Red Bull sostiene Ferrari come primo sfidante. Finalmente il tempo delle ipotesi, delle cervellotiche elucubrazioni sul reale valore delle monoposto è terminato. Nell’insolito giovedì bahreinita si sono svolte le prime due sessioni di prove libere della stagione 2024. Per certi versi le due ore di attività in pista possono essere considerate, a ragione, una coda dei test invernali disputati la scorsa settimana. Ciononostante i team hanno iniziato a definire assetti specifici che in gergo viene definito “fine tuning“.
Ciò che si è apprezzato in pista si discosta sensibilmente da quanto analizzato nella tre giorni di prove della settimana scorsa. Red Bull è parsa al sotto delle aspettative. Forse si è un po’ nascosta ma qualche problema senza dubbio lo ha sofferto. La classifica finale dei migliori rilievi cronometrici non è certamente utile a definire un quadro su i rapporti forza in pista, ma la sensazione è che la stupenda RB20 abbia palesato qualche grattacapo di gioventù che ha modificato il programma di lavoro del team.
Red Bull: Verstappen lamenta un fastidioso problema al cambio ma è fiducioso
In entrambe le sessioni di prove libere, il campione del mondo olandese ha lamentato scarsa reattività del cambio semiautomatico sia in upshift che in downshifts. Problematica già sperimentata dal fuoriclasse di Hasselt in alcune gare della passata stagione. Il confronto con i competitor è fortemente influenzato dai diversi piani di lavoro. Inoltre nei long run si è dimostrato veloce e costante.
E’ improbabile che gli ingegneri di Milton Keynes abbiano utilizzato le sessioni odierne per strani “esperimenti” dell’ultimo minuto, anche perché la percezione fornita dall’ultima creatura ideata da Newey è quella di un mezzo destinato a dominare. Per il momento Super Max non perde la calma e al termine delle Fp2 non definisce malvagia la sessione, considerando che tutti i rivali sono abbastanza vicini.
Sebbene Verstappen si convinto che qualche team abbia utilizzato mappature più spinte, Con sincerità ammette che la RB20 non è stata esente da problemi. In particolare il bilanciamento imperfetto tra l’asse anteriore e posteriore, nulla di macroscopico o irrisolvibile. Il campione in carica crede che il punto di lavoro delle vettura austriaca debba ancora essere trovato, per poter esprimere le potenzialità specie in relazione all’abrasività dell’’asfalto.
Red Bull, Helmut Marko non cambia idea: Ferrari prima inseguitrice
Lo storico consulente del “drink team” non si descrive affatto sorpreso in merito alla competitività dei rivali. Nonostante la migliore prestazione e impressione di giornata vada senza dubbio attribuita alla Mercedes W15 di Lewis Hamilton, l’ex pilota austriaco resta convinto che i principali rivali della Red Bull durante tappa inaugurale della stagione 2024 saranno le monoposto del Cavallino Rampante.
Il manager di Graz ha ammesso che la giornata dei “Tori” non è filata liscia come i test della scorsa settimana. Tuttavia nutre una certo menzionando il passo gara della RB20 nelle prove high fuel, superiore agli avversari. Per quanto riguarda le qualifiche, invece, si aspetta una battaglia molto più serrata. L’ auspicio della Ferrari e degli altri team è che il gap sulla distanza dei 300 chilometri non sia siderale…
Autore: Roberto Cecere –@robertofunoat
Immagini: Oracle Red Bull Racing