giovedì, Settembre 19, 2024

Ferrari 2024: la cautela mediatica non cambia l’obiettivo eccellenza

Hamilton in Ferrari, la bomba mediatica esplosa la scorsa settimana, non ha ancora esaurito la sua “onda d’urto”. E non la esaurirà rapidamente per i tanti motivi che si possono immaginare. Una notizia di tale portata ha letteralmente sconvolto il mondo della F1, il motorsport e lo sport in generale. Nel frattempo si avvicinano i giorni della presentazione delle monoposto (un antipasto lo abbiamo visto con la Haas) e dei primi test stagionali seguiti poi dalla prima gara in Arabia.

Sui temi caldi di questi giorni, compreso l’arrivo di Lewis, si è espresso di recente anche l’amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna. Le sue parole: “In F1 abbiamo lottato molto, anche se l’ultima stagione è stata difficile e spesso priva di soddisfazioni. Tuttavia abbiamo rafforzato il team tecnico e ampliato l’area produttiva che è già operativa. Sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare instancabilmente per tornare al livello che i nostri tifosi giustamente si aspettano da noi. Non vediamo l’ora”.

E in conclusione: “La continua volontà di progredire e tendere all’eccellenza nel mondo delle corse, e tutto ciò che facciamo, testimoniano con precisione il nostro grande impegno e la nostra volontà di oltrepassare sempre i confini della tecnologia e dell’innovazione, con audacia“.

Ferrari Vigna
Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari S.p.a.

Vigna, lo scienziato (e con il suo curriculum possiamo tranquillamente definirlo tale) che si è allontanato dai suoi brevetti nel mondo dell’informatica per fare l’amministratore delegato della Ferrari, deve essere rimasto scottato dalla figuraccia che, presumibilmente, gli fecero fare quando l’anno scorso, alla presentazione della SF-23, si lancio nella frase iperbolica della monoposto che non avrebbe avuto precedenti in termini di velocità assoluta.


Ferrari: Vigna fissa l’obiettivo a 360°: eccellenza!

Il cinquantaquattrenne di Pietrapertosa, plausibilmente, circa un anno fa venne rassicurato dai tecnici della Ferrari sulle potenzialità della nuova monoposto, salvo poi scoprire la realtà in quanto “pensava fosse amore, invece era un calesse” (citazione per appassionati di cinematografia). E’ altrettanto ragionevole pensare che se la sia legata al dito mister Vigna (con non poche ragioni vista la figuraccia fatta a livello mondiale) e che abbia avviato una lenta e probabilmente inevitabile epurazione.

Binotto ormai in vendemmia a tempo indeterminato, tanti saluti al padre della “vasca dei pesci” (Sanchez), Mekies a fare non si sa cosa nella succursale della Red Bull, Gnazzino Ruota che resta ma non si occuperà più di F1. Insomma, scherzosamente ci verrebbe da dire che la vendetta è un piatto che va servito freddo…

D’altronde, la strategia del curato di campagna Vasseur, colpevolmente sottovalutata anche dal sottoscritto, non è di corto respiro, ma ad ampio raggio. Il botto è arrivato con Hamilton e Loic Serra era già stato preso. E’ lapalissiano che la trattativa per portare Lewis a Maranello sia cominciata molti mesi fa, forse anche qualche anno fa (vedi “corteggiamento” del presidente Ferrari John Elkann), visto il legame che sembrava inscindibile fra Hamilton e Mercedes.

Ferrari Vigna
Frederic Vasseur, team principal della storica Scuderia Ferrari

Ma non pare che le novità, ovviamente in chiave 2025, si fermino qui. Perché è plausibile che altri tecnici della stella a tre punte possano essere tentati dal passare anche loro sotto le insegne del Cavallino Rampante. Il Re Nero non è un pilota qualsiasi, giova ricordarlo, e chi se lo prende si ritrova una vera e propria “azienda”, se così possiamo dire.

Chiaro che il suo appeal possa essere utilizzato per convincere altri tecnici titubanti vestiti di grigio/nero. Insomma, dal caos in cui ci sembrava fosse piombata la GES, da Via Abetone Inferiore 4 qualcosa comincia ad emergere. Facendo le debite similitudini e differenze, sembra di intravvedere una dinamica che si avvicina a quanto accaduto al passaggio di Schumacher in rosso nel 1996.


Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi

Immagini: Scuderia Ferrari

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