Hamilton in Ferrari è realtà. Ci sono delle storie nello sport che talvolta sono destinate a rimanere solo nel mondo dei sogni, altre che invece riescono a sconfinare nella realtà e prendere forma, esaudendo i desideri più utopici di ogni appassionato: una di queste è sicuramente quella del Re Nero e del suo approdo a Maranello. L’ufficialità è arrivata e il pensiero di vedere l’eptacampione britannico vestito di rosso infiamma i cuori dei ferraristi e perché no, di ogni tifoso della F1.
D’altronde non potrebbe esiste altro connubio maggiormente perfetto: il pilota più vincente con la scuderia più titolata della storia. Aldilà del mero aspetto romantico, però, esistono molte altre sfaccettature che meritano di essere approfondite: il famoso problema dei “due galli in un pollaio” si riproporrà in Via Abetone Inferiore 4? Verrà innescato un effetto a catena riguardante i sedili disponibili in griglia? Ma soprattutto, che prospettive ha l’approdo di Lewis in Ferrari? Cerchiamo di dare una risposta a tutti questi quesiti.
Ferrari, Leclerc/Hamilton: una coppia che scoppia?
Che la scuderia Ferrari si affidi a Charles Leclerc nel prossimo futuro per ritornare in vetta è noto a tutti. Il talento del monegasco più volte ha portato la rossa dove merita di stare, anche se spesso il suo estro non è stato sufficiente per colmare il gap mancante della vettura: la competitività della monoposto e la gestione sportiva rivedibile, infatti, in determinate situazioni hanno spesso ridotto le chance di successo. A queste variabili, inoltre, va senz’altro aggiunta l’intrigante convivenza con il secondo pilota nel 2024, Carlos Sainz.
Lo spagnolo, sicuramente molto bravo a livello tattico e tecnicamente valido, non ha mai nascosto di voler vincere puntando al massimo, anche a costo di pregiudicare un risultato più affine alle necessità della squadra (vedi Silverstone ’22). Se è pur vero che fuori dalle vetture gli attuali alfieri della Ferrari vanno d’accordissimo, risulta altrettanto possibile che, all’interno di un’ipotetica lotta al vertice nel prossimo mondiale un inevitabile conflitto d’interessi farebbe presenza.
Insomma, Charles è sicuramente il prediletto per riportare il titolo a Maranello, aldilà di ogni circostanza più o meno sfavorevole. Proprio per questo è lecito domandarsi perché affidare la seconda vettura a un sette volte campione del mondo affamato più che mai di vittorie. Il Cavallino Rampante non rischia di ritrovarsi nella medesima situazione? Aggrapparsi al solo tornaconto d’immagine e di sponsor che la mossa può offrire (aspetto comunque da non sottovalutare) pare troppo semplicistico.
Ragion per cui è necessario scavare più a fondo e partire da una constatazione quanto mai necessaria: Ferrari al momento non è nelle condizioni di vincere e, salvo miracoli, non lo sarà sino alla termine del corrente ciclo regolamentare. Acquisire un campione del calibro di Lewis, dotato di infinita esperienza e acutissima sensibilità al volante, può sicuramente aiutare a farsi trovare pronti e agguerriti nel 2026, quando vigerà l’imperativo di lottare per ambedue i titoli iridati.
Ammesso e non concesso che Ferrari effettivamente sarà nella lotta, come gestirà la competizione interna dei suoi piloti? Il dubbio è al limite dell’esistenziale: eventualmente si prediligerà il primo mondiale per Charles o lo storico ottavo di Hamilton? Diciamo che già trovarsi a discutere di queste faccende interne nel 2025 sarebbe un lusso. Ciò che sicuramente non verrà meno sarà la tendenza del team guidato da Vasseur di fare di necessità virtù, dato che alla fine dei conti l’obbiettivo è solo uno: vincere, appunto.
Ferrari: cosa aspettarsi da Lewis Hamilton
Un binomio che potrebbe entrare nella storia, solo per il fatto di essersi realizzato, non può ovviamente giustificare questa operazione di mercato. L’arrivo di Sir Lewis, infatti, va a conciliare con le necessità della Ferrari con le aspirazioni dell’inglese: indubbiamente, c’è il valore intrinseco che la squadra si vuole aggiudicare, così da formare un organico di livello assoluto e in grado di indirizzare il lavoro nella direzione corretta.
Se si vuole risalire la china, in pratica, è necessario avere con se gente in grado di potersi caricare la squadra sulle spalle e guardando la griglia attuale, c’è realmente poco di meglio che avere con se Hamilton e Leclerc. L’inglese non è nuovo a incarichi del genere: se Mercedes ha inanellato ben otto titoli costruttori, buona parte del merito va proprio a Lewis.
Un pilota che ha saputo modellare a proprio piacere la monoposto rendendola imbattibile. Va menzionato che a supporto ci dev’essere un team di ingegneri e tecnici di primo livello. Inoltre non dobbiamo dimenticare il sentimento di rivalsa da parte del britannico: lui stesso, ormai prossimo alle 40 primavere, sa che le occasioni per agguantare l’ottavo titolo sono poche, flebili, e che un progetto con fondamenta solide è la sua ultima speranza.
Da questo punto di vista, la scelta fatta dalla rossa potrebbe risultare una grande iniezione di fiducia (o sanno qualcosa che noi non sappiamo in ottica 2026?). Allo stesso tempo si capisce che come l’inglese plurititolato riteneva ormai concluso il proprio ciclo in Mercedes, reputando l’approdo in Italia decisamente più adatto a questa “last dance” di assoluto valore.
