Liberty Media ha comprato la F1 ufficialmente il 7 settembre 2016. La proprietà a stelle e strisce sappiamo bene quanto sia interessata allo spettacolo, via diretta per accrescere gli spettatori della massima categoria del motorsport. Per farlo ha messo in atto diversi provvedimenti. Uno su tutti? Il week end Sprint, format che stravolge il fine settimana di gara cancellando due sessioni di prove libere a favore di una qualifica extra, necessaria per formare la griglia di partenza della mini gara da 100 Km del sabato. Uno scenario che continua a fare discutere.
Ma tale tematica non è la sola capace di creare scompiglio. In particolare durante l’ultima campagna agonistica, infatti, gli scontri tra gli americani e la Federazione Internazionale non sono mancati. Tra le varie frizioni l’ultima si riferisce alla faccenda Las Vegas, dove per un tombino mal collocato la Ferrari numero 55 di Sainz ha subito forti danni. Un contesto che ha relegato lo spagnolo nelle ultime posizioni e di riflesso assottigliato non poco le possibilità di vincere. Questione che ha messo in chiaro imbarazzo la FIA.
Secondo la rivista specializzata del mondo della finanza Forbes, la “fortuna” di Liberty Media è davvero cospicua. Tanto che nel mondo dello sport, l’impero finanziario più grande sarebbe proprio quello statunitense. I possessori dei diritti commerciali della F1, infatti, comandano la classifica relativa agli emolumenti, con un patrimonio stimato complessivo che si aggira attorno ai 18 miliardi di dollari. Cifre da capogiro ottenute “saggiamente” durante gli ultimi anni. E poco importa se ingegneri tecnici e piloti spesso non sono contenti, perchè fare soldi è l’obiettivo primario.
Il condottiero ideale per profondere il verbo di Liberty Media trova nella figura di Stefano Domenicali un match perfetto. Nessuno si sarebbe mai aspettato che l’ex ferrarista fosse così portato per queste operazioni. Eppure, “il nostro”, ogni volta che si trova sotto i riflettori dei media non perde occasione per lanciarsi in voli pindarici relativi a soluzioni assai fantasiose. Come per esempio la “reverse grid” che sta cercando di piazzare in F1 già per la stagione 2024. ipotesi che non piace a nessuno ma, è ovvio, creerebbe quella confusione in più per incollare gli spettatori al teleschermo.
Liberty Media: le follie della F1 per creare spettacolo
Sebbene la stranezza dei contenuti in merito alle dichiarazioni di Domenicali oramai non sorprenda più, durante gli ultimi giorni una proposta commentata in passato dall’italiano torna di attualità. Si tratta di una possibilità chiacchierata da tempo dalle menti pensanti di Liberty Media: realizzare un “fine settimana congiunto” che possa unire due diverse categorie del motorsport: F1 e MotoGp. Non più tardi di un anno fa, infatti, Stefano ebbe un colloquio con Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports, proponendo appunto una sorta di concomitanza tra le parti durante il week end.
I due “registi” di questa ipotetica follia sportiva possiedono la medesima visione di fare sport e al tempo stesso condividono un’ottima amicizia. “Attenti a quei due” verrebbe da dire, in quanto il settantottenne originario di Barcellona, Chief Executive Officer della MotoGp, sostiene apertamente che “Ci stiamo pensando da tempo con Stefano. Non sarà facile realizzarlo, ma non riusciamo a toglierci l’idea dalla testa. Se ci sarà la possibilità lo faremo!“.
Criticare a prescindere non è mai corretto. Lo sappiamo. Ciononostante le manovre per affievolire di continuo lo spirito della F1 non mancano, sono abbastanza, e di riflesso, francamente, ipotizzare un fine settimana dove la concomitanza tra due categorie lontanissime tra loro debba fare presenza, pare la solita manovra per arricchire le tasche e nient’altro. Senza contare gli sforzi profusi per mettere assieme un circo che avrebbe davvero poco senso e, contestualmente, dal lato Formula Uno, renderebbe tutto tremendamente complicato.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Formula Uno – Dorna Sports
