Già da questa mattina la Ferrari SF-24 si è confermata competitiva. Nelle Fp3 tecnici e piloti hanno speso energie per migliorare il T1, cercando di trovare più trazione. Stesso discorso per il tratto tra curva 8 e 10. Notiamo infatti che al momento la rossa sembra capace di fare meglio nelle curve da carico piuttosto che nel lento. Tuttavia nei test della scorsa settimana le doti di grip meccanico hanno fatto presenza, ereditate dalla SF-23. Il Cavallino Rampante ha inoltre dedicato tanto tempo per studiare e ridurre il tedioso sovrasterzo.
Contesto presente specie nell’ultima sezione del tracciato, sebbene non siano arrivati grossi cambi di messa a punto. Parliamo di un fine tuning per ottimizzare il rendimento che, a quanto appreso dalla nostra redazione, sebbene si attendeva qualcosa di più, ha comunque in gran parte accontentato gli alfieri della rossa che da quest’anno, finalmente, sono in grado di avere sotto il sedere una vettura solida e ubbidente che sa reagire in maniera positiva ai cambi di set-up.
Gp Bahrain 2024/Analisi prestazionale: Ferrari SF-24 con molto carico, non sfrutta al meglio la trazione
Entrando nello specifico tramite il compare dei micro settori sul push lap, notiamo come Leclerc abbia guadagnato la prima fila senza però dominare in molte sezioni della pista. Tra curva 5 e 6 e alla staccata verso la 8, il monegasco ha fatto segnare i migliori tempi. Anche nell’inserimento della 11 il ferrarista ha richiesto maggiormente in entrata, mentre tra curva 12 e 13 non è lontano dalla miglior performance.
La SF-24 riesce a generare molta spinta verticale e di rifesso è capace a produrre un quantitativo di buon grip laterale nel medio-veloce molto buono. Anche Red Bull ha mostrato un un certo grado di sovrasterzo in alcuni punti del tracciato. Osservando il grafico, infatti, si evince come Max abbia massimizzato la prima parte della pista senza risultare il migliore nel resto degli intertempi.
Nei rimanenti due settori del tracciato bahreinita la best performance assoluta è di Charles. Nel rettilineo iniziale la PU conta molto, mentre in frenata della 1 la RB20 era a livello della rossa di Sainz. Il talento di Hasselt ha costruito il suo T1 tra l’inserimento alla prima curva e rettilineo che porta alla staccata della 4. La vettura austriaca si conferma molto forte nel cambi di direzione tra la 6 e 7.
Tuttavia in questo caso Max era lontano dalla perfezione, non trovando il giusto feeling con la monoposto che forse si aspettava. Calcolando i tempi ideali, ottenuti sommando i migliori intertempi per ogni pilota, vediamo che la SF-24 di Leclerc aveva il potenziale per andare in pole position. D’altronde, come detto, il ferrarista ha centrato due settori su tre senza però riuscire a metterli assieme nel Q3.
A livello di prestazione pura troviamo Red Bull e Ferrari appaiate, mentre la McLaren si conferma terza forza a 3 decimi. La prima delle due Mercedes, quella di Russell, è a 4 decimi. George ha provato un assetto differente dal compagno e la sua W15 ha continuato a produrre molte scintille essendo molto bassa.
Manca ancora un po’ di stabilità nei cambi di direzione sulle alte velocità, a quanto sembra. La monoposto tedesca è comunque risultata la migliore nella percorrenza di curva 4 e nell’inserimento di curva 13. Nel complesso le vetture grigie e nere sembrano produrre un grado di sovrasterzo ancora un po’ alto, esattamente come succede a Ferrari e Red Bull, anche se in punti differenti del tracciato.
Andrew Shovlin era parecchio preoccupato per ritmo sul giro singolo e dopo i test, prima di tornare in Bahrain, i piloti titolari erano al simulatori. Il britannico sostiene che nelle libere siamo molto migliorati. Come avevamo anticipato nella giornata di ieri, Mercedes ha aumentato la comprensione della W15, contesto che in automatico ha sbloccato parte delle performance ancora bloccate. Il percorso di apprendimento continuerà nelle prossime gare.
Nel caso della Mercedes si nota chiaramente la mancata ottimizzazione del primo e del secondo settore. Avendo tanto carico, similmente alla Ferrari, la vettura tedesca si è invece adatta bene nell’ultimo. Nel T3, infatti, Russell eguaglia l’intertempo di Leclerc. McLaren costruisce il giro in modo similare alla rossa. Nel T1 Norris rimane a 3 decimi dal tempo di Verstappen, segno di trazione e velocità di punta minori. Nel T2 fa meglio restando però a 2 decimi dai tempi della SF-24.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV