lunedì, Dicembre 23, 2024

Ferrari: Leclerc esalta i long run. In gara la SF-24 potrà spingere

Ancora una volta la Ferrari partirà dalla prima fila, sempre con Charles Leclerc, secondo nelle qualifiche del Gran Premio dell’Arabia Saudita, a tre decimi da un inarrivabile Max Verstappen. Dall’altra parte del box troviamo a sorpresa Oliver Bearman, terzo pilota della Rossa e salito sulla SF-24 di fretta e furia prima delle FP3 per via dell’appendicite che ha colpito Carlos Sainz, il quale è stato operato d’urgenza a Jeddah. Per fortuna lo spagnolo sta bene e dovrebbe recuperare per il prossimo Gran Premio d’Australia tra due settimane.

Il monegasco si aspettava qualcosa in più, ma l’assetto più carico scelto dalla Ferrari sin dalle prime prove libere di ieri è stato voluto per dare a Leclerc e Bearman una vettura più da gara che da qualifica. Nonostante questo, comunque, Charles ha fatto un giro da paura nella Q3. Ha sfiorato l’impresa anche “L’Uomo Orso”, undicesimo a soli 36 millesimi dall’accesso nella top ten, ma la prestazione è certamente positiva, nonostante qualche rimprovero, forse di troppo, da parte dello stesso pilota britannico verso la sua prestazione.


Ferrari SF-24: Leclerc crede nell’ala del Bahrain

La Ferrari pensa alla gara, e per questo ha sacrificato un po’ la qualifica, ma la sensazione è che Max Verstappen avrebbe comunque conquistato lo stesso la pole position: la RB20 si dimostra in mano all’olandese una macchina perfetta, e Leclerc sta cercando in ogni modo di mettergli il bastone fra le ruote, nonostante il divario tecnico. La SF-24 dovrebbe funzionare a dovere nel passo gara, specialmente nelle zone più “sinuose” del tracciato di Jeddah.

“Nel primo giro in Q3 ho provato qualcosa di diverso nella preparazione (doppio giro di lancio, ndr). Non ha funzionato bene, ma nell’ultimo tentativo sono riuscito a mettere tutto insieme e credo che il risultato ottenuto sia il massimo possibile con la macchina oggi – ammette il monegasco -. Sono contento del mio giro, ma siamo più lontani in qualifica di quanto sperassi. Anche in Q1 non avevo il feeling giusto, specialmente nel posteriore. La gara comunque è domani, spero di avere una sorpresa positiva così da lottare con le Red Bull”.

Ferrari Leclerc
Charles Leclerc (Ferrari) mentre si prepara per salire sulla SF-24

Leclerc e la Ferrari hanno provato qualcosa di diverso nel primo tentativo, ma evidentemente non ha funzionato, visto il distacco di otto decimi dalla pole di Verstappen. Molto meglio nell’ultimo giro, ma la concentrazione adesso è rivolta alla gara di domani, laddove la SF-24, rispetto alla macchina dello scorso anno, può dare più garanzie sia per quanto concerne il passo che la gestione delle gomme, vero tallone d’Achille della predecessora.

“Abbiamo fatto un passo avanti rispetto all’anno scorso, c’è molta più fiducia nei long run e dobbiamo concentraci su noi stessiconclude Leclerc -. Domani però non dovremo gestire la gomma o tenere sotto controllo le temperature dopo il primo giro, quindi speriamo che questo sia un fattore positivo. Siamo più carichi, non penso sia una brutta scelta: sarà più difficile difendere, ma se saremo più veloci nel complesso non sarà un problema nostro”.


Ferrari SF-24: Bearman deluso dall’esclusione in Q2

In casa Ferrari hanno dovuto prendere una decisione importante, ma l’unica possibile, ossia sostituire Carlos Sainz con il giovane Oliver Bearman, 19 anni il prossimo maggio. L’inglese ha conquistato la pole position in Formula 2, ma domani non partirà davanti a tutti nella categoria propedeutica perché scatterà dalla sesta fila nel Gran Premio di Formula 1. Un bel passo avanti e un’occasione unica per il ragazzo, il quale però non è del tutto soddisfatto della sua prestazione.

Ferrari Leclerc
Un sorridente Oliver Bearman all’esordio in Formula 1 con la Ferrari

“Non ho avuto preparazione, quindi è stato difficile – ammette Bearman -. Ho avuto le FP3 e subito dopo la qualifica, e non sono contentissimo, perché sono stato vicinissimo alla Q3 e ho un po’ pasticciato, per cui sono deluso. Mi sento comunque alla grande: ho spinto, forse anche troppo, perché ho sovrastimato la situazione, ho commesso degli errori che mi hanno penalizzato. Voglio andare a punti, questo è il mio obiettivo”.

Ha le idee piuttosto chiare il giovane pilota britannico, il primo dopo Arturo Merzario nel 1972 a esordire in Formula 1 con la Ferrari. Lo fa probabilmente nelle condizioni peggiori possibili, ossia in mezzo al gruppo su un tracciato stretto ma super veloce, cittadino e con i muretti a pochi millimetri dalla traiettoria ideale. Passare indenni le fasi successive alla partenza, possibilmente in una posizione favorevole, sarebbe già un traguardo importante, e la zona punti, a quel punto, sarebbe più che fattibile.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari

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