domenica, Settembre 8, 2024

F1 2024: la svolta etica della FIA

La F1 è uno sport sempre più mediaticamente esposto. Una disciplina vivisezionata, analizzata e data in pasto ad un pubblico sempre più affamato di particolari. A questo processo contribuisce anche FormulaUnoAnalisiTecnica che, oramai da anni, offre ai propri lettori le classiche analisi on board tramite le quali vengono svelati dei dettagli che aiutano a capire meglio determinate dinamiche e certe scelte che altrimenti resterebbero avvolte nel buio.

Poter guardare le operazioni dal punto di vista del pilota e poter ascoltare i dialoghi tra questi e il muretto è una fortuna che non investe altri sport. Materiale prezioso che, come tale, comporta anche delle responsabilità. Sia per chi lo lavora e lo elabora come noi, sia per chi lo produce. 

Avere milioni di occhi puntati addosso e altrettante orecchie sintonizzate sta determinando la necessità di imporre una specie di svolta etica che ha il fine di provare a limitare alcune uscite dei protagonisti che non si confanno al buon gusto e che sovente mettono in discussione l’autorità di chi è chiamato a decidere in frazioni di secondo. 

F1
Carlos Sainz, on board Ferrari F1-75

F1: il giro di vite della FIA

L’organo di governo del motorsport, quella FIA che sta provando a superare le difficoltà nelle quali essa stessa si è impelagata col maldestro “Mercedes Gate”, ha ampliato gli effetti della regola sulla cattiva condotta dei piloti. Sono state introdotte nuove restrizioni in alcune aree del Codice Sportivo Internazionale in vista del 2024.

L’entrata in vigore delle novità è prevista per il primo gennaio. Gli effetti si produrranno non solo sulla Formula 1 ma anche sugli altri campionati che si sviluppano sotto l’egida di Place de la Concorde. La stretta è sui comportamenti dei partecipanti che, se non consoni, possono ledere o causare danni morali ai funzionari, i membri dello staff della FIA, gli organizzatori o promotori, i deputati al controllo antidoping e via dicendo. 

Nelle passate stagioni si sono verificati diversi episodi, in F1, che hanno convinto chi scrive le norme ad irrigidire i testi di riferimento elevando anche il regime sanzionatorio. Ricorderete le qualifiche del Gran Premio del Qatar 2021 in cui Max Verstappen si vide togliere la pole position per non aver aspettato la bandiera gialla. Christian Horner, reagì alle decisioni con parole durissime proferite alla stampa accreditata nei confronti dei commissari ricevendo un avvertimento ufficiale dai commissari per aver violato gli articoli del suddetto codice.

F1
La toccata tra Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing) e Lando Norris (McLaren F1) durante il Gp Abu Dhabi 2023

Analoga situazione a quella creatasi a Monaco quando Hulkenberg è stato penalizzato per una mossa avventata su Logan Sargeant. Nella circostanza il vulcanico team principal della Haas, Gunther Steiner, ha subito un richiamo per aver violato l’articolo sulla cattiva condotta riferendosi in maniera sprezzante ai commissari.

L’ultimo episodio in ordine cronologico lo si è avuto ad Abu Dhabi, con Sergio Perez. In un team radio, dopo la penalità comminatagli per uno scontro con Lando Norris, s’era prodotto in commenti che equivalevano, secondo i giudici, a insulti personali. 

I tre episodi sopra riportati infrangevano l’articolo 12.2.1 (lettera k) del Codice Sportivo Internazionale che si riferiva, nella vecchia versione, a “titolari di licenza, funzionari o membri del personale della FIA, membri del personale dell’Organizzatore o del promotore, membri del personale dei concorrenti, fornitori di prodotti o servizi (o appaltatori o subappaltatori), funzionari addetti ai controlli antidoping o qualsiasi altra persona coinvolta in un controllo antidoping effettuato in conformità con l’appendice A”. 

Ora la dicitura  dell’Articolo 12.2, paragrafo 1 (lettera k) è cambiata ed è più ampia. “Qualsiasi cattiva condotta sarà considerata una violazione della regola“. Questa è, in estrema sintesi, la dicitura attuale. Di conseguenza si è deciso di aumentare anche la multa massima che i commissari possono comminare. Precedentemente era pari a 250.000 euro. Ora, nel caso della Formula 1, quadruplicherà fino ad arrivare a un milione di euro. 

F1
Niels Wittich, racing director della F1

Modifiche sono state introdotte anche alla tempistica con la quale un soggetto oggetto di penalità può ricorrere. Sarà possibile “accendere” il diritto alla revisione entro le 96 ore dalla fine della competizione. Il termine precedente era di ben 14 giorni. Un lasso considerato arco temporale ampio e che spesso aveva generato speculazioni stampa e il solito corollario di polemiche che va a prodursi ogni qual volta un team si sente indebitamente penalizzato da una decisione federale. 

Gli effetti di queste modifiche, che appaiono marginali pur non essendolo, si percepiranno nella linea comunicativa tenuta tra i piloti e i propri ingegneri durante l’azione in pista. Ma anche nelle interviste successive rese sia dai driver che dai funzionari delle squadre che, se vorranno evitare multe salatissime, dovranno incatenare lingue spesso troppo veloci e biforcute.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1TV, FIA

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