La presenza di Horner, boss della Red Bull, ai test del di F1 in Bahrain nonostante l’indagine interna, sta creando un certo imbarazzo tra le fila degli organi di governo e i team principal rivali. Presenziare le attività della scuderia pluri campione, con un dressing code diverso dalla divisa ufficiale della squadra Milton Keynes, è un’immagine che abbiamo già visto negli anni scorsi.
Tuttavia le espressioni del volto di Christian rendono l’idea di un uomo che non vuole mollare, nonostante le pesanti accuse che, ricordiamolo sempre, non lo rendono al momento colpevole di alcun reato sino a prova contraria. Nella giornata di ieri, nel corso della conferenza stampa dedicata ai team principal, lo “spice boy” è tornato a sfoggiare la divisa ufficiale.
Altro segnale che lascia intendere come il britannico difficilmente accetterà di essere messo alla porta dal team e, di conseguenza, dal mondo della Formula Uno. Nei suoi 19 anni a capo della scuderia sorta sulle macerie delle Jaguar, il dirigente d’oltremanica non si è fatto molti amici tra le fila dei competitor, dinamica ricorrente quando hai successo per lungo tempo.
Zak Brown, CEO McLaren, anche in passato non ha avuto peli sulla lingua neo confronti del “collega”. Ci riferiamo allo sforamento del Budget Cap di cui si macchiò il team campione del mondo due anni fa, dove il dirigente a stelle e strisce bollò la violazione come un chiaro imbroglio, un vantaggio competitivo raggiunto in modo sleale che, tra le altre cose, avrebbe favorito la scuderia austriaca anche negli anni seguenti.
F1, Red Bull: l’attacco frontale di Zak Brown
Il CEO del team McLaren non si è sottratto nel commentare l’indagine interna che riguarda il collega, in modo netto e drastico senza giri di parole o frasi di convenienza. Secondo Brown le accuse mosse verso Horner sono estremamente gravi. L’amministratore delegato del team di Woking ha sottolineato che tutto il personale in McLaren si attiene ai più stringenti standard di condotta.
Regole che vanno a disciplinare il rispetto della diversità, l’uguaglianza e l’inclusione. Si tratta di valori importanti per i dipendenti del gruppo e contestualmente per i partner che dovrebbero essere rispettati da tutti gli addetti ai lavori che operano nella massima categoria del motorsport.
Il boss della gloriosa scuderia inglese si augura che l’indagine interna avviata da Red Bull Sport venga gestita in modo trasparente e rapido, medesimo auspicio di FIA e Liberty Media, perché la Formula Uno non può permettersi un ritorno di immagine negativo legato alla vicenda.
Ovviamente il navigato dirigente californiano si è guardato bene dallo “sparare” sentenze di colpevolezza che di fatto potrebbero essere sovvertite dalle conclusioni dell’indagine indipendente, Per questo si è limitato a ribadire l’auspico che qualsiasi conclusione della faccenda non lasci alcun tipo di dubbio o strascico nel futuro.
F1, Red Bull: No comment di Horner sull’indagine interna e precisazioni sul legame con la VCARB
Le bordate di Brown non state raccolte da Horner che si è limitato a dichiarare che è in corso un processo in cui è coinvolto che gli impedisce di poter commentare la vicenda sia nei contenuti che nella tempistica. Anche il CEO e team principal della Red Bull si augura che una conclusione rapida dell’indagine che lo vede coinvolto.
La totalità dell’intervento di Horner ha riguardato le speculazioni secondo cui la sinergia tra Red Bull e il team Visa Cash App sia molto più forte che in passato. Il manager di Leamington SPA ha ripercorso la storia del team “salvato” da Dietrich Mateschitz nel 2005 su richiesta di Bernie Ecclestone e Mosley.
Un’operazione che ha dato nuova linfa a un team perennemente in difficoltà economica, attraverso gli importanti investimenti di Mateschitz nelle strutture di Faenza. Secondo Horner l’effort che Red Bull ha profuso in F1, supportando l’operatività di due squadre, dovrebbe essere apprezzato piuttosto che oggetto di polemiche, precisando che la partnership è avvenuta sempre nel rispetto del quadro normativo.
Autore: Roberto Cecere –@robertofunoat
Immagini: F1TV – Oracle Red Bull Racing