venerdì, Novembre 22, 2024

Haas “cerca indipendenza”: Komatsu studia l’autonomia progettuale

Gunther Steiner è stato silurato dalla Haas, al suo posto Ayao Komatsu. Questa la cronistoria, con grande proprietà di sintesi, riguardo al ruolo di team principal della scuderia a stelle e strisce. Il cambiamento fa parte della vita. Trattasi di cosa naturale e giusta. Ciononostante le modalità tramite le quali è avvenuto l’avvicendamento lasciano un po’ a desiderare. Un fulmine a ciel sereno che ha sorpreso un po’ tutti, specie il manager alto atesino che, una volta ricevuta la notizia, non ha nascosto delusione.

Un rammarico che deriva da due fattori. Il primo: non avere la possibilità di salutare come si deve tutti gli individui con i quali ha collaborato durante gli otto anni di permanenza nel team americano. La seconda: l’impossibilità di realizzare alcuni cambiamenti verso il futuro che, a quanto sembra, sono al centro dei provvedimenti che andranno in onda nel nuovo mandato capeggiato dall’ingegnere di origine nipponica.

Abbiamo dedicato un paio di scritti a questa spinosa tematica. Tuttavia non abbiamo commentato le parole spese su Gunther da alcuni colleghi. Nel quadretto mediatico relativo alle opinioni non poteva mancare Helmut Marko. Il “chiacchierone” della Red Bull è sempre pronto a esprimere giudizi. Lo fa senza fronzoli e leggendo le sue parole, probabilmente, spesso parla perchè ha la lingua in bocca. Il cinquantottenne di Merano è stato definito “vittima della sua popolarità”.

Haas Komatsu
Gunther Steiner, ex team principal della scuderia americana Haas

Il super consulente della scuderia campione del mondo in carica ha una teoria. Un campo ipotetico supportato dalla “pretesa” che nutriva Steiner nl voler cambiare le azioni all’interno della scuderia statunitense. Faccenda che non piaceva affatto a Gene, imprenditore e proprietario della squadra di Kannapolis. Da qui il braccio di ferro che ha portato all’allontanamento dell’italiano. Questa la congettura di Marko che non perde l’occasione per “spiegare” la F1.


Haas: Komatsu non la tocca piano e in maniera indiretta critica Steiner

Steiner non c’è più. Al comando ecco Ayao Komatsu. Il giapponese fa parte della squadra da diversi anni e, secondo quanto sostiene lui stesso, aveva un ottimo rapporto con Gunther. Tanto che terminato il lavoro, i due spesso andavano a cena condividendo la propria vita privata. Una relazione che pertanto andava al di là della F1. Ciononostante, una volta prese le redini della scuderia, Ayao non ha risparmiato parole dure verso l’ex collega.

L’obiettivo del tecnico nativo di Tokio mira a risollevare le sorti della squadra. Un gruppo di lavoro che ha prodotto risultati decisamente al di sotto delle aspettative. Per questo Komatsu picchia forte definendo “imbarazzante” la loro campagna agonistica 2023. Una critica pesante in quanto rincara la dose dicendo “non sono qui per sostituire il suo personaggio [Steiner], sono una persona molto diversa“. Un modo per prendere le distanze dal lavoro messo assieme nel passato.

Haas Komatsu
Ayao Komatsu e Gunther Steiner a colloqui – team Haas

La volontà del patron Haas è chiara: stravolgere la scuderia. Per questo Komatsu promette il massimo impegno dichiarando che vuole essere “la miglior versione di se piuttosto che cercare di essere qualcun altro“. Una frase di difficile interpretazione che lascia tanto spazio alla fantasia. “Non faccio politica. Se le motivazioni sono corrette arrivano ai componenti del team e si crea una squadra“. Considerazioni che assumono l’aspetto di una frecciatina all’ex compagno di merende.


Komatsu: il ridente futuro della scuderia Haas

Le parole lasciano il tempo che trovano. Un detto quanto mai azzeccato se si parla di F1. Sì perché nella massima categoria del motorsport, lo sappiamo, ogni minimo dettaglio fa la differenza e quello che realmente conta sono le azioni intraprese. Specie se come nel caso di Haas serve un netto cambio di tendenza. Una pronta risalita per uscire dalle sabbie mobili nelle quali la scuderia è chiaramente impantanata.

Ayao dovrà recarsi nella sede italiana della Haas. L’obiettivo è quello di conoscere tutti i tecnici, progettisti e aerodinamici, avviando i primi colloqui, per mettere nero su bianco i problemi che affliggono in questo momento la squadra. Successivamente si studierà un piano per risolvere i grattacapi sofferti. Una sorta di panoramica generale. Un quadro completo della situazione ad ampio raggio. Una visione di insieme alquanto necessaria, in questi casi.

Haas Komatsu
Ayao Komatsu, neo team principal della scuderia americana Haas

Komatsu non è convinto che la suddivisione della sede tra Italia e Regno Unito sia fattuale. Scindere la factory in due entità differenti, GES a Maranello e Banbury, non fa parte della sua idea lavorativa. Un provvedimento che probabilmente è servito in passato. Una appoggio utile quando si inizia per avviare un progetto. Poi, però, arrivati a un certo punto, bisogna iniziare a camminare con le proprie gambe, staccando il cordono ombelicale con la rossa.

Questo non significa che la partnership con la Ferrari verrà meno. Nossignore. Tuttavia la necessità di muoversi liberamente impera. La scuderia ha un grande bisogno di evolversi, soprattutto tenendo presente le norme vigenti relative al corpo normativo, sia a livello tecnico che finanziario. Una serie di fattori in fase di valutazione per cambiare l’impostazione e rendere Haas una realtà indipendente, per diventare finalmente grandi in vista dell’ulteriore cambio normativo fissato per la stagione 2026.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Haas Formula Uno

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