Nel Gp del Bahrain ci sarà una Ferrari in prima fila, ed è quella di Charles Leclerc. Il monegasco, infatti, ha conquistato la seconda posizione in qualifica alle spalle di Max Verstappen. Quarta posizione invece per Carlos Sainz, staccato di un decimo netto dal compagno di squadra. La SF-24 ha avuto un comportamento migliore rispetto alla simulazione di ieri, anche se lo stesso Leclerc ci ha messo un po’ prima di prendere il ritmo, trovando difficoltà anche in Q1, salvo poi riprendersi nelle ultime due sessioni. Si aspettava forse di più invece lo spagnolo, il quale però ha tutte le carte in regola per attaccare la zona podio nella gara di domani.
Nell’hospitality del Cavallino c’è comunque un buon umore, tanti sorrisi e la consapevolezza di aver messo alle spalle un’annata per molti versi disastrosa. Il passo gara sembra buono, anche se non al livello della Red Bull (o quantomeno, così pare), e filtra un ottimismo rasserenante che appena dodici mesi fa sembrava un miraggio. Ovviamente la prova del nove la vedremo domani dopo la bandiera a scacchi, però le premesse per fare bene ci sono tutte.
Ferrari: la comprensibile delusione di Leclerc
Eppure c’è chi non è del tutto contento di questo risultato della Ferrari: Leclerc infatti sperava di conquistare la 24.ma pole position della sua carriera, ma così non è stato per via di un ultimo tentativo non propriamente eccelso. C’è da dire come Charles abbia faticato in questo “particolare” praticamente per tutto il weekend, trovando la quadra soltanto alla fine del Q1. I sorrisi però, come già accennato in precedenza non mancano, e adesso bisogna dimostrare in pista il lungo lavoro cominciato sulla SF–24 praticamente quasi un anno fa a partire dai mega aggiornamenti di Barcellona.
“Sì, sono un po’ deluso: è stato un weekend complicato fino ad ora – afferma il monegasco –. Le qualifiche tutto sommato sono andate bene, ho trovato delle condizioni più favorevoli pur avendo faticato in Q1, laddove sono stato costretto a mettere un altro set di soft, e questo ha compromesso un po’ la Q3. In Q2 credo di aver fatto un giro migliore di quello di Max in Q3, ma ho perso ritmo col primo set di soft perché era usato dal Q1, e questo mi ha fatto perdere confidenza quando ho rimontato la gomma nuova”.
La delusione di Leclerc è più che comprensibile, essendo lui un qualificatore nato come dimostrano le 23 pole position, ma può comunque contare su una SF-24 che in gara non dovrebbe, usiamo ancora il condizionale, farlo penare come nel 2023. Conoscendolo, non abbiamo alcun dubbio sul fatto che domani andrà a infastidire Verstappen sin dai primi metri, e se dovesse avere l’opportunità, non esiterà un attimo nel tentare il sorpasso. Ricordiamo anche che da questa stagione il DRS sarà disponibile sin dal secondo giro, non più dal terzo, e questo può anche cambiare l’approccio ai primi giri degli inseguitori del leader.
“Tutto sommato comunque le qualifiche sono buone, ma adesso concentriamoci sul passo gara di domani. Siamo in una posizione migliore rispetto al 2023, vedremo domani di quanto: credo che la Red Bull abbia ancora del margine, ma se dovessi avere anche solo un’opportunità, attaccherò Max. Abbiamo sempre faticato in gara lo scorso anno – conclude Leclerc – bisogna fare in modo di mettere le cose a posto. Spero in una bella sorpresa domani”.
Ferrari, non solo Leclerc: Sainz a tutta ma non basta
La Ferrari però potrà contare anche su una seconda punta, ovvero Sainz. Lo spagnolo ha piazzato la sua SF–24 in quarta posizione. Probabilmente anche da questo lato del box ci si aspettava qualcosa in più, ma la Mercedes ha rovinato i piani con Russell, evidenziando un buon passo sul giro secco per la W15, non senza un po’ di fatica, va detto. Carlos ha sempre fatto meglio di Leclerc per quasi tutto il weekend, poi però, una volta iniziate le qualifiche, il compagno di squadra ha preso di nuovo il sopravvento.
“Credo che tutti si aspettassero la pole position di Max – ha detto lo spagnolo. Devo ammettere che dopo le prestazioni di Q1 e Q2, ero convinto di essere in lotta per la pole position. Non capisco quindi come mai non abbiamo a trovare quei due o tre decimi necessari per fare un balzo in avanti, solitamente riusciamo a recuperare qualcosa nell’ultima sessione di qualifiche e anche Charles ha avuto lo stesso problema”.
“In Q2 ho preferito fare un giro più conservativo per salvare una gomma in ottica gara, e pur non spingendo tanto sono riuscito a fare 1:29.5, mentre in Q3 ho spinto e ho comunque fatto 29.5, quindi devo capire il perché. Tutto sommato la qualifica è andata bene, ma la Q3 non è andata come pensavamo”.
Il weekend di Sainz fino a questo momento lo ha visto comunque protagonista, così come anche le libere 3 di oggi, concluse al comando, seppur poco indicative viste le temperature più alte e che non abbiamo trovato in qualifica, men che meno in gara. Lo spagnolo ha dimostrato di avere un passo costante nelle libere di ieri, quando la SF-24 ha comunque girato più bassa di motore.
La sensazione è che i due Cavallini abbiano tutte le carte in regola per ambire alla zona podio, e perché no, anche disturbare Verstappen, magari nelle primissime fasi di gara, così da rendergli questo inusuale sabato di racing un po’ più impegnativo del solito.
Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Immagini: Scuderia Ferrari