Ferrari attende con trepidazione l’atteggiamento della SF-24 in merito alla questione gomme. Validare il progetto 676 sotto questo aspetto sarebbe molto importante, specie all’interno di un contesto competitivo come il Bahrain, dove temperature e abrasività della pista mettono a dura prova le “calzature” con alto quantitativo di carburante a bordo. Mostrare una gestione in linea con Red Bull, significherebbe evitare tanti pensieri su come amministrare le coperture nel prossimo futuro.
Potersi dedicare alla comprensione aerodinamica della vettura, quindi, sviluppando una buona base di partenza. Un’occasione che la rossa non porta con se da diverse annate, oramai. Tra poco scopriremo se alle parole di piloti, tecnici e ingegneri su questo tema scottante seguiranno i fatti. Nel mentre la pole non è arrivata per un soffio, confermando come la monoposto 2024 non abbia perso le ottime doti da “qualificatrice” viste durante la passata stagione.
Ma come ha ricordato recentemente in un intervista il due volte campione del mondo di formula uno spagnolo, al secolo Fernando Alonso, il rendimento importante di una vettura di F1 si giudica la domenica, sabato in questo caso. Pertanto non ci resta che attendere il semaforo verde e, dopo aver preso nota dei risultati alla fine della corsa, tirare le prime somme di un mondiale che, a quanto pare, promette un livello di emozioni senza dubbio più vasto rispetto al 2023.
Ferrari SF-24: live on board Ferrari SF-24
A margine della consueta mezz’oretta a disposizione delle scuderia per scendere in pista e sistemare gli ultimi dettagli, come ad esempio la scelta del carico sviluppabile all’avantreno e il set di gomme da utilizzare, i 20 piloti hanno parcheggiato le proprie vetture sulla griglia di partenza. Scesi dalle vetture arrivano gli ultimi consigli sulla partenza che, considerando vari aspetti, potrebbe essere molto interessante.
Frederic Vasseur, intercettato in griglia di partenza si è espresso su alcuni temi interessanti rispetto al Gran Premio del Bahrain edizione 2024: “È troppo presto per avere un’opinione chiara su degrado e ritmo. Abbiamo fatto bene nei test sul passo, ma tra pochi minuti capiremo di più considerando che finalmente le condizioni saranno uguali per tutti. A livello strategico cercheremo di non fare errori e massimizzare il rendimento“.
I ferraristi sono a bordo delle proprie vetture. Gli ingegneri di pista danno il segnale dei 5 minuti. Contestualmente si ricorda ad ambedue di raffreddare la vettura durante l’installation lap. Un po’ a sorpresa Red Bull sceglie di partire con le Soft usate, mantenendo il set di Pirelli a banda rossa nuove per il resto della corsa. Si procede con il giro di formazione per riportare le monoposto sulla grigia prima della partenza.
Sono richiesti 4 burnout ai ferraristi, mode race, K2 on e si parte! Leclerc ci ha provato su Max, sia alla 1 che alla 4, ma l’olandese è risuscito a difendere la sua posizione. Stacco frizione non eccezionale per Sainz che dopo il leggero contatto gomma/gomma con Perez viene superato dallo spagnolo. Al momento il monegasco resta in scia alla RB20 numero 1, ma al secondo giro perde contatto, tanto che Russell si avvicina e in curva 4 lo infila con un bellissimo sorpasso all’esterno. Successivamente, alla 10, il ferrarista blocca l’anteriore.
Nel mentre si deve difendere dal ritorno di Perez che arriva minaccioso. Carlos invece ha a che fare con Alonso che lo tallona. La Soft sulla SF-24 non era la gomma migliore e a quanto pare la conferma arriva nelle prime tornate. Mentre poco a poco Verstappen scappa via, Charles resta incollato alla Mercedes e si rifà sotto. Il ferrarista fa sapere che il sovrasterzo è molto forte in questo momento. Si inizia a parlare di gomme, considerando la loro gestione.
Giunti a giro 6 pare che Russell stia facendo un po’ da tappo al gruppetto che insegue, sebbene Leclerc non riesca a prendere la scia e superarlo anche con il DRS aperto. Si passa ora a Soc 6 per le due rosse, per recuperare un po di energia, proprio quando Perez si sbarazza del ferrarista approfittando di un leggero lungo del pilota di Monaco.
La gomma anteriore destra delle vetture italiane inizia a soffrire, per questo viene chiesto di risparmiarla. Adami e Marcos sostengono che il lavoro fatto sulle coperture è buono. Si parla del Plan A chiedendo il primo tyre phase update per accedere a tutti i dati utili concernenti le calzature Pirelli. Lo spagnolo sembra più in palla del compagno che continua a soffrire problemi di bloccaggio all’avantreno.
Osservando la dashboard sul volante delle SF-24, si nota come i led inerenti alle temperature delle gomme mostrino una discrepanza di temperatura. Due passaggi più tardi arriva il messaggio “tyre is ready“. Significa che si può iniziare a spingere. L’iberico prende sul serio il messaggio e alla prima occasione, curva 1, svernicia il suo teammate in evidente difficoltà rimasto senza DRS.
Un minuto più tardi il muretto Ferrari richiama la numero 16 ai box, montando un treno di Hard sul quale il warm up non sarà necessario. Tornato in pista Leclerc in quattordicesima posizione dietro Bottas, definisce davvero pessimo il set di Soft appena smontato. Carlos, in free air, preferisce allungare il primo stint sino a quando il ritmo sarà buono. Solo tre giri in più e anche per lui arriva la sostituzione delle gomme, operazione che gli fa perdere la posizione conquistata antecedentemente sul compagno.
