F1 Sprint 2024: come largamente anticipato dalla nostra redazione in tempi non sospetti, è andata in onda, finalmente, la riunione alla quale hanno partecipato le varie componenti della massima categoria del motorsport. Parliamo di un meeting necessario per rivedere un format che, evidentemente, non era del tutto consono secondo la parte operativa. Parliamo di piloti, tecnici e ingegneri scontenti per alcune dinamiche.
D’altra parte sono quest’ultimi che ogni fine settimana di gara, e quest’anno saranno ben 24, danno vita allo spettacolo tanto caro a Liberty Media. Una sorta di show manovrato in determinati contesti che però non deve e soprattutto non può prescindere da un fattore: rispetto per la categoria e i suoi principi. Proprio per questo, già all’inizio della scorsa campagna agonistica, diversi “mal di pancia” hanno fatto presenza.
Per fortuna la proprietà a stelle e strisce, in collaborazione con la FIA, ha deciso un approccio d’apertura nei confronti di chi, appunto, la F1 la crea ogni weekend. Da qui la riunione della F1 Commission, supervisionata da Stefano Domenicali in concomitanza con il direttore delle monoposto Nicholas Tombazis. I due ex Ferraristi hanno ascoltato con attenzione le rimostranze delle varie scuderie, con il chiaro obiettivo di prendere un decisione definitiva al più presto.
F1 Sprint 2024: si lavora per “rompere” il parc fermé durante il sabato
Dalle informazioni raccolte filtrano le prime decisioni che verranno messe agli atti prima dell’inizio del campionato. L’argomento di discussione ha svariato su diversi temi, fissando innanzi tutto a sei i fine settimana sprint. Questi i Gran Premi che accoglieranno il particolare format: Cina, Miami, Austria, COTA, Brasile e Qatar. Ancora. I soli 60 minuti utili per settare le vetture e trovare la corretta messa a punto delle vetture continueranno a fare presenza.
Tuttavia, le qualifiche valevoli per la composizione della grigia della F1 Sprint si svolgeranno al venerdì, proprio qualche ora più tardi delle Fp1. La giornata del sabato, invece, sarà dedicata alla sessione classificatoria per la corsa domenicale e la mini gara da 100km che continuerà ad assegnare punti a piloti e scuderie senza ulteriori cambi. Per la domenica ecco l’evento classico che rispetta in toto la sua storia.
Resta un punto interrogativo per quanto concerne il tanto chiacchierato parc fermé. A quanto ne sappiamo le scuderie hanno chiesto di poter accedere alle vetture il sabato, nel tentativo di correggere il set-up delle monoposto laddove non risultasse congruo. Parliamo di un provvedimento che lascerebbe decisamente più spazio ai tecnici, potendo mettere in pista una vettura più fattuale in merito al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
In questo caso, possiamo dire che se l’agognato “Sì” arriverà si tratterebbe di una vittoria importante, perché rispettare lo spirito della categoria in un cotesto di per se creato ad hoc, in qualche modo cancellerebbe una “delegittimazione tecnica” che non avrebbe senso di continuare, a questo punto. La trattativa è in corso e, secondo le nostre fonti, esiste un 50% di possibilità che tale prerogativa vada in porto.
In ultima istanza un commento concernere ulteriori modifiche. Ci riferiamo al passo indietro sulla regolamentazione delle power unit, visto che dal prossimo mondiale le unità di potenza disponibili prima di soffrire una penalità saranno 4 e non più 3. Considerando l’abbondanza di appuntamenti iridati pareva il minimo, dando più respiro ai tecnici che potranno affrontare la rotazione motoristica con uno spazio di manovra di sicuro più congruo.
Per quanto riguarda il tema DRS che gestisce l’apertura dell’ala mobile e abbatte la resistenza all’avanzamento, sistema sul quale Red Bull ha costruito una parte delle sue fortune, va riferito che dal 2024 la sua attivazione sarà possibile dopo il completamento della prima tornata o, nel caso, dal restart dopo una condizione di doppia bandiera gialla con la presenza della Safety Car. Il così detto “nero su bianco” non soggiungerà prima del 28 Febbraio, data in cui si riunirà il World Motor Sport Council.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari