrati esclusivamente sul nostro lavoro“, sappiamo bene che si tratta di pura “politica dialettale”.

In realtà è l’esatto opposto. Parliamo di una vera e propria ossessione per spiare chi con te condivide pitlane e paddock. Un Circus in tutta regola, con “tendone” e “dietro le quinte”. Una grande famiglia felice e sorridente al di fuori, attanagliata da pensieri striscianti sulle presunte azioni, tecniche o meno, capaci di fornire benefici in grado di fare la differenza. Una di queste riguarda le collaborazioni tra le diverse scuderie che, come sappiamo, condividono parti delle vetture e con esse, di riflesso, diverse informazioni assai interessanti.

Volendo fare un esempio possiamo disquisire sul binomio Ferrari-Haas. Il team statunitense ha messo piede in F1 da tempo oramai, utilizzando modalità pensate con le gambe sotto il tavolo. Per essere più chiari: la scuderia di Kannapolis compra e assembla. Nel farlo ha messo in piedi una partnership a stretto contatto di gomito con il Cavallino Rampante, sulla quale sono stati sollevati, nel passato e tutt’ora, diversi dubbi più o meno credibili.

F1 Patto della Concordia
l’italiano Günther Steiner (Haas F1 Team) assieme allo svizzero Mattia Binotto (Scuderia Ferrari)

la diatriba nasce dal fatto che la squadra a stelle e strisce adotta le proprietà tecniche della rossa a livello aero-meccanico, acquistando dal gruppo di lavoro ubicato in Via Abetone Interiore 4 gran parte della componentistica quali trasmissione, motori e schemi sospensivi. Da qui l’interesse della FIA, secondo la quale potrebbe esserci uno scambio di informazioni interne e, per di più, Haas potrebbe svolgere del lavoro per la rossa.


F1, Patto della Concordia 2024: garantire le pari opportunità future

Proseguendo con le congetture arriviamo a Red Bull che sin dalla sua nascita ha cooperato con l’ex Toro Rosso ora Alpha Tauri, essendone addirittura proprietaria. Si tratta di una tematica assai complessa in questo caso, dove le variabili da tenere in conto sono molteplici. Da sempre le polemiche hanno fatto parte di questo quadretto ma ultimamente, visto i successi straripanti della scuderia austriaca, le controversie al riguardo sembrano aumentare. Le menziona Zak Brown, patron della McLaren. L’americano sa il fatto suo. Un uomo di sport e affari a tutto tondo.

L’amministratore delegato cinquantaduenne fa il punto della situazione, in quanto tramite la ri-discussione del Patto della Concordia, si avrà la possibilità di rafforzare l’equità all’interno della F1. D’altra parte la massima categoria del motorsport non è certo perfetta e proprio per tale ragione, secondo il nativo di Los Angeles, nella trattativa si dovrà dare priorità a diversi fattori che, attualmente, influiscono non poco sull’imparzialità dei vari competitor.

F1 Patto della Concordia
amministratore delegato della McLaren Racing

Il ragionamento di Brown non fa una piega. Le sue paure sono tante. Ad esempio sostiene che dal 2024 in avanti, considerando il tetto spese imposto dalla Federazione Internazionale, l’eventuale scenario fumoso possa aumentare la sua nube. Non punta il dito su Red Bull, ma la chiara allusione fa presenza. Per questo chiede a gran voce alcune modifiche che possano garantire l’integrità futura, perchè a eccezione delle power unit tutto il resto dovrebbe essere costruito in casa.

Infine, abbracciando la filosofia americana, Zak punta su correttezza e parità di condizione per non compromettere il vero spirito della categoria. Questo perchè lo “sharing” parziale delle informazioni, alleanze strategiche e modelli di proprietà condivisa, non possono far altro che ledere la fiducia dei supporter. Gennaio si avvicina e qualcosa succederà nell’affrontare il Patto della Concordia. Resta da capire come la FIA gestirà una situazione delicata e potenzialmente divisoria.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – Oracle Red Bull RacingMcLaren

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