giovedì, Dicembre 19, 2024

Ferrari 2024: le preoccupazioni inesistenti sulla PU 066/10

Ferrari ha la power unit più potente del lotto. La 066/10 eroga una potenza massimale davvero alta e, il campionato scorso, tramite una clausola regolamentare, i motoristi di Maranello hanno sistemato la parte ibrida fornendo più efficienza all’interno sistema. Parliamo di una unità di potenza davvero al top che però, se paragonata a quella Mercedes e Red Bull, ha mostrato in alcune occasioni un’affidabilità senza dubbio inferiore.

Problemi sui quali il Cavallino Rampante ha comunque lavorato per garantire una reliability superiore nel prossimo futuro. Nel mentre il calendario continua a proporre più gare. Liberty Media ha un solo obiettivo in testa: rimpinguare le casse della società. Per farlo il provvedimento migliore è aumentare le tappe iridate. E poco importa se piloti, tecnici e ingegneri non sono d’accordo. L’importante per la proprietà a stelle e strisce è garantire ingressi stellari. Ecco che allora ogni città del mondo è buona per farci una gara, specie se si trova negli Stati Uniti.

Così facendo si cerca di acchiappare il pubblico americano e accrescere il valore della massima categoria del motorsport. Tra i vari fattori negativi che emergono nell’aumento delle gare, oltre lo “sbattone” infinito dei viaggi ultra oceanici, c’è appunto la sopracitata affidabilità. Sì perché sebbene i chilometri che le monoposto devono macinare siano sempre di più, il regolamento tecnico non cambia.

Una dinamica astringente dove l’equazione più gare più parti meccaniche a disposizione non esiste. Riferendoci alle power unit, per esempio, possiamo dire che nella stagione 2024 saranno ben 24 le corse per portare a termine il campionato e le unità di potenza a disposizione saranno sempre tre. Questo significa che i motori dovranno per forza di cose durare di più, anche considerando le 6 Sprint Race che aumentano il chilometraggio totale.


Ferrari: PU 066/10 arma vincente nel 2024

In molti criticano la Federazione Internazionale, incolpando Nicholas Tombazis e compagnia cantante dell’attuale normativa. Innanzi tutto va detto che ci sono state varie riunioni in merito, alle quali ovviamente hanno partecipato tutte quante le scuderie. Tenendo presente che le power unit sono congelate sino al nuovo regolamento che entrerà in vigore nel 2026, la volontà era quella di ridurre il più possibile i costi e quindi, nonostante la proposta di portare a 4 i motori a disposizione per l’interno campionato, si è deciso di non cambiare le cose.

Peccato che limitare i costi per poter spendere di più verso le nuove tecnologie non sembra essere un’idea brillante. Questo perché le parti meccaniche si rompono e nell’arco di un campionato, pagando le penalità in essere, le scuderie utilizzano comunque più componenti. Qualcuno sostiene che alcune squadre abbiano fatto comunella per cercare di svantaggiare la Ferrari, essendo convinte che il team italiano non riuscirà a mettere assieme tutto il mondiale con le sole tre unità.

L’indiscrezione non ha alcun tipo fondamento. Chiacchiere da bar e nulla più, utilizzate anche in questo caso per vendere qualche copia in più di giornale o fare più views tramite le web. Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, infatti, Ferrari era d’accordo con il resto delle squadre. Altra fantasia degna di nota che volgiamo riportare riguarda una tematica del prossimo futuro.

Ferrari 066/10
power unit 066/10 – Ferrari SF-23

Le scuderie che avrebbero votato contro le 4 PU nel 2024, lo avrebbero fatto principalmente per impegnare molto di più il reparto motoristico della rossa che, in automatico, andrebbe a rallentare di parecchio lo sviluppo delle unità di potenza verso il 2026. Boiate iperuraniche che continuano a susseguirsi. Notizie che anche in questo caso non hanno ne capo ne coda. In tutto questo c’è una tematica molto più interessante da “attenzionare”. Lo facciamo.

Invece di realizzare calcoli assurdi al posto delle squadre considerando il chilometraggio delle power unit, risulta assai più proficuo menzionare un aspetto: Ferrari, tramite una gestione più proficua del motore a combustione interna, è riuscita ad accrescere la durata massima dell’endotermico già dall’anno passato. Una lavoro certosino che in gran parte deriva dall’utilizzo di nuovi software, elemento importante che va senza dubbio considerato.

In ultima istanza commentiamo uno scenario ipotetico. La scuderia italiana punta molto sul progetto 676, lo sappiamo. Tuttavia non pensa di vincere il campionato nel 2024. L’obiettivo realistico e di per se già alquanto complicato, mira a chiudere parte del gap sula temibilissima Red Bull, cercando di percorrere al meglio la curva di apprendimento e affinare la vettura nell’arco della stagione. Proprio per questo motivo se le power unit usate saranno 4 e non 3 poco cambierà. Come spesso accade, in giro si leggono di tante preoccupazioni che in realtà sono del tutto inesistenti…


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari

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