sabato, Settembre 7, 2024

Mercedes W15 a Jeddah: lavoro sul puntone orizzontale posteriore per aumentare stabilità e grip

Mercedes non ha saputo massimizzare il rendimento della W15 in Bahrain. Una qualifica davvero buona per Russell che però, in gara, come successo per Hamilton peraltro attardato nella sessione classificatoria, ha sofferto problemi all’unità di potenza. Bollati come grattacapi relativi all’incorretta engine cover, troppo chiusa per dare sfogo al calore prodotto dalle componenti interne, il “necessario” calo di potenza ha limitato le performance delle vetture nere e grigie. Quadretto di certo positivo in vista delle più alte temperature prevista a Jeddah.

Tuttavia vale la pena ricordare un fatto. Le difficoltà patite era già presenti durante la scorsa stagione. Casistiche giù affrontate, oltretutto, anche dai team clienti. Per questo, considerando che le altre scuderie avevano meno aperture sul capò della Mercedes, pare difficile credere che il problema si rifaccia esclusivamente al cofano motore troppo chiuso. C’è poi da aggiungere un altro fatto alla questione di mera natura meccanica. Come sappiamo il team di Brackely ha effettuato un grande lavoro sullo schema sospensivo posteriore.

Mercedes W15
Lewis Hamilton (Mercedes AMG) a bordo della sua W15- Fp2 – Gp Bahrain 2024

La monoposto tedesca è passata all’impostazione push-rod, cambiando completamente la cinematica al retrotreno. In tempi non sospetti, fase di assemblaggio della W15, la nostra redazione aveva parlato di alcuni dubbi relativi al corretto funzionamento della sospensione. Piccolo allarma scattato dopo le verifiche al seven post rig, banco dinamico che simula asperità dell’asfalto e grado di camber. Incertezze sulle quali, tra i pre-season test e il primo round mondiale, tuttavia non è stata fatta ancora chiarezza. Resta da ottimizzare il posteriore insomma.


Mercedes W15: ottimizzazione del retrotreno. Più stabilità e grip per la W15

A margine dell’introduzione diamo un breve sguardo al prossimo futuro. In una pista come Jeddah, dove la parola efficienza dev’essere fortemente presa in considerazione, Mercedes sarà messa duramente alla prova. Nel corso dell’inverno l’equazione tra carico e resistenza è migliorato. Un rapporto che ciononostante non è fattuale come per Red Bull e Ferrari. Con ogni probabilità, al posteriore della W15 vedremo la medesima ala posteriore osservata in Bahrain. Specifica che offre un livello medio di downforce.

Come detto il retrotreno della monoposto nata a Brackely ha mostrato a tratti una certa instabilità, con una tendenza ad alleggerirsi che in alcuni punti del tracciato. I tecnici pensano di poter risolvere la questione tramite la messa a punto rendendo un po’ meno solido il front-end dell’auto teutonica. Questo considerando che l’assetto di base nasce puntato all’avantreno.

Il lavoro messo assieme per ottenere una dinamica del veicolo più concreta ha occupato gran parte dei test pre-stagionali. Prove in pista sommate allo studio simulativo per riuscire a capire come far funzionare al meglio la nuova sospensione posteriore. Quest’ultima ha un puntone che si avvicina molto ad un posizione orizzontale. Aspetto che complica non poco l’attivazione delle parti interne e, di conseguenza, il loro settaggio. Non possiamo infatti escludere che una carenza di grip su questo asse faccia presenza.

Mercedes W15
la sospensione posteriore della Mercedes W15

Tornati in Bahrain per la prima gara, Mercedes è riuscita ad allargare la finestra operativa della vettura. Il posteriore in parte è stato corretto, sebbene alcun problemi di instabilità che continuano a palesarsi devono trovare soluzione a Jeddah. Il setup prevedrà elementi interni mediamente più rigidi. L’anteriore è molto buono, condividendo in gran parte la scelta di impostazione con la Red Bull. I punti di trazione dove serve grip meccanico non sono molti. Servirà piuttosto tanto grip laterale alle alte velocità, caratteristica che fa presenza ma, anche in questo caso, non ai livelli di Ferrari e Red Bull.

Per quanto riguarda il passo gara sulla gomma rossa, gli pneumatici tendevano a perdere temperatura per i lift and coast necessari a raffreddare la power unit. Ciò malgrado con questa mescola che gode di una finestra di temperatura più bassa, il calo della temperatura sulle gomme non ha inciso pesantemente, benchè l’amministrazione delle coperture era comunque doverosa. Ecco perché si attendono conferme anche sotto questo aspetto in Arabia Saudita, per avere un quadro della situazione sul degrado decisamente più chiaro.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich 

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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