Per la Ferrari il terzo Gran Premio stagionale di F1, quello che andrà in scena in questo weekend a Melbourne sarà di fondamentale importanza per confermare la bontà del progetto 676 e che ha dato vita alla SF-24. Dopo due podi consecutivi in altrettante gare, la vettura rossa avrà un banco di prova sfidante in una pista ancora diversa rispetto a Bahrain e Jeddah, una sorta di ibrido tra le due viste le caratteristiche del tracciato e dell’asfalto, molto più scivoloso e probante per le gomme.
A Maranello potranno contare su Charles Leclerc, ovviamente, desideroso di sfidare le Red Bull al più presto possibile. Poi c’è Carlos Sainz, rientrato dopo l’operazione di appendicite subita a Jeddah e per via della quale abbiamo visto Oliver Bearman in azione. Lo spagnolo non è ancora al 100%, ma ha ricevuto l’ok dai medici nella giornata di oggi per salire in macchina. Le sue condizioni saranno monitorate costantemente durante le prove libere e poi valutate al termine delle FP2, con il giovane inglese pronto nel caso a un’ulteriore sostituzione.
I vertici di Maranello si aspettano una scala di valori molto simile a ciò che abbiamo visto a Jeddah, perché come descritto prima, i due tracciati per layout tendono ad assomigliarsi, anche se all’Albert Park sono presenti punti molto più lenti e con tante curve a 90 gradi, e in più l’asfalto tende a consumare di più le gomme, e anche per questo sarà una sfida importante per la SF-24, la quale adesso pare avere il problema opposto rispetto alla usa precedessora, ossia faticare più del previsto a mettere gli pneumatici in temperatura a inizio stint.
F1|Ferrari all’attacco: Red Bull nel mirino a Melbourne
La Ferrari non ci sta: il secondo posto nel campionato costruttori e che rispecchia fedelmente i valori visti in pista nelle prime due gare non può certamente essere sufficiente, e quindi si punta a qualcosa in più. Nella logica delle cose, ci sta che Leclerc o Sainz possano andare a dar fastidio a Perez molto più che a Verstappen in questo momento, e poi a Melbourne si sa, si tende ad avere distacchi siderali, più di quanto dicano i reali valori in pista.
Il team principal Frederic Vasseur però non fa mistero: c’è bisogno di un approccio più aggressivo per tenere testa alla Red Bull, sarà una prerogativa di questo weekend, che poi bisognerà vedere sotto quale punto di vista. Sì, perché si potrebbe sacrificare qualcosa sul giro secco e che ha visto comunque Leclerc sempre in prima fila quest’anno, per avere un passo gara migliore. Tendiamo ad escludere il contrario, sarebbe soltanto controproducente visti i risultati soprattutto della scorsa stagione.
“All’Albert Park pensiamo di poterci giocare le nostre carte – ha detto Vasseur -. Quello di Melbourne è un tracciato che potrebbe riproporre valori simili a quelli visti a Jeddah. Dal canto nostro siamo decisi ad assumere un approccio aggressivo per cercare di mettere sotto pressione i rivali che hanno avuto la meglio nelle due gare fin qui disputate”.
F1|Ferrari: la gestione dei punti deboli della SF-24
Pur avendone evidenziati i miglioramenti, la Ferrari SF-24 presenta ancora dei punti deboli e che vanno risolti. Parlavamo prima della gestione delle gomme: bene, la vettura adesso sembra dare la possibilità ai piloti di arrivare a fine gara senza patemi d’animo, lo abbiamo visto sia in Bahrain che a Jeddah, e a Melbourne pensiamo possa esserci la controprova definitiva.
D’altro canto però, adesso il problema è opposto, e come dichiarato dallo stesso Leclerc in Arabia Saudita, c’è più difficoltà del previsto ad “accendere” le gomme e portarle alle giuste temperature rapidamente. E’ un qualcosa che la Ferrari ha già affrontato in passato, e si sta lavorando in maniera forte e decisa per risolvere quelle noie che fanno sì che la Red Bull, al momento, sia irraggiungibile.
Enrico Cardile, direttore tecnico dello chassis della Ferrari fa il punto della situazione dopo le prime due gare: “I primi eventi ci hanno confermato una buona correlazione dei nostri strumenti di simulazione, il che è senz’altro positivo. Non abbiamo avuto sorprese, insomma: le limitazioni che avevamo riscontrato in fabbrica durante l’inverno sono state confermate dalla pista. Oggi possiamo dire di avere un quadro piuttosto chiaro delle debolezze della vettura, a partire dalla gestione delle gomme e dal bilanciamento”.
“Siamo solo all’inizio di una stagione molto lunga, e sarà cruciale avere un buon ritmo di miglioramento della monoposto. L’anno scorso ci ha mostrato come i valori in campo possano cambiare, in entrambe le direzioni. Noi stessi siamo partiti come quarta forza, poi abbiamo recuperato e abbiamo terminato il campionato lottando per la seconda posizione. Quindi per i prossimi mesi il nostro unico obiettivo è recuperare terreno nei confronti di chi al momento occupa le prime posizioni”.
Il lavoro sarà certosino: negli ultimi sette mesi il modo in cui si opera a Maranello è profondamente cambiato, e l’arrivo di Vasseur lo scorso anno non ha fatto altro che portare una ventata d’aria fresca necessaria per competere ad alti livelli. Lo stesso Leclerc nella giornata di oggi ha ammesso di aver visto in maniera tangibile il cambio di ritmo fatto dalla Ferrari nell’ultimo periodo, e questo, magari, lo ha ritenuto sufficiente per firmare il rinnovo di contratto. La stagione è molto lunga, i valori in campo sono chiari ma possibilmente variabili nel tempo. Bisogna portare pazienza nella Formula 1 di oggi, non c’è altro da fare.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari