La F1 Sprint Race fa parte della massima categoria del motorsport da tempo, oramai. La campagna agonistica 2024 vedrà il debutto del particolare format nel Gran Premio della Cina che, dopo 5 annate di pausa, torna nel calendario. Un tracciato davvero bello, molto completo, dove i piloti si sfideranno in un duello tosto sotto diversi aspetti. Il tracciato di Shanghai è da sempre parecchio apprezzato da piloti e tecnici. La varietà di curve alletta l’handling e stimola le competenze degli ingegneri, impegnati a trovare il giusto compromesso sulle vetture in questo circuito partorito dalla tedesco Hermann Tilke.
Un layout parecchio interessante che comprende curvoni veloci come la 7 e 8 o l’ultima che immette sul rettilineo del traguardo, la 16, dove il quantitativo di carico aerodinamico prodotto dalle wing car farà la differenza. Non mancano le staccate violente come quella che si produrrà alla fine del lunghissimo rettilineo nel T3, tatto di 1,2 Km ad altissima velocità di percorrenza che peserà non poco sulla scelta del set-up. Senza dimenticare la fattualità di grip meccanico e trazione, aspetti fondamentali in uscita dal 180° della 3 o in curva 6 che immette in una serie di cambi di direzione cruciali nell’economia della tornata.
Pirelli ha già comunicato da tempo le scelte per le mescole da utilizzare in terra cinese: C2 (Hard), C3 (Medium) e C4 (Soft). L’abrasività dell’asfalto del quinto round del mondiale non gravoso come a Suzuka. Tuttavia, considerando l’energia immessa sulle mescole in determinante tipologie di curve, dove ad esempio l’asse anteriore sinistro sarà parecchio sollecitato, dovendo supportare un quantitativo di carico notevole, l’impegno delle gomme può essere definito comunque parecchio probante. L’amministrazione delle mescole, pertanto, reciterà un ruolo fondamentale nell’arco del fine settimana.
Gp Cina|F1 Sprint Race: Liberty Media la sa molto più lunga di quello che vuol far crederci
Un altro fattore che senza dubbio va tenuto in alta considerazione essendo di fatto il primo approccio delle wing car a Shanghai, tracciato ancora “vergine” da questo punti di vista in quanto, le monoposto ad effetto suolo, non sono mai scese in pista dopo la rivoluzione regolamentare messa in atto dalla FIA dal mondiale 2022. Per questa ragione non esiste nessun tipo di feedback passato che giocoforza dovrà essere costruito durante i soli 60 minuti a disposizione (Fp1), prima di passare alla prima sessione ufficiale classificatoria valevole per la composizione della griglia di partenza della Sprint Race, la mini gara da 100 chilometri che si disputerà il sabato.
All’interno dello scenario descritto, tenendo presente le innumerevoli variabili che le scuderie di F1 dovranno affrontare nel fine settimana cinese, più di un pilota ha mosso dei dubbi sulla validità della scelta effettuata da Liberty Media. Uno di questi il tre volte campione del mondo in carica. Verstappen difficilmente utilizza dei filtri quando da fiato ai suoi pensieri. Giustamente, aggiungiamo noi. L’olandese parte da un semplice presupposto, facendo notare come, non correndo da un lustro su questo tracciato, tenendo a mente che quantificare cosa possa accadere è francamente impossibile, la decisione dei “padroni” della F1 non pare affatto lungimirante.
Al contrario per il talento di Hasselt sembra alquanto sciocca e molto poco intelligente. Ma è proprio su questo fattore che la proprietà a stelle e strisce ha fatto leva perché signori e signori, il nugolo di menti privilegiate dirette dall’ex ferrarista Stefano Domenicali sa sempre quello che, specie se si tratta di creare confusione all’interno di un fine settimana. Quello che possiamo definire una sorta di “caos controllato”, almeno secondo i calcoli di Liberty Media, dove il provvedimento mira esclusivamente a mischiare le carte in tavola. Il perché lo conosciamo a menadito, oramai, classico atteggiamento perpetrato nel tempo dagli americani.
Più incognite significa maggiore imprevedibilità, aspetto che di riflesso si può incaricare direttamente di produrre il famoso “spettacolo di plastica cromato”, contesto tanto caro agli statunitensi per tenere incollati gli spettatori ai teleschermi e, contestualmente, alzare gli ascolti televisivi e fare più soldi. Per concludere questo breve pensiero sulle mosse scontate e opportunistiche dei padroni del vapore, vale la pena scomodare un pensiero aristotelico. Il filosofo greco attribuiva un elevato valore all’amicizia, considerandola una risorsa preziosissima.
Tuttavia l’umanità ha sempre mostrato, nella sua lunga storia, una miriade di sfaccettature striscianti e infime sotto questo profilo. Questo perché troppo spesso tale legame è sospinto dalla ricerca del profitto. Ci riferiamo all’amicizia opportunistica che in pratica si basa sul trarre vantaggio da un legame. Strumentalizzare le persone per ottenere vantaggi personali. Una relazione del genere è molto fragile però e si può interrompere di immediato se il “guadagno” atteso non si materializza. Tramite un parallelismo ecco che il discorso può essere traslato alla F1. Liberty Media mostra agli spettatori un sorriso a trentaquattro denti.
Cerca di attirarli in maniera fittizia, subdola, offrendo uno “spettacolo vuoto” che, se non funziona, di riflesso attira su di sè pesanti critiche. Quello che, in pratica, sta succedendo da circa due anni e mezzo, quando nella tarda mattinata del 17 Luglio 2021, il format mefistofelico ha debuttato in terra britannica al Gran Premio di Inghilterra. Una profonda riflessione da parte di Domenicali e Ben Sulayem sarebbe necessaria per comprendere i loro obiettivi a lungo termine. Spesso si fatica ad ammettere che una strategia consolidata non stia funzionando, poiché riconoscere un sbaglio è quasi considerato uno stigma, e si preferisce perseverare nello status quo, anche se ciò significa persistere nell’errore.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: F1 – Oracle Red Bull Racing – F1 Sprint Race