venerdì, Novembre 22, 2024

Mercedes: il cambio procedurale dal quale nasce la W15

La Mercedes W15 è quasi pronta. Una vettura che rompe con il passato adottando in gran parte una nuova filosofia. Fase si assemblaggio in atto, da Brackely filtrano ottimi feedback dall’entourage. Un progetto che al momento soddisfa appieno i tecnici considerando che, durante l’inverno, la “trasformazione” dell’auto tedesca ha seguito precisi crismi per innalzare quanto più possibile la competitività.

Copiare è giusto. In F1 trattasi di pratica sdoganata. Lo stesso Adrian Newey, genio incontrastato della massima categoria del motorsport, in molte occasioni ha preso spunto dai propri competitor. Mercedes però ci ha messo tanto del suo, inserendo idee innovative e premurandosi di non commettere gli errori del recente passato. Per essere più chiari, parliamo di un programma di lavoro sviluppato sui dettami tecnici Red Bull, dove diverse soluzioni interne faranno presenza.

D’altronde circoscrivere i provvedimenti realizzando una copia carbone della RB19 non avrebbe funzionato. Questo considerando che riproporre i soli concetti aero-meccanici già validati in pista dalla squadra austriaca, porterebbe a un chiaro ritardo prestazionale. Tenendo peraltro presente che, a rigor di logica, la scuderia di Milton Keynes si presenterà ai nastri di partenza della campagna agonistica 2024 certamente rinnovata, potenziando diverse aree della propria vettura.

Mercedes W15
Toto Wolff, team principale e co-proprietario di Mercedes AMG F1 Team)

Il passato è ancora presente nella testa dei protagonisti. Un know how importante che ha scortato gli ingegneri Mercedes durante l’ultimo anno di lavoro come per Ferrari, d’altronde. Toto Wolff ha sofferto la situazione. Come responsabile della scuderia si è trovato a fronteggiare uno scenario inedito, perché smettere di vincere prima o poi era stato messo in preventivo ma di certo non nelle modalità sviluppatesi durate le due ultime annate di F1. Uno schiaffo mal digerito, insomma.


Errori Mercedes: la base operativa per forgiare la nuova W15

La grande capacità di reazione Mercedes è nota ai più. Una caratteristica “endemica” che il team ha sciorinato da quando, annata 2010, ha rimesso piede in F1 dopo la parentesi degli anni 50. Un tratto distintivo che ha permesso ai tecnici rimonte tecniche eccezionali, correggendo impostazioni errate durante il mondiale in corso. In epoca budget cap tale operazione risulta più complicata e per questo, tra circa un mese, potremo assaporare la bontà del lavoro svolto.

A questo punto dello scritto una domanda sorge spontanea: come è stata vissuta all’interno della fabbrica questa debacle tecnica che di fatto ha trasformato la scuderia pluripremiata in un team perdente? Non è difficile immaginare come angoscia e frustrazione “condissero” le giornate. Tuttavia sappiamo che la “coltura del colpevole” non è stata abbracciata. Al contrario l’atteggiamento mirava ad aumentare la forza lavoro, per evitare una frammentazione nociva che poteva peggiorare lo status.

Mercedes W15
James Allison a colloquio con Toto Wolff, Mercedes AMG F1 Team

Noi di Formula Uno Analisi Tecnica sappiamo che il morale in factory non era buono e proprio per questo, a distanza di un anno e mezzo, reincorporare James Allison a pieni poteri come responsabile tecnico è servito non poco a ripartire. Da lì in poi un chiaro desiderio di rivalsa è cresciuto nelle menti pensati di Brackely. Non era semplice mantenere la positività, ma se è stato possibile gran parte del merito va ascritto alla grande forza morale della squadra.

Un supporto totalitario dove tutti componenti del “branco” si sono stretti attorno all’anelito tanto bramato: cancellare con un colpo di spugna il contesto avvelenato dal concetto “zero pod” e, di conseguenza, costruire una strada per abbandonare l’empasse tecnica. Conoscersi a menadito è stato importante, riuscendo a “convivere con punti di forza e debolezza.

Quando una scuderia cade in vortice deleterio, in questo caso tecnico, può succedere che altre aree lavorative vengano risucchiate dalla negatività. Di fatti, ricordando la stagione 2023, in varie occasioni il week end di gara non è stato gestito a dovere dalla squadra corse. Strategie errate e messa a punto lontana dalla migliore che in automatico hanno inficiato sul risultato massimo ottenibile.

In questo anche “l’equipaggiamento” della vettura non era all’altezza. Si perché correggere un’impostazione dell’auto creando una sorta di ibrido tra diversi approcci non sempre funziona. Si massimizza una zona della monoposto mentre altre non rendono come dovrebbero. Questa, con grande proprietà di sintesi la cronistoria della passata stagione. Nel 2022 Mercedes ha iniziato il campionato in maniera differente, data dall’eccitazione di aver prodotto sulla carta una filosofia diversa dalle altre e potenzialmente vincente.

Ipotesi che però come sappiamo non si è mai palesata in pista e per un anno intero, tecnici e ingegneri, hanno cercato di sbloccare il potenziale inespresso. Manovra non riuscita che ha cambiato completamente i piani della scuderia. Un imbuto prestazionale nel quale capire come uscirne era una sorta di rompicapo difficilissimo. Per fortuna le cose sono cambiate e dal campionato successivo, quello passato, finalmente è stata imboccata la strada corretta.

Mercedes
George Russell, Toto Wolff e Mike Elliott “studiano” il posteriore della Mercedes W14

Il mea culpa è chiaro per il manager austriaco. Uno sbaglio relativo alla mera fisica concernente il corpo normativo che regola le attuali wing car. Strumenti errati che hanno prodotto un giudizio totalmente forviante. Un data base fallace, ingannevole, che ha generato solamente tante delusioni. Un affidamento su vecchie impostazioni che, evidentemente, con il nuovo regolamento non hanno funzionato affatto.

Per tale ragione, durante l’ultimo anno sono andati in onda diversi update alle strutture, mettendo in discussione tutto. Un provvedimento che ha fornito nuove basi operative per ripartire, sulle quali è nata la Mercedes W15. Una vettura concepita tramite nuovi strumenti. Un cambio di rotta importante che la scuderia tedesca ha tutta l’intenzione di far pesare nella prossima stagione. Obiettivo 2024? Tornare a vincere delle gare e dare molto fastidio a Red Bull senza porsi alcun limite prestazionale.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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