La Ferrari SF-24 è sicuramente l’MVP nella seconda giornate di test pre-stagionali in Bahrain, non solo grazie al miglior tempo fatto registrare nel pomeriggio da Carlos Sainz, ma bensì considerando una vettura che sembra migliorata notevolmente. La rossa è riuscita a fornire molta fiducia ai due piloti, grazie a una maggiore prevedibilità del proprio comportamento. I “due Carlo” hanno tra le mani una monoposto con un front-end molto più educato rispetto alla passata stagione.
Lo si evince dagli on board, dove si denota una buona risposta in fase di inserimento e il tedioso sottosterzo che tanto ha caratterizzato la vettura progenitrice. Per di più, a centro curva, la vettura è parsa molto composta anche considerando il vento che, a Sakhir, in determinati frangenti ha raggiunto velocità sino a 25 km/h, potendo andare sul gas senza soffrire.
La Red Bull RB20 guidata da Perez e la W15 di Hamilton, invece, sono le migliori nella serata bahreinita considerando i tempi con gomme C3 a banda gialla, ovvero la mescola più morbida del lotto Pirelli. Checo e Lewis hanno sfruttato le temperature della pista più basse che consentono una maggiore prestazione di compound e motore.
Ferrari SF-24/Analisi telemetrica T1: Sainz sacrifica l’ingresso alla 4 per sfruttare la trazione in uscita
Entrando nello specifico dell’analisi del giro veloce dei primi tre classificati, vediamo come la RB20 del messicano riesca a sfruttare in modo più efficiente il DRS e arrivare in curva 1 con una velocità superiore. Con ogni probabilità, l’ex Racing Point pare abbia ottenuto il massimo rendimento anche grazie a una mappa motore più spinta, come possiamo notare nel rettilineo tra curva 2 e 3.
In curva 1 è Sainz a staccare per primo, benchè racimola una velocità più bassa rispetto agli avversari. Lo spagnolo ha un’impostazione di curva differente, sacrificare l’ingresso e anticipando il punto di corda per avere uno spunto migliore in trazione fornitogli dalla mescola più morbida. In curva 4 è la Ferrari a portare la velocità minima migliore mente Checo, che fatica a toccare il punto di corda, recupera in trazione.
Ferrari SF-24/Analisi telemetrica T2: il sottosterzo della Mercedes comporta sovrasterzo in uscita
Spostando l’attenzione sul settore centrale, il più tecnico della pista, si mota immediatamente la bontà del carico aerodinamico sviluppato dalle RB20. Il messicano a parità di gomma ottiene una velocità superiore di ben 13 km/h su Hamilton. L’inglese, nella sua prima giornata ufficiale, non ha trovato ancora il feeling con la sua Mercedes. Gli on board mostrano un Re Nero in difficoltà nel gestire il sottosterzo, dovendo effettuare continue correzioni con il volante.
Il futuro ferrarista ha ottenuto costantemente una velocità minima in curva inferiore agli avversari, mentre recuperava nei rettilinei grazie alla potenza extra della sua power unit più su di giri. Le tabelle illustrano come Perez riesca a temere il 100% del gas nel 56% del settore centrale, rispetto al 49,5% di Hamilton, grazie a RB20 più composta e capace di trazionare con un’efficienza migliore.
In curva 8 e 9, è il madrileño della Ferrari a dimostra un ottimo grip meccanico calzando la gomma più morbida del lotto. L’iberico ottiene pertanto una velocità migliore a centro curva. Il tratto a lunga velocità di percorrenza che unisce la curva 10 alla 11, viene affrontato dai piloti allo stesso modo, raggiungendo le medesime velocità a inizio e fine del dritto.
Ferrari SF-24/Analisi telemetrica T3: SF-24 buona in curva ma paga overheating in trazione
Nell’ultimo settore le vera difficoltà sta nell’affrontare curva 13 e 14. Sainz ottiene delle velocità minime migliori rispetto ai competitor persi in esame. Lo spagnolo che abbandonerà la rossa a fine stagione è stato molto bravo a sfruttare il vantaggio di mescola. Tuttavia i nuovi cinematismi dello schema sospensivo posto sull’asse anteriore, sembrano donare tanto grip nelle curve di media velocità ad ampio raggio.
Parliamo di tratti dove viene richiesto un periodo prolungato in appoggio. Tramite le riprese in sella alla rossa, infatti, la vettura numero 55 si è mostrata parecchio precisa nel prendere il punto di corda e composta quando Carlos pigiava il pedale del gas per andare in flat out.
Senza dubbio, la caratteristica dove la SF-24 può ancora migliorare riguarda l’uscita di curva. Come possiamo notare dal grafico, Sainz raggiunge il 100% del gas più tardi rispetto agli avversari, in entrambe le occasioni. Perez e Hamilton sono in grado in questo modo di portare una velocità maggiore sul rettilineo.
Ferrari SF-24/Analisi DRS: Red Bull su di potenza, vento contrario in rettilineo
Infine prendiamo in esame l’utilizzo del DRS nel rettilineo principale. Dal grafico si notare come il pilota della Red Bull ottiene il delta di velocità migliore con l’ala aperta, registrando una top speed pari a 320 km/h. Questo valore si avvicina a quanto fatto segnare in qualifica da Verstappen durante l’anno scorso, e dimostra come la numero 11 fosse più su di motore.
Chi paga rispetto allo scorso campionato sotto questo aspetto è la storica Scuderia Ferrari. I due piloti della rossa hanno compiuto il giro veloce con un regime di potenza ancora basso, però. Discorso analogo per la McLaren di Lando Norris che paga addirittura 10 Km/h di velocità massima rispetto al riferimento registrato nel 2023.
Autori e grafici : Alessandro Arcari – @berrageiz – Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo
Immagini: Scuderia Ferrari
