Ferrari sorprende tutti mentendo sulla SF-24 la medesima configurazione aerodinamica, sebbene lo stesso Vasseur aveva annunciato che la vettura modenese, oggi, si sarebbe allineata al resto della griglia conformandosi con una messa a punto più scarica. E invece no, al contrario, la potenza della power unit 066/10 è tale che riesce a non far rimpiangere un’efficienza superiore.
Il fine tuning messo a punto sulla rossa funziona. Un assetto che di fatto a minimizzato il sovrasterzo. Per di più, le modifiche apportate alla monoposto italiana hanno reso i veloci cambi di direzione molto più semplici da affrontare. Mentre il carico generato nelle curve rapide resta ottimale, così come le velocità minime a centro curva e la fase di inserimento. Una SF-24, insomma, che pare sistemata a puntino.
Il Cavallino Rampante è pertanto pronto a giocarsi il ruolo da protagonista nella seconda qualifica stagionale, partendo dal presupposto che Red Bull, non potrebbe essere altrimenti, resta comunque la favorita anche a Jeddah. Incoraggiante il mini long run messo assieme da Leclerc nelle Fp3, dove il monegasco, con le gomme gialle, ha mostrato un passo davvero ottimo, al netto del carico di benzina sconosciuto che probabilmente era più leggero dei test high fuel realizzati nella giornata di di ieri durante la seconda sessione di libere.
Ricordiamo che l’improvviso e inaspettato forfait di Carlos Sainz, dovuto all’operazione imminente all’appendicite, ha messo la sua SF-24 nelle mani del giovane Oliver Bearman che, tenendo presente la “non esperienza” in F1 e il preavviso pari a zero, ha svolto i compiti assegnati in maniera egregia. Condizioni meteo: 25,7°C la temperatura dell’aria, 32,5 °C quella dell’asfalto. Umidità al 56%, 2.2 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante nord.
Ferrari SF-24: live on board qualifica Gp Arabia Saudita – Q1: Leclerc vola, Bearman fa il suo dovere
I piloti della rossa stanno per salire a bordo delle proprie vetture. I controlli del caso sulle monoposto sono andati a buon fine, specie sull’impianto frenante che domenica scorsa in Bahrain ha reso tutto tremendamente più difficile. L’occasione di far bene è li, a quanto sembra. Charles dovrà dare il tutto per tutto, considerando che l’assenza di Carlos e una possibile prestazione inferiore del giovane britannico della rossa, gli farà ricrepare il ruolo di unica punta contro la poderosa Red Bull RB20.
Bearman scende in pista per primo, per sfruttare tutto il tempo a disposizione e continuare a percorrere la curva di apprendimento. Lo fa montando un treno di gomme Soft nuove di pacca, potendo godere dell’extra grip. Stesso discorso per Leclerc che abbandona la pit lane 3 minuti più tardi. I ferraristi curano in modo particolare il lavoro dedicato a portare in temperature le mescole, impostano ma mode push e si lanciano per questo primo tentativo. Nel T1 Leclerc commette una sbavatura che senza dubbio gli fa perdere del tempo. La pista è più fredda rispetto alla Fp3.
Resta da capire come tale caratteristica va a modificare la warm up strategy. Oliver pare in difficoltà a livello di tempi, sebbene la sua guida pare pulita. Non deve essere affatto facile per lui. Dall’on board si nota come Charles cerchi di non strafare nel T1 per mantenere la corretta finestra di esercizio delle gomme per tutto il giro. Infatti, dopo il secondo tentativo, chiede ed ottiene un doble cool per preparare il terzo attacco. Marcos gli chiede di frenare con più attenzione in curva 14 e di migliorare la sua velocità in curva 22. Nel mentre Bearman alza le rivoluzioni del propulsore è si mette in riga con i tempi.
“Push-charge-push“, questa la strategia che sarà implementata dal monegasco nella restante Q1. Al terzo tentativo, con 6 giri sulle spalle, Charles stampa il best lap. Per questo motivo non monterà un ulteriore treno di Soft tornando ai box. Al contrario il suo compagno ha effettuato una breve sosta per montare un nuovo set di Pirelli a banda rosse e passare il taglio. Il giovane britannico migliora la sua tornata e passa al turno successivo della sessione classificatoria. Ben fatto!
