La Ferrari SF-24 si mostra vettura solida. Nella seconda giornata di test in Bahrain, le monoposto italiane svettano nella classifica dei crono sia al mattino che al pomeriggio, quando Sainz ha “calzato” gli pneumatici soft C4. Aldilà del valore della performance assoluta, la vettura del Cavallino Rampante è parsa molto costante nei long run, dinamica rinfrancante anche se il livello qualitativo dei tempi è tutto da verificare.
Non è tempo di confronti con la concorrenza ma con sé stessi per i protagonisti, troppe le variabili per definire i valori in pista in sessioni che si svolgono anche in condizioni ambientali mutevoli. Ciononostante, a 12 mesi di distanza, i volti in casa Ferrari appaiono decisamente più rilassati, ricordando come le prestazioni della SF-23 furono una doccia gelata per piloti e ingegneri della storica scuderia modenese.
Non poteva mancare l’intoppo dovuto alla malasorte che ha colpito la rossa, mentre alla guida era impegnato Leclerc. L’elemento di copertura posto in corrispondenza del cordolo in ingresso di curva 11 è stato sollevato dal passaggio della Mercedes W15 di Lewis Hamilton. Le operazioni di ripristino hanno obbligato la direzione gara a concludere la sessione mattutina quando mancavano poco meno di due ore.
Il contrattempo ha richiesto la sostituzione del fondo sulla SF-24 numero 16. Tuttavia Charles e i suoi colleghi hanno potuto recuperare il tempo impiegato dalla manutenzione del circuito per mettere in sicurezza la zona in ingresso della veloce curva 11, in quanto la Federazione Internazionale ha deciso di “abbonare” un tempo extra.
Ferrari SF-24, Leclerc: sensazioni confortanti ma Red Bull sembra ancora avanti
Il pilota monegasco ai microfoni ha dichiarato che come ogni anno è troppo presto per comprendere il potenziale della rossa rispetto ai competitor. Troppe variabili e programmi di lavoro diversi non consentono di definire con precisione i rapporti di forza. La buona notizia è la guidabilità della vettura, giudicata decisamente migliore rispetto allo scorso anno. Charles ha ricordato quanto fu difficile prendere una direzione nel 2023, poiché non comprendevano il comportamento della SF-23.
“Entravamo in curva e avevamo un estremo sovrasterzo o un estremo sottosterzo, il che era un grosso problema. Quest’anno la macchina non è così, il che è un punto di partenza migliore” ha dichiarato il pilota nativo del Principato di Monaco. Secondo Leclerc un handling migliore aiuterà non poco a esprimere performance più corpose nei long run in gara.
Buone sensazioni anche in merito al degrado delle gomme dove la nuova rossa sembra un grosso passo avanti per l’alfiere del Cavallino Rampante. Leclerc, nonostante i confortanti riscontri, teme che la Red Bull, assoluta dominatrice della scorsa stagione, resti ancora il benchmark per tutti i competitor: “La mia sensazione iniziale è che la Red Bull purtroppo rimane un bel po’ avanti, e ieri hanno fatto dei tempi sul giro impressionanti. Questa è solo la mia sensazione, non guardando i tempi sul giro e i dati.”. Eccesso di cautela o sano realismo da parte del giovane fuoriclasse della Ferrari?
Ferrari: la moderata soddisfazione di Enrico Cardile sul rendimento della SF-24
In maniera analoga anche il direttore tecnico della rossa, Ing. Enrico Cardile, conferma che i dati acquisiti in pista sino ad ora sono coerenti con le simulazioni. Parliamo di una fattore fondamentale per disporre di una specifica di base “sana” che risponde in pista in modo equivalente rispetto a quanto verificato tra galleria del vento e CFD. Il neo CTO del team di Maranello fa sapere che il programma di lavoro sta procedendo senza intoppi e che la monoposto rispondendo come previsto.
Anche i feedback dei piloti sono in linea con le aspettative dell’area tecnica della GES. L’ingegnere aretino conferma che in questa fase dei test è molto difficile sapere dove si colloca una monoposto. Ciononostante, in termini di commenti da parte dei piloti, tutto è ben allineato. Il DT del Cavallino Rampante ha ammesso un certo sollievo dopo aver constatato il comportamento della SF-24, definendolo un buon punto di partenza.
Per quanto riguarda le aspettative della Ferrari per il 2024, Cardile ritiene che sia stata imboccata la strada giusta per competere al vertice. Questo nonostante ammetta che la Red Bull sembra davvero veloce. Dopo tante stagioni di assordante silenzio è davvero gradevole che Ferrari abbia una figura di riferimento, capace di fornire impressioni di carattere tecnico piuttosto che ascoltare un team principal che, per background professionale e ruolo ricoperto, difficilmente entra nel merito del lavoro svolto dal team. Bene così…
Autore: Roberto Cecere –@robertofunoat
Immagini: F1TV – Scuderia Ferrari