Charles continua ad avere problemi con le gomme bloccando anche con le Pirelli a banda bianca. Per questo si apre in radio e si interroga su cosa sia succedendo, sebbene abbia Russell a poco più di un secondo davanti a lui. Le rosse sono pertanto all’inseguimento della Mercedes del giovano britannico, con lo spagnolo che attacca il suo teammate e riesce nuovamente a infilarlo, mentre Leclerc si lamenta parecchio dei freni che si bloccano.
Per questo chiede lumi sulla configurazione da usare per risolvere il problema, visto che la monoposto si sbilancia verso destra in staccata. Pare che ci sia un piccolo problema, infatti, rilevato dai sensori. Sainz è scatenato nel frattempo, si avvicina a Russell, lo studia e lo attacca superandolo. L’iberico sta spingendo molto, avendo un ritmo davvero buono, per avvicinarsi a Perez.
Per Leclerc, al contrario, la gara si sta trasformando in un incubo, dovendo gestire ogni singola frenata il bilanciamento che tende verso destra. Fattore che sta condizionando non poco l’handling. Davvero un peccato che questo problema palesatosi sin dall’inizio stia rovinando la corsa al ferrarista. Plan A confermato nuovamente per l’ex Alfa Romeo.
Adami sta fornendo una serie di suggerimenti per come gestire le gomme e ottimizzare il rendimento che, al momento, è pari alla Red Bull RB20 del messicano. Marcos cerca di rassicurare il suo pilota nella buona amministrazione del grattacapo ai freni. Ciononostante Charles non si abbatte e cerca di accorciare il terreno su Russell che si trova a circa 1,5 secondi la davanti.
Giunte a metà gara, le due Ferrari vengono informate che la vita utile dello pneumatico Hard è maggiore di quella attesa. In questa fase di stallo Carlos sta gestendo bene le gomme, malgrado da qualche tornata non è più in grado di seguire il ritmo di Perez. I ferraristi vengono interrogati sulle gomme, per capire come programmare la prossima sosta. Nel mentre i messaggi di Xavi sui freni continuano a palesarsi, perchè Leclerc sta amministrando il problema in frenata davvero alla grande.
Viene chiesto a Charles per quante tornate può mantenere questo passo. A quanto pare ancora un po’. Quattro tornate più tardi viene pertanto richiamato ai box per montare un ulteriore treno di Hard. La tornata successiva tocca a Sainz che monta la medesima mescola del suo compagno. Come sempre le comunicazioni in radio sulla numero 16 sono stupende.
Xavi suggerisce un’impostazione di frenata a livello di prestazione. Leclerc, scocciato, fa sapere che non può preoccuparsi della performance quando non ha idea di dove va la vettura in frenata. Ciò malgrado il monegasco non molla e mette nel mirino Russell, mente Carlos tenta sempre di avvicinarsi a Checo che si trova ora su gomma Soft.
Viene suggerito un diverso settaggio sul brake shape al monegasco per continuare ad amministrare il problema ai freni. Per di più gli chiedono di avere cura delle gomme anteriori in determinate curva. In tutto questo la numero 16 si sta avvicinando alla Mercedes di George e, poco a poco, si guadagna l’utilizzo dell’ala mobile. Ora resta da capire se avrà il ritmo per attaccarlo.
Se il passo lo consentirà, un eventuale tentativo di sorpasso con “frenatona” annessa, cosa succederà al bilanciamento della vettura. Nel frattempo Carlos sta cercando di dare il massimo, avendo l’avvallo del suo ingegnere. Il madrileño chiede quando la Hard sarà più rapida della Soft. La risposta arriverà a breve, in teoria, mentre la numero 55 fa registrare intertempi molto buoni.
Sebbene Russell sia pressato da vicini sembra capace di amministrare il suo vantaggio sul ferrarista, godendo di una trazione davvero ottima prodotta dalla sua W15. Quando tutto sembrava sotto controllo l’inglese sbaglia alla 10 arrivando lungo e lo infila. Ma la battaglia non è certa finita, perché George ha tutta l’intenzione di restituirgli il favore al più presto.
Adami suggerisce che il momento di spingere e dare tutto è arrivato a dieci tornate dalla fine ma Carlos fa sapere che sta soffrendo un leggero overheating al retrotreno. Leclerc non ha problemi a gestire il vantaggio su Russell allargando il gap ogni tornata sull’inglese. Quando mancano 5 giri alla fine la gara della Ferrari è sostanzialmente terminata a livello di obbiettivi. Primo podio stagionale per Carlos che ha mostrato un ritmo paritario alla seconda Red Bull.
Resta un forte rammarico per l’altra vettura italiana che senza il problema sofferto sin dalla partenza avrebbe sciorinato una prestazione decisamente migliore. In ultima istanza un fatto: l’anno scorso il vantaggio sul traguardo della Red Bull sulla Ferrari raggiungeva quasi si 50 secondi. Osservando il delta odierno, considerando la rossa di Sainz che al primo giro era quinto, il gap si è dimezzato. La strada per raggiungere le vetture di Milton Keynes è ancora lunga, ma la base di partenza è decisamente migliore.
Postilla finale: in radio, nella solita comunicazione nel giro di rientro a fine gara, Marcos si è complimentato per l’ottima gara in merito al problema sui freni. A quel punto Leclerc ha chiesto spiegazioni. Xavi ha riferito di un chiaro sbilanciamento delle temperature sull’asse anteriore tra i dischi del freno destro e sinistro che di fatto ha modificato l’assetto in frenata della SF-24 che “tirava” verso un lato, quello destro appunto. Al che interviene Vasseur e liquida la comunicazione con un “ti spieghiamo dopo…”
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV