F1: nelle ultime settimane la Mercedes, per mano di Wolff, ha messo in atto una decisa virata verso il campione del mondo Max Verstappen. Me lo immagino mentre gli sussurra: “ti voglio fortissimamente”, portandogli mazzi di rose e recapitandogli regali a ripetizione. D’altronde, persa “un’azienda” come Lewis Hamilton, il team capitanato da Toto deve trovare un altro pilota “di grido”. George Russell, con tutto il rispetto, non sembra avere il profilo adatto. Dunque? Bè, sarebbe naturale pensare al pezzo più pregiato in circolazione, vale a dire l’attuale campione del mondo in carica.
Toto, sibillino ha pure detto: “Prima o poi verrà da noi”. Dichiarazione impegnativa ma che ha senso, soprattutto dopo le notevoli frizioni interne, non si sa quanto sopite, fra la componente austriaca e quella tailandese della squadra che sta dominando da oltre due anni la F1. Manovra, quella di Wolff che, osiamo dire, è scontata, da manuale. E che Toto sia un volpone non è certo una novità. Come è scontato che si sia scatenata una corsa senza precedenti per cercare di avere i servigi del genio dell’aerodinamica Adrian Newey.
F1|Mercedes “trolla” Red Bull: una guerra ipotetica ma effettiva?
Ogni buon manuale della guerra che si rispetti ti spiega che se non puoi battere il nemico in uno scontro diretto, devi cercare di frazionare il suo esercito in tante parti e affrontarle singolarmente. In sostanza, il concetto “dividi e governa” (divide et impera) che ha permesso alla Repubblica romana di creare un impero duraturo. Ma il “dividi e governa” significa anche un’altra cosa, molto più sottile e strategica. Far sì che le divisioni nel campo del tuo diretto avversario si amplifichino, minandone la coesione interna.
Non era raro il caso, ad esempio, che qualche avversario, convinto con l’oro o con altre promesse, diventasse d’incanto fedele alleato di Roma… Quindi… avere Max Verstappen sarebbe certo l’ideale, ma anche far finta di volerlo sarebbe parecchio utile alla “causa” Mercedes. Far finta di cercarlo facendogli una corte spietata, quindi, anche se non interessa in realtà. Magari l’olandese non ne vuole nemmeno sapere, tranquillizza i suoi (o magari sta trattando), tuttavia si sa che i piloti un giorno dicono una cosa, un giorno l’opposto in questa moderna F1.
Vedi proprio Lewis Hamilton che aveva dichiarato amore eterno alla Mercedes… e l’hanno prossimo sarà stipendiato da Via Abetone Inferiore 4 vestito di rosso. Pilota della scuderia Ferrari, insomma. Così, anche il semplice fatto di creare una certa pressione potrebbe anche bastare, in un team che non ha più la granitica solidità di un tempo, per creare maggiore caos e confusione, forse il vero obiettivo del nostro volpone e fromboliere mediatico austriaco. E, quindi, alla fine non conta che Toto Wolff stia davvero cercando Max Verstappen o meno. Conta che lo si pensi. E che si metta pressione a una scuderia, Oracle Red Bull Racing, che ha già qualche grattacapo interno.
A pensarla così, tra gli altri, è addirittura un ex campione del mondo di F1, Jacques Villenueve. “Non riesco proprio a immaginare che Toto Wolff voglia davvero Max Verstappen in Mercedes”, ha detto al sito britannico OLBG.com. Poi aggiungendo: “L’unico modo in cui potrebbe prendere davvero in considerazione l’idea sarebbe solo per infastidire la Red Bull. […] Non sarebbe certo perché vuole davvero portare il talento di Hasselt a Brackley. Avrebbe più a che fare con l’intenzione di creare problemi alla Red Bull”. E voi, cari amici lettori, cosa ne pensate? Fateci sapere se vi va…
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Mercedes AMG F1 Team – Oracle Red Bull Racing