Ferrari non è riuscita a sfidare Red Bull nel 2023. Troppa la superiorità della squadra di Milton Keynes che di fatto ha sempre avuto vita davvero troppo facile. Ci ha provato diverse volte la rossa ma ci è riuscita solamente a Singapore, scenario competitivo dove la scuderia austriaca a livello di set up ci ha capito poco o nulla. Per il resto, appunto, la pressione esercitata sui campioni del mondo in carica è stata pari a zero.
Parliamo di una tematica importante in F1, in quanto sommare tensione a quella già esistente spesso fa commettere errori agli avversari. In questo il Cavallino Rampante domina in senso negativo. Al di là della competitività sciorinata dal team di Maranello, infatti, i risultati ottenuti dai “due Carlo” sono stati di sovente minori a quelli potenzialmente raggiungibili, proprio per l’eccessiva pressione sofferta. Una condizione che ha spinto tutto il gruppo di lavoro a sbagliare in più circostanze.
Cambiare la “narrazione” non è cosa semplice, specie se oltre a eliminarla si nutre il desiderio di trasporla agli avversari. Innanzi tutto, per farlo, la competitività tecnica del mezzo meccanico dev’essere necessariamente alta, a livello del competitor in questione. Secondo poi, si deve acquisire la capacità di ottimizzare il proprio rendimento e contestualmente gestire le diverse componenti psicologiche che possono inficiare negativamente sulla produttività.
Un atteggiamento solido a tutto tondo, quindi, messo in atto in qualsiasi momento del fine settimana, in particolar modo quando gli eventi subiscono alterazioni e prendere la decisione corretta in pochi secondi può fare la differenza. Senza questo metodo difficilmente si raggiunge l’obiettivo. La speranza che al riguardo le cose cambino ci sono, la voglia pure. Non ci resta che attendere e capire se alle belle parole verranno sommati fatti concreti.
Ferrari vuole mettere tanta pressione su Red Bull nella stagione 2024
L’argomento trattato nell’introduzione dell’articolo è attualmente in “fase di studio”. Senza dubbio è una prerogativa importante per Frederic Vasseur in vista della campagna agonistica 2024. Non potrebbe essere altrimenti, in relazione alle scarse risultanze ottenute su questo punto che abbiamo potuto ancora una volta osservare la passata stagione.
Il manager di Draveil ha individuato diverse aree suscettibili di correzione che a quanto pare, una volta corrette, forniranno più certezze a livello decisionale. Senza dubbio la ventagliata d’aria fresca che il nugolo di tecnici in arrivo porterà dovrebbe fare la differenza. Tuttavia la consapevolezza nel dover rivedere in maniera drastica le metodologie decisionali impera. Per il resto, come accennato in precedenza, senza una monoposto veloce non si va da nessuna parte.
Ipotizzando che il progetto 676 mantenga le promesse fatte nel realizzare un deciso step verso l’alto, il francese a capo della GES parla di Red Bull. Ammette candidamente come nel 2023 gli errori commessi abbiano abbondantemente superato il limite. Da qui si lega alla scuderia di Milton Keynes, rimarcando come nessuno sia stato in grado di disturbare la loro cavalcata trionfale.
Verstappen è stato libero di agire a suo piacimento, contesto che lo ha agevolato non poco. L’obbiettivo per il prossimo mondiale mira a metterlo in seria difficoltà perché secondo Vasseur, per quanto abbia dimostrato di essere forte, anche il giovane talento di Hasselt ha può mostrare punti deboli. Le congetture del team principal della rossa non fanno una piega e in linea di massima i concetti espressi sono senza dubbio validi.
Ciononostante solo avendo alle spalle un team vincente come quello austriaco le cose possono risultare decisamente più semplici. In più di un’occasione, infatti, ingegneri di pista e tecnici hanno svolto un ottimo lavoro per mettere a proprio agio l’olandese nei momenti più complicati, fondamentale assente nel team italiano che dovrà lavorare su parecchi fronti se vorrà raggiungere lo status Red Bull anche sotto questo profilo.
Sebbene arrivare davanti agli altri ogni domenica sviluppi una mentalità vincente, è altresì vero che non si vince a caso. I campioni del mondo in carica hanno profuso innumerevoli sforzi nei vari reparti della scuderia negli ultimi anni, sino a raggiungere una quadratura che li consente di ottimizzare le risorse e saper agire verso la giusta direzione per correggersi, approccio che Ferrari vuole ottenere al più presto, magari già nel 2024.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – Oracle Red Bull Racing