martedì, Novembre 5, 2024

Ferrari, dinamica del veicolo: il reparto accresce il know how nel progetto 676

Ferrari continua a lavorare per diventare grande. Sono diversi i provvedimenti che la scuderia di Maranello sta mettendo assieme durante gli ultimi mesi. Oltre al mero aspetto tecnico, infatti, tramite il quale proprio in questi giorni la vettura targata progetto 676 è in fase di assemblaggio, la riorganizzazione a livello operativo è in atto. Vasseur sta cercando di fare quadrato all’interno della GES dopo aver fatto “la spesa” in Gran Bretagna.

Il morale è molto alto, ce lo assicurano alcuni contatti all’interno della fabbrica. La concentrazione è massima e la ventata di aria fresca fornita da vari elementi non poteva far altro che bene. Il gruppo di lavoro sta profondendo parecchi sforzi su di una tematica assai ostile, per il Cavallino Rampante: l’amministrazione delle coperture. Un “male oscuro” che affligge il team da tempo memore, oramai, e che gioco forza andava assolutamente risolto.

Ferrari progetto 676
lo spagnolo Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-23

Nuove geometrie a livello sospensivo, ridimensionamento di scatola del cambio e differenziale, estrazione del diffusore aumentata, ala anteriore rivista e cono anti-intrusione riposizionato: tutte manovre per correggere la struttura vorticosa della monoposto, sommare più di una cifra al valore del carico aerodinamico prodotto e, di riflesso, accrescere la gestione delle coperture Pirelli in gara, per sfruttare al massimo il potenziale della vettura sulla lunga distanza.


Ferrari, progetto 676: l’apprendimento del reparto dedicato alla dinamica del veicolo

Correggere un’impostazione errata o comunque obsoleta di una vettura di F1 richiede un impegno profondo. Ferrari ha iniziato questo lavoro la scorsa campagna agonistica. Benché come detto la convinzione di aver realizzato con lode i compiti a casa faccia presenza, tralasciando le previsioni dei potenti calcolatori che forniscono un solo riferimento, risulta chiaro come la sola pista sarà in grado di validare le attività svolte nell’arco degli ultimi mesi.

Nel mentre gli ingegneri che si occupano del reparto dinamico del veicolo sono in fermento. Parliamo di un diverso approccio qualitativo per ottimizzare il risultato e, parallelamente, ottenere il massimo dall’aspetto “consumo gomme”. Perché lo sappiamo bene, la SF-23 ce lo insegna, disputare un Gran Premio della massima categoria del motorsport con il “freno a mano tirato”, per non deteriorare le mescole, fa si che le prestazioni dell’auto siano mediocri.

C’è quindi un aspetto molto interessante da valutare. Dando per buone le “iniziative” spese per forgiare il progetto 676, non va dimenticato che per una vettura di F1 la messa a punto si attesta come fattore essenziale. In altre parole, per intenderci, avere tra le mani un potenziale non significa saperlo sfruttare a dovere. Red Bull, ad esempio, lavora da molti anni su questo aspetto, arco temporale in cui ha costruito un “know how gomme” strepitoso.

Ferrari progetto 676
il muretto della storia Scuderia Ferrari durante la campagna agonistica 2023

Parliamo di un bagaglio tecnico da utilizzare durante il fine settimana, ponendo al centro del week end un chiaro obiettivo: ottenere la miglior versione di se la domenica, giornata nella quale vengono distribuiti i punti. Ferrari, nel campionato scorso, ha sofferto non poco a tal proposito e gli ottimi riscontri ottenuti il sabato difficilmente venivano confermati durante la gara. Un approccio “avvelenato” dalle restrizioni sul set-up che ai nastri di partenza della prossima stagione non “deve” esistere per nulla al mondo.

La necessaria consapevolezza sul tedioso tema pneumatici è quindi in fase di maturazione. Tratto distintivo che la rossa pretende manifestare apertamente nel 2024. Ci riferiamo, secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, a una “combriccola” di ingegneri deputati che lavorerà a stretto contatto di gomito con il reparto tecnico, alla quale peraltro parteciperanno i nuovi innesti portando conoscenza. Contestualmente il lavoro è appena iniziato e dovrà trovare una curva di sviluppo importante, nell’arco del campionato, per incrementare l’esperienza.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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