domenica, Settembre 8, 2024

F1/FIA: il mandato Sulayem scricchiola ancora. Si corre ai ripari con Tim Malyon

All’interno della F1 esiste il così detto ente regolatore. Parliamo della FIA che tra le altre cose si incarica di scrivere il corpo normativo tecnico, sportivo e da qualche tempo anche economico. La Federazione Internazionale ha sede in Place de la Concorde, Parigi, e ogni giorno dell’anno cerca di rendere quanto più possibile regolare il campionato. Al suo interno lavorano diversi personaggi. Molti di questi sono itineranti, visto che “abitano” il carrozzone che gira per il mondo con i team.

Da qualche anno, dopo la lunghissima carica dell’ex ferrarista Jean Todt, la lega sportiva è nelle mani di Mohammed Ben Sulayem. L’imprenditore emiratino classe ’61 viene eletto il 17 dicembre 2021. Da quel momento in poi, il dirigente sportivo arabo si “sbatte” per offrire un futuro migliore alla categoria. In questo possiamo dire che il suo impegno non è mancato, arrivando allo scontro con Liberty Media su molteplici decisioni.

La proprietà a stelle e strisce, infatti, ha provato a prevaricare la linea di confine cercando di imporre i propri dettami. Proprio per questa ragione lo “scontro” tra questi due enti e all’ordine del giorno. Un braccio di ferro che oramai va avanti da anni, sul quale la FIA spesso sembra avere la peggio. Questo, va detto, anche perchè in più di una circostanza la Federazione Internazionale commette errori grossolani porgendo il fianco a chi sa colpirlo a dovere.

F1 FIA
Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA

Attraverso le nostre pagine dedichiamo sempre molto spazio alle vicende politiche relative alla F1 e come sappiamo, appunto, le questioni sulle quali congetturare non mancano mai. La posizione di Sulayem in questo momento è assai delicata. Gli americani non nascondono una certa “avversione” verso l’ex rallista e i recenti terremoti all’interno della FIA di sicuro non stanno rendendo la sua posizione al comando più solida.


F1 2024, cambio al vertice FIA. Tim Malyon per garantire un futuro migliore

Con poco più di un’annata di lavoro alle spalle, il direttore tecnico del così detto “settore monoposto” ha preferito defilarsi. Parliamo dell’ingegnere britannico Tim Goss. L’attuale sessantenne che ha militato tra le file McLaren per ben 25 lunghi anni ha lasciato vacante il suo posto. In voga alla FIA dalla stagione 2021, l’inglese ha svolto un compito molto importante durante gli ultimi anni: studiare nei minimi dettagli il nuovo corpo normativo che ha messo l’effetto suolo al centro del progetto.

Secondo le indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, come abbiamo già riportato in tempi non sospetti, Goss è andato allo scontro in più di un’occasione con Sulayem. Attriti che alla lunga hanno creato una distanza incolmabile. Il altre parole, la maniera di condurre la FIA dell’attuale presidente non piaceva e proprio per questa ragione l’ingegnere in questione ha deciso di farsi da parte. Per di più pesa l’offerta di una scuderia (Ferrari?) che pare abbia pesato non poco nella sua scelta di abbandonare.

Una decisione che fa il pari con quella di Steve Nielsen che circa una decina di giorni fa aveva rassegnato le dimissioni da direttore sportivo della Federazione Internazionale. Al suo posto ecco un altro Tim, di cognome Malyon, canadese, anni quarantasei. Anch’esso di origini britanniche, ha militato tra le file della Red Bull per poi accasarsi alla Sauber, lasciando però il suo incarico in F1 dopo soli tre mesi adducendo motivazioni personali.

F1 FIA
Sebastian Vettel e Tim Malyon quando ricopriva il ruolo di performance engineer in Red Bull

Dopodiché scelse di mollare la massima categoria del motorsport per accasarsi al DTM in BMW, spostandosi poi nel reparto Formula E della scuderia tedesca. L’ingegnere meccatronico è stato ufficializzato nella giornata odierna. Il nuovo direttore sportivo avrà diversi compiti. Malyon curerà la direzione gara dei vari Gran Premi così come sarà il responsabile del ROC (Remote Operation Center) di Ginevra. Oltre a supervisionare le varie faccende sportive, il “nuovo Tim” sarà referente diretto di Nicholas Tombazis, direttore delle monoposto.

In questo momento il clima è molto teso all’interno della FIA, a seguito dell’ulteriore “baccata” che si è presa tra capo e collo per la questione Wolff e il presunto conflitto di interessi. Resta da capire se questo cambio al vertice sia in parte dovuto a questa faccenda e soprattutto, pensando al prossimo futuro, sarà altrettanto interessante scoprire come verrà gestito il mandato Sulayem che, ogni giorno che passa pare sempre più scricchiolante.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Formula Uno FIA

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