mercoledì, Dicembre 18, 2024

Ferrari SF-24: il fattore chiave per validare il progetto 676

Ferrari ci ha provato ma non ci è riuscita. Una qualifiche dove la SF-24 non ha massimizzato il rendimento, sessione dal sapore dolceamaro per il Cavallino Rampante. La prestazione complessiva della scuderia modenese è tutto sommato soddisfacente con Charles Leclerc in prima fila e Carlos Sainz che prenderà il via dalla quarta casella dello schieramento. La rossa è sembrata a proprio agio nell’impegnativo circuito del Bahrain, indicativo sulla bontà progettuale delle monoposto. Basti pensare al tempo fatto segnare da Charles nella Q2.

Un crono sufficiente per partire dalla prima casella dello schieramento di partenza. Purtroppo per gli uomini di Maranello ieri è stato Max Verstappen a mettere tutto assieme nel secondo run del Q3, sfruttando anche un’ottima scia offerta involontariamente da Oscar Piastri sul rettilineo principale. In ogni caso, anche senza questo aiuto esterno, l’ultimo giro lanciato del monegasco non era sufficiente per iniziare la stagione con l’ennesima pole position. Nel giro decisivo, infatti, Leclerc soffre nel T1 e paga uno snap nella percorrenza della velocissima curva 11, elemento costato caro al ferrarista.

Anche Sainz non è riuscito a progredire nel corso delle qualifiche. Lo stesso madrileño lo ammette, non capendo il motivo del mancato step evolutivo. Sebbene si tratti “solo” di qualifiche, a margine della sessione possiamo senza dubbio sostenete che i progettisti italiani hanno realizzato una monoposto capace di tenere testa alla diretta concorrenza. Lo scorso anno, pur rinunciando al secondo run, Leclerc stampò un crono pari 1:30:000 che lo collocò in terza posizione sulla griglia della passata stagione.

Ferrari SF-24
lo snap do Charles Leclerc (Scuderia Ferrari – a bordo della sua SF-24 – Q3 – Gp Bahrain 2024

Mentre il riscontro cronometrico ottenuto quest’anno è di oltre 8 decimi inferiore. Per intenderci ed essere il più chiaro possibile, la Red Bull RB20 ha migliorato il suo best lap time sulla RB19 di “soli” 5 decimi. Si può quindi affermare che la SF-24 non ha certamente smarrito il potenziale per andare molto forte sul giro secco. Tutt’altra storia sarà il grado competitivo in condizioni di high fuel, vero banco di prova del progetto 676 nel corso della gara odierna.


Ferrari, Vasseur: il risultato delle SF-24 è in linea con le aspettative

Il team principal stipendiato da Via Abetone Inferiore 4 ha ammesso il rammarico di non aver conquistato la pole, dopo aver chiuso in testa i primi due segmenti delle qualifiche. Secondo il dirigente di Draveil, il risultato della sessione classificatoria è comunque incoraggiante, perché la performance non è mai mancata. Nel 2023. il numero uno della GES ha assaporato la gioia delle diverse partenze dal palo che però non si trasformavano in vittorie, fatta eccezione per Singapore.

Pertanto l’approccio resta assai prudente. L’ingegnere transalpino si aspetta di lottare non solo con la RB20, ma altresì con diversi altri competitor. Vasseur è convinto che una maggiore concorrenza su Red Bull potrebbe metterli in crisi. Per confermare il giudizio su quanto apprezzato in qualifica, Fred si augura che le rosse siano protagoniste di una corsa consistente e solida in termini di affidabilità. Poi si potranno trarre le prime conclusioni.

Ferrari SF-24
Frederic Vasseur (Scuderia Ferrari) – team principal della rossa – Gp Bahrain 2024

Lo spettro da spazzare via è l’eccessivo degrado degli pneumatici che lo scorso anno penalizzava i piloti e richiedeva strategie di gara conservative. Parliamo del fattore chiave che resta in procinto di validazione. In merito al ritmo gara, si ritiene che Max Verstappen abbia in tasca un vantaggio di pochi decimi, anche se la curva di consumo gomme nelle simulazioni condotte nei test è nelle prove libere è sostanzialmente simile a quello dei competitor.

Le prestazioni della Ferrari SF-24 trasmettono ottime sensazioni. Non porrebbe essere altrimenti. Vige pertanto una “sana” fiducia verso l’ultima gara di ingegneria aero-meccanica nata in Italia, tenendo presente che il rendimento odierno sarà solo l’antipasto nel mondiale 2024. Sì perchè le nuove vetture, come non perdono l’occasione di sottolineare gli stessi tecnici di F1, hanno bisogno di almeno 2/3 Gran Premi per essere capire e sfruttate al massimo delle possibilità.


Autore: Roberto Cecere –@robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari

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