giovedì, Novembre 14, 2024

Ferrari, progetto 676: la SF-24 possiede grandi margini di sviluppo

Ferrari ha dato il massimo con la SF-24, ma a tre giorni di test sul circuito internazionale del Bahrain si è conclusa con una sensazione univoca: il binomio Red Bull/Verstappen sembra essere ancora irraggiungibile dalla concorrenza. Come ogni anno le performance assolute lasciano il tempo che trovano, purtroppo. Per questa ragione la presenza quasi fissa delle rosse in cima alla lista dei crono, sempre purtroppo, non è certamente una notizia che deve far dormire sugli allori gli uomini di Maranello.

Come anticipato ieri da Enrico Cardile, direttore tecnico del Cavallino Rampante, è stata certificata una soddisfacente correlazione tra i dati acquisiti in pista e quelli delle simulazioni effettuate nella factory di Via Abetone Inferiore 4. Lavorare su un progetto tecnico di cui si può prevedere il comportamento è un fattore fondamentale, necessario per estrarre il massimo potenziale dalla vettura e implementare sviluppi evolutivi piuttosto che correttivi. La sensazione è che la SF-24 sia avanti anni luce rispetto alla specifica di base della scorsa stagione.

Quando una monoposto è “sincera” nell’handling trasmette maggiore fiducia ai piloti e di riflesso i tempi sul giro possono essere limati sensibilmente. Nei long run non si sono verificati preoccupanti decadimenti dei crono, anche se i diversi programmi delle scuderie non consentono di valutare qualitativamente la bontà dei tempi sul giro. Gli addetti ai lavori dei team, attraverso i dati in loro possesso, hanno solo un’idea approssimativa del proprio potenziale reale.

Ferrari SF-24
Charles Leclerc a bordo della SF-24 nell’ultimo giorno di test in Bahrain – Credit: F1.com

Ad esempio Lando Norris ha affermato che la McL38 è abbastanza distante da Max e pensa che sia pure dietro la Ferrari. Helmut Marko, solitamente poco incline alla pretattica, crede che la Red Bull sia ancora avanti ma non gode di un vantaggio enorme, stimato secondo lo storico consulente austriaco in tre decimi sul primo dei competitor. In questa girandola di opinioni, tempi e congetture, la disamina del team principal della Scuderia Ferrari è il consuntivo più attendibile.


Ferrari SF-24: il bilancio è positivo. Prossimo futuro ancora più roseo per il Cavallino Rampante

Il dirigente francese, rispetto ai test della passata stagione, sostiene che la SF-24 abbia mostrato una consistenza decisamente più elevata. Parliamo di caratteristica “endemica” che consentirà ai “due Carlo” di sviluppare la monoposto italiana avendo più certezze che dubbi. Nessuno sa quanto carburante abbia imbarcato Red Bull nella simulazione passo gara, ma i rilievi effettivamente sbalorditivi stampati da Max Verstappen non destabilizzano la storica scuderia modenese.

In questo momento l’equipe diretta da Vasseur si sta concentrando esclusivamente su sé stessa. Il numero uno della GES ha dichiarato che le prove high fuel realizzata dallo spagnolo Carlos Sainz è stata eccellente e i piloti sono sicuri che la macchina sia migliore rispetto allo scorso anno. Red Bull è ancora il benchmark anche se, il manager di Draveil, è certo che la rossa si trovi una situazione nettamente migliore rispetto al 2023, poiché la vettura è più facile da guidare e possiede grandi margini di sviluppo.

Ferrari SF-24
Frederic Vasseur nel paddock del circuito del Bahrain – credit: X.com

Altro fattore sottolineato dall’ingegnere transalpino riguarda la sensibilità della SF-24 ai fattori esterni (temperatura e vento). E’ stato fondamentale constatare come la rossa sia apparsa esente dalla ricettività ai suddetti fattori ambientali che penalizzavano oltremodo la specifica di base della SF-23. Ciononostante i piedi del boss francese sono ben piantati per terra assegnando, con pretattica, la palma della lepre a Max Verstappen. Questo malgrado la rossa sia vicina e gli upgrade futuri possono tenere vivo il mondiale.

Le parole di Vasseur trasudano speranza, nonostante il profilo basso del team sia parso una costante sin dalla presentazione della vettura. Probabilmente questa è la migliore notizia per i fan di tutto il mondo e in generale pe la F1, categoria che non può più permettersi un altro dominio straripante come quello imposta da Red Bull nel 2023. Poco più di sei giorni e scopriremo se le speranze di Fred possono trasformarsi in fantastiche certezze o, al contrario, dissolversi nel vento costretti ad ascoltare l’inno austriaco ogni domenica di gara.


Autore: Roberto Cecere –@robertofunoat

Immagini: F1

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