Durante le ultime settimane si è parlato parecchio dei “conflitti di interesse” in F1. La FIA ci sta lavorando su da un bel po’, in quanto pretende garantire il rispetto delle regole a 360 gradi. Ma il lavoro della Federazione Internazionale non è affatto semplice. Al contrario avere a che fare con una miriade di ingegneri preparati e assettati di successi è assai complicato. Lo sa bene Nicholas Tombazis, mente greca al servizio dell’ente regolatore da diverse annate oramai. L’ex ferrarista non è certo uno scemo. Al contrario è molto preparato, molto di più di quanto si possa pensare.
Laureato a Cambridge a pieni voti con tanto di dottorato in Ingegneria aeronautica all’Imperial College, il Direttore delle Monoposto scrive le regole della Formula Uno. Lo fa supportato da una pletora di altri tecnici, nella convinzione di poter stillare, ogni anni, norme che possano in qualche modo assicurare l’equità assoluta su diversi piani. Le sue preoccupazioni in merito sono diverse. D’altronde, come detto, i cervelli pensanti geniali all’interno del paddock, sempre pronti ad insinuarsi tra le pieghe del regolamento sono parecchi.
E allora ecco che diversi provvedimenti sono al vaglio. In questo caso parliamo delle strette collaborazioni che alcune scuderie mettono in atto tra di solo. Partnership che vanno ben oltre una semplice stretta di mano per condividere alcune parti delle vetture. Ci riferiamo a cooperazioni talmente intime che tenerle sotto controllo risulta assai complicato. In tempi non sospetti abbiamo menzionato il rapporto tra Ferrari e Haas, due team che oltre a condividere motori e meccanica potrebbero aver messo in atto uno scambio di informazioni incrociate.
Stesso discorso per Red Bull e AlphaTauri che oltre a ad avere in comune i fattori suddetti portano con se un ulteriore “aggravante”, essendo la scuderia con sede a Faenza direttamente di proprietà austriaca. Risulta pertanto chiaro che tali condizioni sono parecchio difficili da decifrare e, considerando le attuali restrizioni economiche tramite il budget cap, vien da se come alcune voci nel “740” annuali potrebbero essere contabilizzate in maniera equivoca per trarre chiari benefici.
F1, accordo Mercedes/Williams: potenziamento del team tedesco nel prossimo futuro
Mercedes come top team non vuole essere da meno, ovviamente. Il rapporto di partenariato con la storica scuderia di Grove, al secolo Williams, fa nutrire alla FIA gli stessi dubbi sulle squadre menzionate in precedenza. Di ieri il comunicato che sancisce l’allungamento di tale collaborazione. Il documento specifica che la decisione di estendere tale partnership mira all’arrivo della nuova era regolamentare in arrivo dalla stagione 2026. Una maniera per rafforzare questo impegno e raggiungere un livello di eccellenza e innovazione maggiore tra le parti. Un passo avanti nella relazione a lungo termine.
Analizzando le parole, si capisce alla perfezione come all’interno di questa liaison tecnica abiti la voglia di fare la differenza. Perchè ovviamente non si tratta di un mera operazione commerciale, ma bensì parliamo di una connessione che in qualche modo deve offrire chiari vantaggi a Mercedes. Toto Wolff sostiene di essere entusiasti dell’accordo. Parla di aspirazioni a medio lungo termine. Un obiettivo voluto e centrato per arricchire competenze e capacità di progettazione all’interno dell’azienda. Una strategia globale nel motorsport.
Una semplice fornitura motoristica a un team clienti offre benefici monetari, nient’altro. Mentre tutti i vantaggi sopracitati possono palesarsi tramite una correlazione molto più profonda. “A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”, una frase fatta che si addice molto bene al contesto sopracitato. La FIA avrà il suo bel da fare anche in questo caso, esattamente come è successo sino ad ora per Ferrari e Red Bull.
Il prossimo corpo normativo vedrà sostanziali novità, specie sul piano delle power unit. Proprio per questo avere a disposizione un’altra schiera di tecnici che fornisce dati e sperimenta al posto tuo risulterà molto importante. La maniera per farlo senza infrangere lo spirito della norma si trova sempre, d’altronde. Il tutto grazie al nugolo di ingegneri/avvocati che sanno esattamente come muoversi all’interno di contesti simili. Non ci resta che attendere e capire come saranno gestite queste fratellanze che, almeno sulla carta, hanno tutto per generare chiari profitti.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Mercedes AMG F1 Team