martedì, Novembre 5, 2024

Ferrari/Mercedes, approcci tecnici dissimili verso lo stesso obiettivo: battere Red Bull nel 2024

Ferrari e Mercedes puntano alla così detta convergenza prestazionale per l’annata 2024. In altre parole sperano che lo strapotere Red Bull perda la sua forza per una chiara ragione: all’interno di un corpo normativo esiste un percorso tecnico che di fatto ha un inizio, uno svolgimento e una fine. Nella scala competitiva il team austriaco è molto più in alto e di riflesso è decisamente più vicino al tetto massimo raggiungibile.

Questo significa che le due scuderie suddette hanno un potenziale di miglioramento più alto, in linea teorica. Tuttavia, sebbene le ipotesi siano sempre facilmente esponibili, sino a che la pratica non confermerà le supposizioni il tutto si traduce in aria fritta. Era giusto ricordarlo prima di congetturare sul futuro della prossima F1 che spaventa Ferrari e Mercedes. Sì perchè raggiungere e magari battere la squadra di Milton Keynes resta assai complicato, nonostante tutto.

Uno dei motivi principali riguarda le prestazioni che il team campione in carica si è potuto tenere nel taschino quest’anno. Parliamo di uno step volutamente evitato perchè innecessario. Il motivo è abbastanza semplice, visto che pur non aggiornando la RB19 da fino estate, la mirabolante vettura austriaca ha continuato a vincere e per giunta senza troppi patemi. Forse con una gap minore ma comunque ampiamente sufficiente per dormire sogni tranquilli.

Red Bull F1
Adrian Newey – Oracle Red Bull Racing

Un provvedimento assai saggio deciso con le gambe sotto il tavolo da un certo Adrian Newey, conscio che sparare ulteriori “cartucce competitive” non era affatto necessario per raggiungere l’obiettivo prefissato. D’altronde farsi ancor più belli nell’angolo delle vanterie non avrebbe aggiunto nessuna cifra al valore della Red Bull. Così, dati alla mano, mantenere da parte importanti risorse spendibili nel prossimo futuro potrebbe beneficiare non poco la squadra capeggiata da Christian Horner.


Red Bull “spaventa” verso il 2024: Ferrari e Mercedes scelgono approcci differenti per risalire la china

Per battere Red Bull serve un miracolo. Questo con grande proprietà di sintesi il pensiero di molti pensando al 2024. Eppure c’è chi è convito di poter lottare con il team austriaco e senza dubbio ci proverà. Mercedes e Ferrari sono stanche di perdere e durante la stagione appena terminata hanno sfruttato ogni singola sessione per portare avanti il lavoro sui progetti futuri. Tuttavia l’approccio che verrà utilizzato sarà differente. Punti di vista che potrebbero essere ambedue validi.

Il Cavallino Rampante ha scelto di non stravolgere la SF-23. Al contrario vuole adottare l’approccio utilizzato da Newey lo scorso anno. Si tratta di una decisione mirata a massimizzare le risorse positive della vettura se possibile esaltandole. Mentre i difetti dell’auto devono essere corretti. Si mantiene pertanto la medesima impostazione cercando migliorare il valore totale della monoposto.

Così facendo Ferrari non vuole rinunciare alla grande trazione e accelerazione longitudinale che ha caratterizzato la rossa targata 2023, così come punta a esaltare le velocità minime in curva sempre molto buono e favorire ulteriormente l’efficienza aerodinamica. Per contro, gestione gomme, avantreno in ingresso e competitività nelle curve in appoggio dovranno decisamente essere perfezionate dai tecnici della GES.

Ferrari Mercedes
Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team e Carlos Sainz (Scuderia Ferrari)

Mercedes al contrario parte da un chiaro presupposto che peraltro, noi di Formula Uno Analisi Tecnica, in tempi non sospetti abbiamo riportato di fatto anticipato le parole recenti di Toto Wolff. Il manager austriaco sostiene un fatto: per non continuare a ricorrere ed avere una possibilità di battere Red Bull, necessariamente il progetto W15 deve essere stravolto. Innovazione sulla base dei concetti funzionanti tenendo presente che, sebbene il rischio sia concreto, cambiare ogni singola parte della vettura è il cammino adeguato.

Senza dubbio la sfida è di quelle toste, ma d’altronde senza coraggio in F1 si fa poca strada. Memori del grave errore di valutazione sul concetto “zero pod”, sebbene verrà cambiato tutto o quasi sulla prossima auto tedesca, le nuove nozioni tecniche cercheranno di essere fattuali, provando a limare il più possibile il margine d’errore. Concetti aerodinamici vincenti sommati ad alcune modifiche all’elettronica della power unit che forniranno maggior competitività ai propulsori tedeschi per l’anno prossimo.

In ultima istanza resta difficile capire quale tra le due politiche, Ferrari e Mercedes, risulterà più indicata verso questa rimonta che entrambe le scuderie hanno in mente di effettuare. Potrebbero risultare ambedue valide oppure no. Pertanto non ci resta che attendere e capire cosa succederà durante la campagna agonistica 2024, teatro competitivo dove osservare ancora una volta lo strapotere Red Bull non è più contemplato.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari Mercedes AMG F1 Team

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