Ferrari SF-24: live on board qualifica Gp Arabia Saudita – Q2: Leclerc in scioltezza, Bearman a soli 37 millesimi dalla Q3
La seconda parte della qualifica ci darà senza dubbio qualche riscontro più interessante sul piano della mera competitività. Ferrari sembra esserci, considerando che, primo giro a parte, l’handling delle rosse è davvero buono. I ferraristi sono liberi di spingere a loro piacimento, perchè la SF-24 fa quello che gli chiedono. Tra poco capiremo se alzando ulteriormente le performance, il comportamento della vettura italiana resterà ottimale. Tutto è pronto, motori accesi. Un ultima occhiata alla telemetria per vedere dove migliorare e via ancora in pista.
Le due rosse tornano a calcare l’asfalto arabo. Per questo primo run, le monoposto modenesi montano ancora una volta un set ciascuna di pneumatici a banda rossa. Per Oliver sono usate, nuove per Leclerc che ha risparmiato un set in Q1. Ci pare di capire che la warm up strategia sia un pelo differente, una mossa utile a centrare appieno il corretto utilizzo delle mescole Pirelli. Anche la track position è molto importante per non prendere traffico nel momento topico. Il vento è similare la run precedente. Mode push e si torna a spingere.
In curva 1 Charles commette una leggera sbavatura. Un controsterzo che, come in precedenza, fa perdere qualche frazione di secondo importante. Tuttavia il cronometro del monegasco non viene marcato perchè la Haas di Hulkenberg è costretta al ritiro per una perdita di potenza che verrà indagata. Bandiera rossa. I commissari sono moto rapidi però e tolgono la VF-24 dal tracciato in poco tempo. Si riparte così con un delay di poco meno di 5 minuti. Oliver subito in pista ancora con Soft ma questa volta nuove di pacca, mentre Leclerc usa le scrub della sgambata precedente.
Il sostituto di Sainz purtroppo commette un errore nel T2 ed è costretto ad alzare il piede. Per questo effettua un ulteriore passaggio dai box per avere un ulteriore treno di Soft nuove. Charles invece stampa un buon tempo, specie considerando che Verstappen e Alonso davanti a lui di un nulla, avevano le gomme nuove. Il monegasco torna ai box e un minuto più tardi, con mescole rosse nuove di pacca, torna in pista. Nel frattempo Bearman sta cercando di passare il taglio ma purtroppo non ci riesce. Peccato perché parliamo di soli 37 millesimi dal decimo posto occupato da un certo Lewis Hamilton.
Ferrari SF-24: live on board qualifica Gp Arabia Saudita – Q3: feeling imperfetto sulle Soft
Ci siamo il momento della verità è arrivato. Adami in radio si complimenta per l’effort di Oliver, dicendogli di non preoccuparsi in quanto le condizioni erano molto complicate. Possiamo definire comune davvero buono l’approccio del britannico che, lo ricordiamo, oltre ad avere appena 18 anni, non aveva mai guidato una F1 in una sessione ufficiale, tanto meno in una qualifica. Leclerc è invece pronto per dare il massimo. Il monegasco solitamente si esalta in queste condizioni.
Charles si presenta per primo al alla fine della pit-lane con un set di Pirelli a banda rosse. La concentrazione è altissima per centrare il corretto punto di lavoro delle coperture. Si attende l’ultimo step sul motore per alzare la top speed, fattore fondamentale qui a Jeddah. In radio il ferrarista sembra molto calmo, chiedendo info sui distacchi. In questo caso sono due i giri di preparazione. Si cura parecchio la warm up strategy. Giunto all’ultima curva si passa alla mode push per andare in flat out.
Il tentativo di Leclerc non è buono e al momento si piazza a ben otto decimi dalla vetta. Il monegasco si apre in radio e sostiene di aver sofferto parecchio, in quanto in queste si è sentito davvero strano con le gomme. Tutto molto complicato. L’ultimo suo tentativo sta per andare in onda. Pare che il ferrarista preferisca addirittura le gomme usare. Ciononostante monta un treno di Soft nuove. Sembra giù di morale. Questa volta il giro di preparazione è uno solo.
La sua guida è comunque davvero buona. Zero errori e tanta precisione. Il suo tempo vale il secondo posto alle spalle del super Max Verstappen. Un’ulteriore prima fila che senza dubbio va accettata come buon risultato, sebbene il ferrarista si aspettava di più dalla vettura. Forse l’ala posteriore con più carico a reso più difficile raggiungere top speed importanti ma domani, in gara, questo quantitativo di carico in più potrebbe fare comodo per avere un passo gara più fattuale.
Autori e grafici : Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: F1TV . Scuderia Ferrari