martedì, Novembre 5, 2024

Red Bull: Ricciardo faceva comodo per alcune circostanze. Ora molto meno…

Inizio stagione più che sottotono per Daniel Ricciardo. Il pilota australiano, dopo i tanti problemi avuti in McLaren nel 2022, si era preso un anno sabbatico cercando di ritrovare se stesso, e la Red Bull non ci ha pensato un secondo a riprenderlo dopo l’addio anche un po’ burrascoso alla fine 2018 per sposare un progetto poi divenuto fallimentare con la Renault, adesso Alpine.

L’australiano però aveva già le tasche piene del suo nuovo ruolo, oltre che da terzo pilota sia della casa madre che dell’AlphaTauri, oggi Racing Bulls, anche di uomo immagine. Insomma toglieva a Verstappen e Perez diverse ore di obblighi commerciali per farli concentrare più sulla pista che su altro, e un pilota della sua esperienza e del suo carisma, oltre che ad essere riconosciuto praticamente in tutto il mondo, faceva comodo alla Red Bull per quel tipo di situazione.

Red Bull Ricciardo
Yuki Tsunoda e Daniel Ricciardo a colloquio a Melbourne

Poi però la svolta: a metà 2023 le prestazioni di Nyck de Vries, pilota olandese dell’AlphaTauri, convincono i vertici alla sostituzione, e quindi una nuova chance per Daniel, assoldato per un test a Silverstone con la Red Bull, nel quale ha girato su ottimi tempi nonostante le condizioni proibitive del tracciato britannico in quel periodo. Nuova avventura quindi, un po’ come tornare al passato, quando nel 2012 passò in Toro Rosso prima di fare il grande salto nel 2014 al fianco di Sebastian Vettel e facendo capire al mondo tutta la sua bravura.


Ricciardo: i problemi non sono nelle caratteristiche della Racing Bulls

Le prime tre gare del 2023 per Ricciardo non furono certo indimenticabili: zero punti tra Silverstone, Ungheria e Belgio, e poi l’infortunio durante le prove libere del Gran Premio d’Olanda e che lo costringerà a saltare diverse gare. Nel frattempo viene sostituito da Liam Lawson, giovane promessa neozelandese della Red Bull e in grado di andare a punti nella difficile Singapore, l’unica volta in top ten su cinque gare disputate al posto dell’ex McLaren.

Il futuro di Ricciardo è in bilico, la pressione di Lawson si fa sentire, ma i sei punti del Messico convincono, e l’australiano sarà riconfermato anche per il 2024 al fianco di Tsunoda, per buona pace del giovane compagno di squadra, costretto nuovamente alla panchina. Daniel ritrova le giuste motivazioni che, per sua stessa ammissione, erano andate perdute negli ultimi mesi, ma le prestazioni in pista non sono certamente positive, visti i punti conquistati da Tsunoda nelle prime tre gare di questa stagione (tutti a Melbourne) e la quota 0 ancora toccata da Ricciardo, il quale disputa dei weekend negativi e sempre alle spalle del giapponese.

Red Bull Ricciardo
Daniel Ricciardo a bordo della Racing Bulls VCARB01 a Melbounre

Non si tratta di caratteristiche della vettura, per sua stessa ammissione, Ricciardo non crede che la VCARB01 (uno scioglilingua) si adatti più a Tsunoda, semplicemente manca ancora un po’ di feeling. Le voci che vogliono l’australiano già fuori nelle prossime due settimane per restituire a Lawson il maltolto si susseguono, ma obiettivamente ci sembra troppo presto, e lo stesso Helmut Marko ha smentito a più riprese questa possibilità, quantomeno nell’immediato futuro.


Ricciardo: il posto in Red Bull non è più un’ipotesi

Una cosa è certa: Daniel Ricciardo era uno dei candidati principali per sostituire Sergio Perez in Red Bull nel 2025, tant’è che il suo approdo in AlphaTauri lo scorso anno, oggi Racing Bulls, mise ulteriore pressione a Checo. Adesso invece quello sotto la lente di ingrandimento pare essere proprio l’australiano, anche perché le dinamiche del mercato piloti sono diametralmente cambiate, visto che il passaggio di Hamilton in Ferrari ha scatenato un effetto domino che però ancora non vediamo.

Carlos Sainz è l’ago della bilancia: il futuro dello spagnolo potrebbe compromettere o decidere quello degli altri, perché un pilota così forte e senza contratto per il 2025, fa gola a molti, e la stessa Red Bull nella persona di Christian Horner, non fa mistero, e guarda con interesse l’attuale alfiere della Scuderia di Maranello: “E’ un pilota molto veloce e al momento senza contratto” diceva dopo la brillante vittoria del Matador a Melbourne.

Red Bull Ricciardo
Carlos Sainz (Ferrari) è favorito su Daniel Ricciardo per il posto in Red Bull

E’ anche vero che Carlos Sainz stesso, di fatto uomo Red Bull da una vita (e anche suo papà lo è attualmente, oltre che Audi, ndr) non crediamo abbia la minima intenzione di andare in Sauber, o in Mercedes, o in Aston Martin, vetture che al momento non possono garantirgli quella possibilità di diventare campione del mondo, fattore determinante per la sua scelta futura.


Ricciardo rischia, Sainz è il sogno di Christian Horner

E Ricciardo? Daniel rischia seriamente di veder finire la sua carriera al termine di questo campionato. Anche nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa nel giovedì di Melbourne non ha escluso del tutto questa possibilità. Forse il suo tempo in Formula 1 è giunto al termine, le difficoltà iniziali con la Racing Bulls sono evidenti, ma in questo mondo basta un attimo, una scintilla, per cambiare diametralmente le carte in tavola e dimenticare il passato. Forse basterebbe sfruttare l’occasione giusta, oppure rassegnarsi a un destino che forse sembra già scritto.

Chiaro come la squadra di Milton Keynes, al momento, abbia scartato l’ipotesi di affiancare Ricciardo a Verstappen, non sta dimostrando di meritare il sedile attualmente di Sergio Perez, il quale potrebbe anche rinnovare e far cadere tutto il castello di sabbia costruito in questa ultima parte dello scritto. E’ anche vero come una minima mossa all’interno della Red Bull possa scatenare polemiche interne, d’altronde il caso attorno alla figura di Christian Horner non è minimamente concluso, diciamo che al momento si trova in pausa.

Red Bull Ricciardo
Liam Lawson mette pressione su Daniel Ricciardo

Le dinamiche di mercato potrebbero quindi essere decisive sotto più fronti: Ricciardo è un fedelissimo di Horner, ma ha un rapporto non buonissimo con Helmut Marko, il quale è di fatto contro la figura del team principal britannico. Poi c’è la questione Perez, rinnova o meno? E Lawson? Ha dimostrato di saperci stare in Formula 1, ma avrà la costanza necessaria per meritarsi stabilmente il posto in Racing Bulls?

Infine Carlos Sainz, l’uomo libero e oggetto del desiderio di Christian Horner, ossia riformare quella coppia che in Toro Rosso, già nel 2015, fece faville e che rischiò di scoppiare, se ben ricordate, a Singapore, quando Max disubbidì a un ordine di scuderia in favore dello spagnolo. C’è tanta carne al fuoco, difficile annoiarsi.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Red Bull Content Pool – Scuderia Ferrari

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