mercoledì, Novembre 6, 2024

Gp Singapore 2023/Red Bull RB19: i limiti tecnici del setup spianano la vittoria Ferrari

Il record “assurdo” che Red Bull stava per centrare non è andato in porto. Parliamo della possibilità di vincere tutte le gare in una singola stagione di F1. Poi tanto lontana non ci è andata la scuderia di Milton Keynes visto che, dati alla mano, una solo corsa è sfuggita dalle mani della scuderia austriaca: Singapore. Il trionfo di Carlos Sainz a bordo della sua SF-23 ha di fatto spezzato l’asfissiante egemonia della RB19 capace, con Max Verstappen e Checo Perez, di annichilire il resto dei competitor durante l’arco della stagione.

Ferrari pertanto, in una campagna competitiva che non si può certo definire buona, si fregia del merito di aver stoppato, almeno per un fine settimana, i mirabolanti bolidi austriaci. Magra consolazione tenendo presente che l’obiettivo per il mondiale 2023 era riportare a Maranello i titoli iridati assenti oramai da tre lustri abbondanti. Così non è stato però e per di più, senza togliere merito alla rossa, va rimarcato un fatto: Red Bull ci ha messo del suo per “concedere” questo trionfo al Cavallino Rampante.

Red Bull Ferrari
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) vince il Gran Premio di Singapore edizione 2023

Si perchè il quel fine settimana il contesto competitivo fu ben diverso dal solito. I campioni del mondo in carica, infatti, furono ben lontani dal contendere il trionfo. Si tratta di un week end nato male che sebbene sia stato in qualche modo raddrizzato ha comunque decretato l’unica vera difficoltà patita da Red Bull nell’annata imperiale. Un’incidente di percorso sul quale si è studiato a monte e recentemente, tramite le parole di Helmut Marko, sono emersi alcuni fattori al riguardo.


Red Bull/Gp Singapore 2023:

Durante la prima giornata di prove libere a Singapore ci si aspettava una RB19 molto solita. Una vettura che a livello teorico, considerando le caratteristiche intrinseche della propria vettura, poteva ancora una volta mostrare tutta la sua competitività. E invece i problemi riscontrati furono parecchi, tanto non concedere la solita prestazione al top. Un posteriore della RB19 molto instabile in fase di frenata. Una condizione limitante che di fatto ebbe un effetto negativo molto grande.

Si è pertanto agito a livello tecnico sul front end, pensando che la troppa “bontà” dell’avantreno potesse sbilanciare le monoposto colorate di blue racing. L’obiettivo mirava a spostare il carico verso il posteriore per ottenere un grip meccanico consistente. La scelta riguardante la ride height ha visto altezze da terra più alte rispetto a Ferrari nel tentativo di aggirare le asperità dell’asfalto cittadino carico di bump.

Malgrado i problemi suddetti, almeno sul passo gara mostrato il venerdì le cose andavano senz’altro meglio. Negli stint con alto quantitativo di carburante a bordo, di fatti, era emersa un certa costanza di rendimento con ottimi tempi di attacco. La speranza di poter risolvere i grattacapi, però, si scontra con i risultati ottenuti al sabato. I cambiamenti alla messa a punto studiati, per esempio ritoccare la ride height, non ha comunque risolto la faccenda.

Red Bull Ferrari
Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Gp Singapore 2023

Un retrotreno sempre limitato che perdeva chiaramente il controllo, incapace di essere risolto tramite modifiche sospensive. Vettura “leggera” sull’anteriore in frenata e instabile in fase di accelerazione sul posteriore. Il tutto si è tradotto in maggiore “disagio” specie nel T3 dove, complice l’overheating l’aderenza era insufficiente. Senza contare le difficoltà nelle cambiate cha hanno prodotto wheel spin.

La domenica le cose sono cambiate. Carica di benzina la RB19 ha senza dubbio trovato più stabilità e, contestualmente è stata in grado di produrre addirittura il passo migliore. Questo anche grazie al gruppo di testa che, come spesso accaduto anche nelle passate edizioni a Marina Bay, ha spinto meno di quanto potesse fare per mettere assieme una strategia a un solo pit stop. Domenica sera Max Verstappen ha dichiarato che avevano capito i propri sbagli nell’approccio.

Parole che successivamente hanno trovato conferma attraverso le congetture di Christian Horner. Il team principal ha comunque accettato il risultato, tenendo presente che in nessuna maniera questa sconfitta avesse intaccato la splendida stagione in corso. A distanza di mesi la colpa sarebbe del simulatore secondo Marko che ha “ingannato” piloti e tecnici. Una spiegazione che considerando quello che abbiamo riportato a livello tecnico pare quantomeno semplicistica come giustificazione. Anche perchè, per una volta, pure i primi della classe possono sbagliare. é umano e anche in Red Bull, sino a prova contrario lo sono.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Oracle Red Bull Racing

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