Vasseur è il team principal della Ferrari e, oltre al gruppo diretto dal responsabile tecnico Enrico Cardile, pure lui si accomoderà sulla metaforica graticola se le cose dovessero andare male (e qui si fanno i debiti scongiuri e gesti apotropaici di vario tipo). Pensando alla stagione che fra poco comincerà (e mai pausa pre-campionato fu così densa di avvenimenti, almeno che io ricordi da quando seguo la F1), avevo scritto un pezzo, qualche giorno fa, in cui immaginavo un terribile contrappasso per noi tifosi della rossa.
Vettel che ritorna in F1, ma con Mercedes, e vince il titolo nel 2026 proprio davanti alla Ferrari di Hamilton. Qualcuno s’è risentito, pensando che stessi scrivendo seriamente (l’ironia ragazzi, l’ironia è il sale della vita…). Altri mi hanno accusato di non aver parlato di Leclerc, quindi implicitamente declassandolo (?!) e ritenendogli Hamilton superiore. Oibò, costoro non hanno considerato che il “gioco”, palese, era proprio quello del contrappasso (per chi non lo sapesse il “metodo” che Dante usa per “punire” i peccatori nell’Inferno e nel Purgatorio; per essere precisi una pena affine o opposta al peccato per cui si trovano dove si trovano).
Il “mio” contrappasso consisteva nel fatto che Hamilton va in Ferrari per concludere con la “gloria” sportiva assoluta (vincere un titolo sotto le insegne del cavallino rampante)… e perde proprio contro Vettel che da lui era stato bastonato a monoposto invertite. E va bene, evidentemente dovrò cercare di spiegarmi meglio. Suvvia… però anche voi cari lettori, sforzatevi un pochino di capire quando si scherza, quando si è davanti ad un divertissement letterario-ucronico (anche se, come si sa, talvolta la realtà supera la fantasia…).
Ferrari: il momento della verità soggiunge per Vasseur. SF-24 prima vettura sotto il suo mandato
Comunque, tornando al presente, è chiaro che la pressione in Ferrari non è mai poca, e quando le cose vanno male diventa infernale per il semplice motivo che un marchio come Ferrari non può permettersi di vivacchiare a livello sportivo, è richiesta sempre l’eccellenza o quasi. Poi vincere o perdere fa parte del gioco, chiaro. Ma se si fanno troppe figuracce non è proprio il massimo. Ecco, in tanti hanno sottolineato che la rossa sembra la monoposto più convenzionale fra quelle dei top team, compreso il sottoscritto.
Sono semplici impressioni come è ovvio che sia, poi sarà la pista a decretare chi avrà fatto bene i compiti a casa e chi no. Io e altri riflettevano, inoltre, banalmente, sul fatto che i tecnici del Cavallino Rampante non avranno alibi già quest’anno, e se la monoposto dovesse palesare problemi di vario tipo, è evidente che partirebbe una defenestrazione tecnica senza precedenti (soprattutto perché bisognerebbe farsi trovare pronti per il nuovo regolamento 2026).
Ma, giova sottolinearlo, non finirebbero sotto accusa e nell’occhio del ciclone solo Cardile e gli altri della “piramide” tecnica di Maranello. Finirebbe inevitabilmente sulla graticola anche l’attuale TP, che avrà pure le sembianze di un bonario prete di campagna (come ci ricorda Turrini) ma ciò non gli impedirebbe di finire sotto la proverbiale e, per fortuna metaforica ghigliottina, in caso di crisi tecnica. Proprio in questi giorni il nostro ha rilasciato un’interessante intervista a Sky Sport.
Ecco alcuni passaggi che mi hanno colpito. Sulla mentalità del gruppo tecnico: “Durante l’ultima stagione abbiamo fatto tanti miglioramenti. Nel 2024 dobbiamo capitalizzare questi progressi, la mentalità acquisita è ottima”. (Incrocio le dita)
Sull’arrivo di Lewis Hamilton nel 2025: “Lui è sempre stato molto esigente con se stesso e con la sua squadra; tutti i campioni del mondo sono molto esigenti. Forse è per questo che arriva alla Ferrari. Penso che sia logico che un campione con grande esperienza e un palmares come il suo potranno diventare un riferimento per lo sviluppo futuro della squadra.” (re-incrocio le dita)
Sulla reazione di Leclerc/Sainz all’arrivo di Lewis Hamilton: “Carlos ha capito la situazione e sono sicuro che sarà forte fino all’ultima curva della stagione (io avrei qualche dubbio, vedremo…); Charles è un ragazzo intelligente, potrebbe ottenere risultati e imparare da questa collaborazione. La vede più come un’opportunità. ” (E non avevo dubbi in merito).
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Scuderia Ferrari
Grazie Alex per questo eccellente articolo! un piacere leggerti.
Mi permettete di tradurre l’articolo in francese per pubblicarlo sul mio blog per gli amici?
Buona giornata a te