Hamilton “risolve” i grattacapi legati ai contratti: con Leclerc blindato da un “3+2” la questione Sainz era diventata spinosa. Lo spagnolo richiedeva sicurezze con un prolungamento cospicuo che Ferrari non ha voluto garantirgli. L’iberico terminerà la sua parentesi in rosso e sarà libero di accasarsi dove più gli aggraderà. L’inglese, invece, era in grado di liberarsi grazie alla clausola a suo favore presente nel contratto, “1+1”, firmato nel 2023.
Tralasciano la mera questione contratti, è interessante considerare un aspetto molto importante. Risulta infatti lecito aspettarsi un’ulteriore importante sessione di mercato relativa al reparto tecnici: l’appeal di lavorare con un campione come Hamilton può sicuramente rappresentare un jolly per Ferrari nel trattare le menti pregiate delle squadre rivali, sommando più di una cifra al potere di convincimento che la rossa potrà far valere.
Un secondo aspetto può essere legato al rapporto che certi personaggi hanno con Lewis, così forte e ben rodato da convincerli a seguirlo appunto in Ferrari. Uno su tutti potrebbe essere il suo ingegnere di pista Peter “Bono” Bonington. Ci sono dei binomi spesso vincenti che i piloti tendono a voler mantenere: ad esempio Alonso si portò Andrea Stella in McLaren una volta terminata la sua parentesi in rosso.
Senza contare il vastissimo know how accumulato in Mercedes dal pilota inglese. Un bagaglio tecnico enorme che verrà messo a disposizione del team italiano. Oltre agli aspetti tecnici parliamo dell’approccio lavorativo che il team tedesco ha saputo mettere in mostra nel recente passato, ottimizzando i risultati al contrario della Ferrari che, invece, spesso ha gettato letteralmente alle ortiche le potenzialità raggiunte come successo tra il 2017, 2018 e prima parte del 2022.
Ferrari 2025: Arriva Hamilton, esce Sainz. Il “gioco dei sedili” dove porterà lo spagnolo? Occhio al mercato dei tecnici
Il passaggio di Hamilton in Ferrari ha indubbiamente sconvolto ogni tavolo delle trattative, a partire da quello Mercedes rimasta sorpresa e spiazzata da questo addio covato in silenzio. La scuderia di Stoccarda come riempirà la casella lasciata vuota dal suo campione? Se da una parte è naturale che la leadership venga ereditata da George Russell, dall’altra c’è assoluta incertezza su chi si assicurerà la seconda freccia nera.
Nessuno ci vieta di ipotizzare la coppia Mercedes 2025, perciò ecco alcune ipotesi: un candidato potrebbe sicuramente essere Esteban Ocon, da sempre nell’orbita del gruppo tedesco. Pilota solido, costante, dotato di una buona esperienza. Ha all’attivo 1 vittoria e 3 podi. Volendo paragonarlo a Bottas, il finlandese, prima di approdare a Brackely aveva conquistato 6 podi e 0 vittorie.
Un altro papabile è Gasly, forse più misurato a un ruolo da gregario, ma comunque capace di ottime prestazioni anche se non sempre costanti. Anch’egli mostra all’attivo una vittoria e ben 4 podi. Va detto che entrambi i piloti Alpine hanno il contratto in scadenza al termine della stagione 2024. Altri come ad esempio Norris e Piastri, indubbiamente più rapidi, hanno di recente firmato contratti di lunga durata e sembrano fuori dal mercato.
Infine pare bello e romantico alimentare un altro sogno di noi italiani, ossia quello relativo ad Andrea Kimi Antonelli, debuttante quest’anno in F2. Il diciassettenne talento dell’Accademy Mercedes rappresenta l’ipotesi più azzardata, ovviamente, dato che molto del suo futuro dipenderà da cosa il ragazzo sarà in grado di dimostrate nella sua prima campagna agonistica nella “serie cadetta”.
A turno, chiunque libererà la propria guida andrà ad alimentare altre voci di mercato: una su tutte quella di Alonso. Non è dato sapere quanto lo spagnolo vorrà permanere all’interno del Circus, ma finché le performance prodotte dal due volte campione del mondo sono quelle della stagiona scorsa, la sua presenza pare imprescindibile. A livello di contratto Fernando va in scadenza proprio al termine del 2024.
E poi rimane Sainz, “appiedato” dalla Ferrari: molte sono le voci di un suo possibile approdo in Audi nel 2026, anche se rimane comunque il dubbio legato a cosa farà il madrileño l’anno prossimo, escludendo a priori un anno sabbatico, dato che spesso ha segnato in maniera negativa la carriera di molti piloti. Potrebbe “parcheggiarsi” in Sauber in attesa dell’ennesima rivoluzione regolamentare, prendendo già confidenza con la squadra acquisita dal colosso tedesco.
Insomma, un vero e proprio terremoto ha scosso la F1 nella giornata di ieri e non poteva che essere così, visto il peso specifico che all’interno del Circus due entità come Hamilton e Ferrari possono “far pesare”. Non ci resta che attendere il 2025 per vedere all’opera questo dream team, senza dimenticare che il mondiale 2024 è ormai prossimo all’inizio, con le presentazioni delle varie vetture e i primi test pre-stagionali in Bahrain.
Autore: Andrea Mauri – howf1works – Alessandro Arcari –@berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – Mercedes AMG F1 Team